
Al centro del progetto la riqualificazione di un'area industriale dismessa, la produzione di energia rinnovabile, la collaborazione e lo sviluppo di un distretto dell'innovazione.
Da un lato promuovere la produzione lombarda di idrogeno verde per l'industria e per la mobilità attraverso la realizzazione di un nuovo impianto alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili. Dall'altro rigenerare una storica area industriale dismessa attraverso l'insediamento di attività sostenibili. Questi i due obiettivi dell'Hydrogen Valley, un progetto di sviluppo e riqualificazione delle ex Cartiere Vita Mayer-Vima della Valle Olona presentato a Cairate in un incontro dal titolo "H2 Olona Hydrogen Valley: l'ex Cartiera ieri, oggi, domani".
Nel dettaglio, si legge in una nota congiunta, "H2 Olona Hydrogen Valley" è parte integrante di LAND.ITALY, progetto più ampio sviluppato da EXPAND ed orientato alla decarbonizzazione e alla produzione di energia verde in Italia, contribuendo di fatto al recupero e alla rigenerazione urbana di oltre 45 milioni di metri quadrati di aree industriali dismesse e degradate: 20 milioni, il 45% del totale, sono destinati alla produzione di energia rinnovabile per una potenza nominale di oltre 900 MW, mentre 25 milioni, il 55% del totale, sono invece dedicati alla riforestazione e alla generazione di crediti di carbonio, per un assorbimento annuo di 60 mila Ton di CO2.
Il progetto, continua la nota, è finanziato con un investimento complessivo di circa 11,5 milioni di euro dal Ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo Energetico attraverso il PNRR, e produrrà 102 tonnellate/anno di idrogeno verde per mezzo di un impianto di elettrolisi di potenza pari a 2 MW, alimentato esclusivamente dall'elettricità generata da un parco fotovoltaico dedicato.
La produzione di H2 verde da un lato e la vicinanza dell'impianto di depurazione delle acque della società Alfa dall'altro, si legge, hanno indotto lo sviluppo di un ulteriore progetto pilota di ricerca e innovazione, denominato UptoH2, candidato al bando di Regione Lombardia "Collabora & Innova": si tratta dello sviluppo di un ulteriore impianto di produzione idrogeno in collaborazione con la società Clean Carbon Conversion e in partnership con il cluster lombardo dell'Idrogeno LE2C, l'Università di Bergamo e altre aziende attive nell'ambito della produzione di Idrogeno come Milani, Omeco, Simplify, Mabproject, Ing, BPSEC.
Questo secondo impianto, spiega la nota, consentirà di incrementare la produzione di idrogeno tramite un processo di idrolisi dei fanghi prodotti dal vicino depuratore, senza emissioni in atmosfera, portando così la capacità produttiva complessiva della Hydrogen Valley a circa 500 tonnellate all'anno.
"In ambito urbano e ambientale la Valle avrà finalmente una nuova possibilità e vivrà una nuova era di rinascita. Sarà interamente bonificata dal materiale nocivo e tossico presente quale, ad esempio, l'Eternit che è soprattutto situato nella parte sud, zona Ex Vima, con immense distese delle coperture dei fabbricati industriali. L'operazione manterrà l'origine naturale della parte centrale verde e sarà inoltre valorizzato il fiume Olona, ridando la naturalezza al letto che il fiume aveva prima dell'industrializzazione. Dal punto di vista economico questi interventi recheranno entrate straordinarie alle casse del Comune: tutte queste risorse saranno reinvestite in opere e progetti nel nostro territorio", ha dichiarato Anna Pugliese, Sindaco del Comune di Cairate.
"La sfida di H2 Olona Hydrogen Valley è ambiziosa, ma ben definita: dimostrare che è possibile riconvertire un'area industriale dismessa trasformandola in nodo strategico per la transizione energetica, facendo dialogare pubblico e privato, ambiente e impresa, passato e futuro. H2 Olona Hydrogen Valley dà una risposta alle sfide del cambiamento climatico, promuove soluzioni sostenibili e incoraggia comportamenti volti alla mitigazione e alla riduzione degli impatti negativi sulle città e sugli ecosistemi. Parte di questo territorio verrà restituito alla cittadinanza attraverso una valorizzazione dei luoghi, rendendolo finalmente fruibile e incentivando l'uso di mezzi di trasporto sostenibili", ha dichiarato Cristian Vitali, Ceo di EXPAND.