GNL: i trend del mercato globale 2024

04 lug 2025
Gli Stati Uniti si confermano primi esportatori mondiale di GNL, con un totale di 88,42 MT, equivalenti al 21,5% della produzione globale, in aumento di 3,89 MT rispetto al 2023. Articolo a cura di Monica Dall'Olio.

Il commercio globale di gas naturale liquefatto (GNL) è cresciuto del 2,4% nel 2024, raggiungendo 411,24 milioni di tonnellate (MT), collegando 22 mercati esportatori con 48 mercati importatori.

I dati sono contenuti nel "2025 World LNG Report" di IGU, International Gas Union, che analizza lo stato dell'arte del mercato del GNL, offrendo un'ampia panoramica dell'industria e dei mercati globali del gas naturale liquefatto.

L'Asia Pacifico si è confermata la principale regione esportatrice - 138,91 MT nel 2024 - con un aumento di 4,10 MT rispetto al 2023. Due i nuovi mercati esportatori che hanno debuttato sullo scenario internazionale, il Messico e il Congo.

Le importazioni europee di GNL sono invece diminuite drasticamente, scendendo di 21,22 MT su base annua fino a 100,07 MT, a causa degli alti livelli di stoccaggio all'inizio dell'anno, della domanda debole e di flussi di gas via gasdotto stabili.

Tuttavia, la domanda di GNL è rimbalzata in Asia, con Cina e India che hanno registrato una forte crescita annuale nelle importazioni spot di GNL, spinte da ondate di calore, espansioni infrastrutturali e una maggiore dipendenza dal gas per la produzione di energia.

La capacità globale di liquefazione del GNL è cresciuta di 6,5 milioni di tonnellate annue (MTPA) nel 2024, raggiungendo un totale di 494,4 MTPA entro fine anno, mentre solo 14,8 MTPA di nuova capacità di liquefazione ha raggiunto la decisione finale di investimento (FID), il volume annuale più basso approvato dal 2020 e ben al di sotto dei 58,8 MTPA approvati nel 2023.

Anche la capacità di GNL galleggiante (FLNG) ha continuato ad espandersi, con l'entrata in funzione del Marine XII FLNG in Congo e dell'Altamira Fast LNG in Messico nel 2024. All'inizio del 2025, la capacità operativa totale di FLNG ammonta a 14,35 MTPA.

Per il segretario generale dell'IGU Menelaos Ydreos "il 2024 si è rivelato un altro anno dinamico per la rapida evoluzione del settore GNL. La traiettoria di crescita del GNL è proseguita, mentre i prezzi globali del GNL si sono attenuati rispetto agli anni precedenti". Sostenuti, a detta di Li Yalan, presidente dell'IGU, dalla domanda dei consumatori in Asia, dove il gas rimane un combustibile pulito e di alta qualità per diversificare il mix energetico e garantire la sicurezza energetica.

"Questa stabilità di mercato – ha però rimarcato Ydreos - rimane precaria, fortemente influenzata da significative incertezze legate a dinamiche di mercato e di progetto, geopolitiche, commerciali e di politiche regolatorie. Inoltre, la crescente attenzione normativa globale sulle emissioni di metano, in particolare da parte di UE, Giappone e Corea del Sud, sta determinando una maggiore trasparenza e obblighi di conformità all'interno del commercio di GNL".

I Paesi esportatori

Gli Stati Uniti si confermano primi esportatori mondiale di GNL, con un totale di 88,42 MT, equivalenti al 21,5% della produzione globale, in aumento di 3,89 MT rispetto al 2023. L'Australia ha mantenuto la seconda posizione con volumi pari a 81,04 MT, in aumento di 1,48 MT rispetto all'anno precedente, rappresentando il 19,7% delle esportazioni globali. Le esportazioni del Qatar sono diminuite di 0,99 MT, attestandosi a 77,23 MT. Con una quota del 18,8%, il Qatar contribuisce insieme a Stati Uniti e Australia a un totale del 60,0% delle esportazioni mondiali, in lieve calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2023.

