Consapevolezza, innovazione e sviluppo uniforme nel Quadro Strategico ARERA

20 giu 2019
Supportare la consapevolezza dei consumatori, mettere le aziende in condizione di investire in innovazione tecnologica per l’ambiente e monitorare l’omogeneità nei servizi pubblici tra le diverse aree del Paese. Sono i primi obiettivi del documento approvato per il triennio 2019-2021

Approvato il Quadro strategico 2019 -2021 di ARERA, il documento con cui l’Autorità per i settori dell’energia e dell’ambiente indica priorità e obiettivi della sua azione nel prossimo triennio. Uno strumento trasparente verso gli stakeholder, che prevede - tra le altre cose - una rendicontazione annuale dell’attività effettivamente svolta e delle ragioni di eventuali scostamenti. Per realizzare un procedimento decisionale inclusivo e partecipato, il Quadro Strategico è stato oggetto di un documento di consultazione (aperto al confronto e alla discussione per un mese) che ha raccolto il contributo di 67 soggetti, la quasi totalità dei quali ha partecipato anche alle audizioni pubbliche promosse all’inizio di maggio a Roma. Tra i principi ispiratori del documento: un ruolo di maggiore centralità del consumatore, al quale si forniranno strumenti e azioni per una maggiore consapevolezza nelle proprie scelte; una valorizzazione dell’innovazione della tecnologia e dei processi in ambito energetico ambientale; una particolare attenzione allo sviluppo uniforme nelle diverse aree del paese, cui saranno applicati principi di regolazione asimmetrica al fine di rendere territorialmente più omogeneo il livello dei servizi pubblici. Diverse osservazioni, pervenute da imprese e associazioni, sono quindi state recepite nella versione definitiva del Quadro Strategico approvato. Tra queste: l’estensione anche al settore idrico di progetti per il potenziamento dell’attività di misura (valutandone impatti economici e ambientali), l’introduzione, anche nell’acqua, delle procedure per la gestione della morosità nonché del principio di water conservation; la riduzione dei tempi dei procedimenti sanzionatori e azioni per la diminuzione del contenzioso tra operatori e gestori di rete; la revisione della regolazione relativa a Sistemi Semplici di produzione e ai Sistemi di distribuzione chiusi, tenendo anche conto delle indicazioni su autoconsumo e comunità energetiche; l’introduzione graduale di regole tariffarie chiare e trasparenti per la gestione rifiuti, con un approccio asimmetrico teso a garantire l’equilibrio economico-finanziario delle gestioni. "Il nostro approccio tecnologicamente neutrale e settorialmente trasversale è stato apprezzato dagli stakeholder, che con il loro contributo hanno consentito di migliorare il piano di azione dell’Autorità - ha commentato il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – Ora si passa dalle intenzioni ai fatti ed è per dare concretezza applicativa agli obiettivi generali che nel documento abbiamo voluto precisare la dimensione temporale degli interventi”. Temi, quelli del Quadro Strategico, che saranno probabilmente al centro della prossima Relazione Annuale al Parlamento dell’Autorità - la prima dell’attuale Collegio - che si svolgerà il 4 luglio 2019 presso la Camera dei Deputati.

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Come è strutturato il Quadro Strategico Il Quadro Strategico è articolato - per aree trasversali e settoriali - secondo obiettivi strategici e le linee di intervento. Gli Obiettivi inquadrano la strategia complessiva, basata sullo scenario attuale e di medio termine: centralità del consumatore, innovazione di sistema, semplificazione, trasparenza e enforcement del quadro regolatorio. Le linee di intervento descrivono sinteticamente le misure e le azioni che l’Autorità intende condurre, entro tempi definiti, per la realizzazione di ciascun obiettivo strategico.