Si tratta della prima operazione di questo tipo nel panorama infrastrutturale italiano. Gli impianti saranno oggetto di un piano di ammodernamento per il miglioramento delle performance.
A cura di Caterina Capponi, Debora Falocci, Bruno Brunone e Silvia Meniconi, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia.
Con un'autoproduzione annua triplicata fino a 3,7 GWh si ridurrà l'impatto energetico di Parco del Marchese, la "più grande stazione di pompaggio d'Europa" che alimenta la Puglia centromeridionale.
L'iniziativa coinvolgerà circa 650 utenze e servirà a digitalizzare il servizio: i nuovi misuratori consentiranno un monitoraggio costante dei consumi, permettendo di individuare eventuali perdite o sprechi.