
Sul fronte produttivo, la capacità globale di liquefazione LNG è è cresciuta di 6,5 milioni di tonnellate all’anno (MTPA), ma le nuove approvazioni sono crollate ai minimi dal 2020.
Il commercio mondiale di gas naturale liquefatto (LNG) ha registrato una crescita del 2,4% nel 2024, toccando quota 411,24 milioni di tonnellate. E' quanto emerge dal 2025 World LNG Report pubblicato dall’International Gas Union (IGU).
Il report conferma il ruolo centrale dell’Asia-Pacifico, che si consolida come maggiore area esportatrice (138,91 MT), mentre l’Europa segna un brusco calo delle importazioni (-21,22 MT), complice la domanda debole e l’alto livello di stoccaggi. La domanda è invece aumentata in Cina e India, grazie a condizioni climatiche estreme, nuovi impianti e maggiore uso del gas nella generazione elettrica.
Sul fronte produttivo, la capacità globale di liquefazione LNG è è cresciuta di 6,5 milioni di tonnellate all’anno (MTPA), ma le nuove approvazioni sono crollate ai minimi dal 2020. In crescita anche la capacità FLNG, con con l’entrata in funzione degli impianti Marine XII in Congo e Messico.
“Il 2024 è stato un altro anno dinamico per l’evoluzione del settore LNG. La crescita ha continuato grazie all’ingresso di due nuovi mercati esportatori, e i prezzi globali si sono ridotti rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, questa stabilità rimane fragile, condizionata da incertezze legate a dinamiche di mercato, geopolitica e regolamentazione. L’attenzione crescente alla riduzione delle emissioni di metano, specialmente in UE, Giappone e Corea del Sud, comporta maggiori obblighi di trasparenza e conformità nel commercio LNG”, ha dichiarato Mel Ydreos, Segretario Generale dell’Unione Internazionale del Gas (IGU).