AQP, concluso progetto CrossWater+ per gestione acque adriatico

09 lug 2025
L'iniziativa si è chiusa con la firma di un memorandum per una governance integrata delle risorse grazie ad un'alleanza tra Italia, Albania e Montenegro.

Ufficialmente concluso CrossWater+, il percorso di cooperazione cofinanziato dal Programma Interreg IPA South Adriatic 2021 – 2027 per una governance integrata e sostenibile delle risorse idriche dell'area adriatica: il progetto si è chiuso a Bari con la firma del Memorandum of Understanding tra i partner istituzionali del progetto, Acquedotto Pugliese, Tirana Water Utility e Regional Waterworks for Montenegrin Coast.

Nel dettaglio, si legge in una nota di AQP, durante la giornata sono state illustrate le premesse, gli sviluppi e gli effetti concreti di CrossWater+ sulle realtà interessate, attraverso due sessioni tematiche: la prima ha offerto un bilancio delle attività previste dal progetto, con focus su risultati, criticità superate, soluzioni innovative e benefici per le comunità locali, l'ambiente e i settori produttivi. In particolare, sono state illustrate le esperienze dei partner, con testimonianze dirette degli stakeholder coinvolti.

"Il progetto CrossWater+ rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione internazionale per una gestione condivisa delle risorse idriche tra regioni accomunate dalle stesse necessità e problematiche. In un momento in cui gli effetti della crisi climatica sono sempre più dirompenti, l'Acquedotto Pugliese è orgoglioso di contribuire, attraverso la firma di questo memorandum, alla costruzione di una governance integrata e sostenibile delle risorse idriche in un'area significativa del bacino adriatico grazie ad un'alleanza strategica tra Italia, Albania e Montenegro, fondata su fiducia, innovazione e responsabilità verso le generazioni future", ha dichiarato Francesca Portincasa, direttrice di Acquedotto Pugliese.

Uno dei momenti centrali, continua la nota, è stata l'illustrazione della futura control room, un sistema di monitoraggio condiviso che fungerà da cabina di regia per la pianificazione e il coordinamento delle azioni nel bacino adriatico: ampio spazio è stato offerto anche alla valutazione del corso pilota realizzato in Albania con i contributi dei partecipanti italiani.

Nel pomeriggio, si legge, una sessione di capacity building ha messo al centro strategie e strumenti per promuovere il risparmio idrico e sensibilizzare l'opinione pubblica sui costi ambientali, facendo leva su specifiche tecniche di comunicazione e coinvolgimento.

Da febbraio 2024 a luglio 2025, spiega la nota, il progetto ha affrontato le principali sfide ambientali legate alla gestione idrica transfrontaliera, tra cui l'inquinamento generato da attività economiche e dalla gestione dei rifiuti: cuore del progetto è l'approccio integrato alla tutela degli ecosistemi e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, attraverso la realizzazione di seminari tecnici e workshop interattivi, programmi formativi per operatori e policy maker, campagne di sensibilizzazione e sviluppo di partnership tra i gestori idrici dei tre paesi coinvolti.