Energy release 2.0, MASE: ok Ue a misura anticipo energia

03 lug 2025
Il provvedimento prevede la fornitura di elettricità 65 euro/MWh e l'obbligo di restituire il vantaggio attraverso costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili. Il ministro Pichetto Fratin: "Sosteniamo l'industria e acceleriamo sulla transizione".

Trasmessa dalla Commissione europea la lettera con cui accoglie positivamente la misura "Energy Release 2.0",  confermandone la compatibilità con le regole del mercato interno e con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato: ad annunciarlo è il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha predisposto il documento a sostegno dei grandi consumatori di energia elettrica.

"Abbiamo costruito un modello che tiene insieme competitività industriale, transizione ecologica e rigore europeo. Il sostegno ai grandi consumatori elettrici non è un privilegio, ma uno strumento per difendere l'occupazione, rafforzare le filiere strategiche e attrarre investimenti. Con questo provvedimento diamo una risposta concreta e sostenibile all'esigenza di prezzi dell'energia più stabili, vincolando l'aiuto pubblico a un impegno industriale e ambientale chiaro: restituire quanto ricevuto con nuova energia pulita", dichiara Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Nel dettaglio, si legge in una nota del Mase, il provvedimento si articola in due fasi: una prima di sostegno tramite fornitura di elettricità a prezzo calmierato, 65 euro al MWh, e una seconda fase che prevede l'obbligo, per i beneficiari, direttamente o tramite terzi, di restituire integralmente il vantaggio ricevuto attraverso la costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili.

A seguito delle interlocuzioni con la Commissione, continua la nota, sono state introdotte modifiche, tra cui la facoltà offerta agli energivori di trasferire l'impegno alla restituzione e alla realizzazione della nuova capacità a soggetti terzi individuati tramite una apposita asta da parte del GSE.

Il meccanismo, si legge, basato sull'utilizzo dell'energia rinnovabile già gestita dal GSE e sull'attivazione di nuova capacità green, consente di sostenere le imprese più esposte al caro energia, contribuendo al tempo stesso agli obiettivi di decarbonizzazione, autonomia energetica e transizione giusta.