ACQUA DIGITALE: UTILITALIA “ABBIAMO FATTO LA STORIA, DAGLI ACQUEDOTTI ROMANI. ORA SERVE SALTO TECNOLOGICO”

06 dic 2017
Intervento di Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, a “DIGITAL WATER” evento organizzato dalla SMAT a Torino.

"Un settore in cui il nostro Paese ha fatto la storia, a partire dagli acquedotti dei tempi dei romani, è oggi chiamato ad un nuovo salto tecnologico. Le esperienze illustrare nel convegno di oggi dimostrano la capacità delle nostre aziende di stare al passo con i tempi, puntando tutto sull'innovazione. Tecnologie accessibili a costi in prospettiva decrescenti aprono enormi spazi per un uso più efficiente dell'acqua e per il miglioramento della qualità del servizio, a beneficio di tutti i cittadini.

Così Giovanni Valotti, presidente di Utilitaliala federazione che riunisce i gestori dell’energia, dell’ambiente e dell’acqua, a Torino nel corso di “DIGITAL WATER” evento organizzato dalla SMAT, azienda torinese nota come una delle più avanzate del Paese in materia di innovazione del settore idrico.

L’acqua è soggetta ai suoi normali cicli naturali ma deve essere la capacità dell’uomo a fronteggiarne l’eccesso o la scarsità - spiega Utilitalia - il settore idrico deve far fronte alla sfida dei cambiamenti climatici: siccità e alluvioni sono ormai nelle nostre cronache e recuperare il divario infrastrutturale tra le zone più avanzate e quelle più arretrate è necessario.

 

"Dopo avere infrastrutturato le città con le reti fisiche, si apre l'era dell'infrastrutturazione digitale - osserva Valotti - un mondo affascinante e che corre veloce. Una partita impegnativa per noi tutti, ma che sicuramente merita di essere giocata. Uno scenario che aprirà anche tante opportunità per i giovani nativi digitali, dei quali le nostre imprese avranno sempre più bisogno per ideare e concretamente realizzare progetti di innovazione".

Secondo Utilitalia soltanto una Strategia Idrica Nazionale (SIN), consentirebbe di compensare gli eventi climatici, se prevedesse un piano di opere coordinate, destinate ad elevare la resilienza del sistema idrico italiano alla sfida climatica. Un settore industriale che si spinga sulla frontiera dell’innovazione può dare risposte alla sfida di garantire accesso ad un bene essenziale a tutti i cittadini e al tempo stesso contenere i costi.