Con l’approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale per il nuovo metanodotto di Lucera, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica compie un passo significativo verso l’ampliamento delle infrastrutture dedicate al biometano.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in accordo con il Ministero della Cultura, ha approvato il decreto di compatibilità ambientale per il progetto “Metanodotto Allacciamento BIO ECOAGRIM S.r.l. di Lucera DN 100 (4”) – 75 bar”, proposto da Snam Rete Gas S.p.A.
Il nuovo tracciato, lungo circa 1.052 metri, attraversa il territorio pianeggiante del comune di Lucera (FG) e collegherà l’impianto di produzione di biometano di BIO ECOAGRIM alla rete nazionale.
L’iter e le valutazioni
La procedura di valutazione ambientale è stata avviata nel 2019 con la presentazione dello Studio di Impatto Ambientale e della relazione paesaggistica da parte di Snam.
Dopo una prima verifica di assoggettabilità conclusa nel 2018 e un’analisi tecnica approfondita condotta dalla Commissione VIA-VAS, il progetto ha ricevuto sia il parere favorevole n. 43 del 10 gennaio 2025 da parte della Commissione tecnica; sia il parere positivo con condizioni del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il 9 giugno 2025.
Entrambi i pareri sono stati acquisiti e allegati al decreto finale, che include anche l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Condizioni ambientali e tutela del territorio
Il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle condizioni indicate nei pareri tecnici, tra cui misure di mitigazione e compensazione ambientale; tutela paesaggistica e archeologica; gestione controllata di terre e rocce da scavo.
Inoltre, il decreto conferma che l’opera non interferisce con aree protette o siti Natura 2000, minimizzando così l’impatto sugli ecosistemi locali.
Un passo avanti per la filiera del biometano
Il decreto sarà efficace per cinque anni dalla pubblicazione sul portale del MASE e potrà essere prorogato su richiesta del proponente. Durante questa fase, il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con il Ministero della Cultura, verificherà l’ottemperanza alle condizioni ambientali previste, mentre Snam sarà tenuta a presentare le relative istanze nei tempi stabiliti.
Come si legge nel decreto, il nuovo metanodotto rappresenta un tassello chiave per lo sviluppo della filiera del biometano in Italia, rafforzando la capacità di immissione nella rete nazionale di gas rinnovabile prodotto a livello locale. Pertanto, l’intervento è in linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione e sicurezza energetica, promuovendo l’integrazione tra infrastrutture tradizionali e nuove fonti rinnovabili.