La Russia ha registrato il secondo maggiore aumento annuo nelle esportazioni, con un incremento di 2,16 MT che ha portato i volumi a 33,53 MT, pari all'8,2% delle esportazioni globali. Segno più anche per la Malaysia: un aumento di 0,97 MT la porta a 27,73 MT (6,7%).

Il Messico e il Congo sono entrati nel novero dei paesi esportatori di GNL nel 2024, grazie all'avvio di terminali FLNG: Altamira LNG in Messico e Congo Marine XII FLNG in Congo.

Su un totale di 22 mercati esportatori, sei hanno registrato un calo nel 2024, mentre 16 – inclusi i nuovi arrivati Messico e Congo – hanno mostrato un aumento. Come nel 2023, il calo più significativo è stato quello dell'Egitto, con una riduzione di 2,79 MT, dopo un calo di 3,41 MT già registrato nel 2023, a causa dell'aumento della domanda interna e del calo dell'offerta. L'Algeria ha registrato il secondo maggiore calo, con una diminuzione di 1,44 MT, portandosi a 11,59 MT, a causa di interventi di manutenzione.

Oltre a Stati Uniti, Australia e Russia, tra i mercati che hanno registrato i maggiori aumenti delle esportazioni figurano l'Indonesia (+2,02 MT), Trinidad e Tobago (+1,38 MT), la Malaysia (+0,97 MT) e la Nigeria (+0,82 MT).

Rielaborazione Water Gas su dati IGU

I 48 mercati importatori

Nel 2024, Cina, Giappone e Corea del Sud hanno rappresentato insieme quasi la metà delle importazioni globali di GNL (47,0%). I volumi importati della Cina sono aumentati di 7,45 MT fino a raggiungere 78,64 MT. Il Giappone è stato il secondo maggiore importatore, con un incremento di 1,61 MT per un totale di 67,72 MT, mentre la Corea del Sud ha registrato un aumento simile di 1,84 MT, raggiungendo 47,01 MT.

L'India, colpita da ondate di calore durante l'estate, ha registrato il secondo maggiore incremento nominale nelle importazioni di GNL (+4,19 MT), raggiungendo un totale annuo di 26,15 MT. Taipei cinese (21,83 MT) è entrata nella classifica dei primi cinque importatori grazie a un aumento delle importazioni di 1,67 MT, superando così la Francia. Il Brasile ha registrato il terzo maggiore aumento su base annua, con l'assorbimento di carichi in crescita di 2,28 MT fino a raggiungere 2,94 MT nel 2024. Come per la Colombia, le cui importazioni sono salite di 1,34 MT a 2,11 MT, anche per il Brasile l'aumento è stato in gran parte determinato da una crescita della domanda di gas per la produzione di energia, a seguito di siccità e di una debole produzione idroelettrica.

L'Europa ha registrato un aumento del 6,1% nei flussi di gas via gasdotto, con un incremento di 11,5 miliardi di metri cubi (bcm), raggiungendo un totale di 200,1 bcm. Di conseguenza, le importazioni di GNL nel mercato europeo sono diminuite. Nel Regno Unito, l'assorbimento di GNL è calato di ben 6,48 MT, attestandosi a 8,03 MT. La Francia, sesto maggiore importatore mondiale di GNL, ha visto un calo dei volumi annuali di 3,75 MT, scendendo a 18,04 MT, in parte a causa di un ulteriore aumento dell'11,4% nella produzione di energia nucleare.

Anche nei Paesi Bassi, in Spagna e in Italia si è registrata una riduzione delle importazioni di GNL, rispettivamente di 2,98 MT, 3,49 MT e 1,20 MT. La Germania, nonostante abbia aggiunto quasi 10 MT di capacità annua di rigassificazione presso il terminal GNL di Mukran, non ha ancora registrato un aumento significativo delle importazioni. Al contrario, il flusso di GNL verso la Germania è diminuito di 0,25 MT, scendendo a 4,85 MT nel 2024.

