Ambiente, UE avvia procedura infrazione contro Italia su regolamento metano

25 lug 2025
La Commissione segnala la mancata nomina dell'autorità competente per il monitoraggio delle emissioni.

Inviata a Roma dalla Commissione europea una lettera di messa in mora per la violazione del Regolamento Ue sul metano risalente al 2024: l'Italia, si legge in un comunicato dell'esecutivo Ue, insieme a Bulgaria, Estonia, Irlanda, Spagna, Lituania, Austria, Slovacchia e Finlandia, non ha infatti provveduto a designare e notificare a Bruxelles l'autorità nazionale incaricata di vigilare sull'applicazione delle nuove norme europee per la riduzione delle emissioni di metano nei settori petrolifero, del gas naturale e del carbone.

Il Regolamento metano, continua la nota, entrato in vigore da poco, introduce per la prima volta specifici obblighi di misurazione, monitoraggio, reporting e contenimento delle emissioni di metano, principale responsabile dell'effetto serra dopo la CO2, lungo tutta la filiera energetica: l'obiettivo è rafforzare la trasparenza dei dati sulle emissioni in Ue e stimolare una loro progressiva riduzione, anche spingendo i partner internazionali ad adottare standard analoghi.

Nel dettaglio, si legge, gli Stati membri dovevano trasmettere entro il 5 febbraio 2025 le informazioni relative alla nomina delle autorità competenti, ma i Paesi citati risultano ancora inadempienti.

La Commissione sottolinea che la mancata individuazione degli organismi di controllo ostacola la piena attuazione del regolamento e la corretta sorveglianza delle emissioni: i governi interessati dispongono ora di due mesi per rispondere alla contestazione e sanare le carenze rilevate e, se le risposte non saranno ritenute soddisfacenti, l'esecutivo Ue potrà procedere con l'emissione di un parere motivato.