
Proposta dal ministro la realizzazione di un polo DRI per avviare un piano di decarbonizzazione tecnologicamente ed economicamente sostenibile.
Fare il polo Dri a Taranto per alimentare i forni elettrici, realizzare la nave rigassificatrice per alimentarli e un impianto di desalinizzazione per l'approvvigionamento idrico. Queste le richieste che, a quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso avrebbe posto agli enti locali nel corso della riunione sull'accordo di programma per l'ex Ilva di Taranto.
Il ministro avrebbe infatti chiesto a regioni e comuni se sono d'accordo su "piano di decarbonizzazione in un arco temporale congruo e sostenibile sul piano tecnologico, economico e occupazionale", che necessità quindi di un polo Dri: se d'accordo con la sua ipotesi, l'idea sarebbe quella di realizzare almeno tre poli.
Avendo il polo bisogno di gas, avrebbero detto Urso, gli enti dovrebbero esprimersi sia sulla realizzazione della nave rigassificatrice, ma anche sul desalinizzatore, perché gli impianti oltre che di gas hanno bisogno di acqua, anche alla luce delle recenti decisioni della Regione per l'approvvigionamento idrico.
"Possiamo procedere alla continuità produttiva nell'ambito dell'Aia, per salvaguardare posti di lavoro e quote di mercato? Le forze sociali, i sindacati, le forze produttive mi chiedono di decidere insieme con responsabilità in merito alle ricadute sul sistema produttivo italiano delle nostre decisioni che stiamo prendendo e sull'occupazione diretta e indiretta che ne conseguirebbe. E sulla base di questa responsabilità e consapevolezza, io vi chiedo di decidere insieme dandomi delle risposte su quelli che sono i fattori abilitanti allo sviluppo del piano di decarbonizzazione", è l'ultima delle domande che il ministro avrebbe posto.