Dopo i primi scarichi avvenuti nel 2023, le importazioni in Vietnam e nelle Filippine sono ulteriormente aumentate nel 2024: il Vietnam ha importato 0,29 MT, con un incremento di 0,22 MT, mentre le Filippine hanno importato 1,41 MT, con un aumento di 0,81 MT. Le importazioni di GNL a Singapore sono cresciute di 1,49 MT, raggiungendo 6,30 MT, per soddisfare la crescente domanda dei data center. In Kuwait, le importazioni sono aumentate di 1,09 MT, toccando 7,23 MT, spinte da una maggiore domanda di gas per la produzione di energia durante l'estate. La Giordania ha importato 0,75 MT in più rispetto al 2023, raggiungendo un totale di 0,88 MT, destinati in gran parte al consumo in Egitto.

A livello regionale, l'Asia Pacifico e l'Asia hanno dominato le importazioni di GNL nel 2024. La prima ha importato 165,09 MT, pari al 40,1% del totale globale, mentre l'Asia ha registrato importazioni per 117,97 MT, equivalenti al 28,7% del totale. La quota combinata delle importazioni di entrambe le regioni ha raggiunto il 68,8%, con un aumento di 3,9 punti percentuali, in risposta alla maggiore domanda di raffreddamento e alle ondate di calore. I prezzi più bassi nei primi mesi del 2024 hanno ulteriormente favorito l'aumento delle importazioni.

Nonostante un calo rispetto ai 121,29 MT del 2023, l'Europa ha mantenuto la sua posizione di seconda maggiore regione importatrice nel 2024, con un totale di 100,07 MT. Il calo è stato in gran parte dovuto agli alti livelli di stoccaggio all'inizio dell'anno (86,1% al 1° gennaio), a seguito del secondo inverno mite consecutivo. I forti flussi di gas via gasdotto dalla Norvegia e dalla Russia hanno ulteriormente ridotto l'interesse per il GNL, fino a quando l'esaurimento degli stoccaggi e la scadenza dell'accordo di transito tra Russia e Ucraina, prevista per la fine del 2024, hanno determinato un incremento delle importazioni di GNL in vista del 2025.

Il sentiment rialzista emerso nella seconda metà del 2024 è stato ulteriormente rafforzato dall'elevata domanda di gas per la produzione di energia elettrica in Europa, causata da una bassa produzione da fonti rinnovabili e da numerosi eventi di Dunkelflaute – condizioni meteorologiche caratterizzate da venti insolitamente deboli e assenza di produzione da impianti fotovoltaici – verificatisi nei mesi di novembre e dicembre 2024. Il tasso medio di utilizzo dei terminali di rigassificazione europei è sceso al 42% nel 2024, rispetto al 54% del 2023.

Nel frattempo, le importazioni di GNL in America Latina sono aumentate di 3,53 milioni di tonnellate, raggiungendo i 12,95 MT lo scorso anno, spinte dalla bassa produzione idroelettrica. Le importazioni in Medio Oriente sono cresciute di 2,13 MT, arrivando a 9,13 MT.

Opportunità, incertezze e innovazioni nell'Industria del GNL

Stando al rapporto, l'attuale mercato del GNL è destinato a evolversi rapidamente, spinto da fattori commerciali, politici, normativi e ambientali che offrono nuove opportunità, ma che comportano anche numerose incertezze.

Dal punto di vista commerciale, la domanda di GNL è destinata a crescere grazie sia ai mercati consolidati sia a quelli emergenti, così come a nuovi settori, con l'opportunità di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori di mercato, favorita dal progresso tecnologico e dall'espansione delle infrastrutture per il GNL.

Lo scenario geopolitico resta incerto, con conflitti armati in corso che continuano a influenzare non solo le rotte commerciali globali del GNL, ma anche la disponibilità di gas via gasdotto.

La copertina del Report IGU