
Particolare focus sulle prospettive del progetto Baleine, la cui produzione è destinata a salire fino a 150 mila barili di petrolio e 200 milioni di piedi cubi al giorno con l'avvio della Fase 3.
Si è tenuto l'incontro tra il Presidente della Repubblica della Costa d'Avorio, Alassane Ouattara, con l'Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, per discutere lo stato di avanzamento dei principali progetti energetici e di sostenibilità lanciati da Eni nel Paese, nonché le prospettive future di collaborazione.
Particolare accento, si legge in una nota di Eni, sul ruolo strategico del gas nell'accesso all'energia per il Paese: con una produzione complessiva tra Fase 1 e 2 di oltre 62 mila barili di petrolio e più di 75 milioni di piedi cubi di gas al giorno, destinata a salire fino a 150 mila barili di petrolio e 200 milioni di piedi cubi al giorno, con l'avvio della Fase 3, il progetto Baleine rappresenta un pilastro fondamentale per soddisfare la domanda energetica interna.
Il colloquio, continua la nota, ha toccato anche l'importanza della scoperta Calao effettuata a marzo 2024, che ha confermato il potenziale del bacino offshore ivoriano: una volta sviluppata, potrà portare la produzione di gas fino a 500 milioni di piedi cubi giorno contribuendo a rafforzare la Costa D'Avorio quale paese esportatore di energia nella regione.
Un altro tema chiave, si legge, è stato lo sviluppo delle filiere locali per la produzione di materie prime agricole sostenibili destinate alla bioraffinazione: proprio di recente, Eni ha esportato il primo carico di olio di Hevea verso le bioraffinerie Enilive, mentre a maggio l'azienda ha siglato un Memorandum d'Intesa con il Ministero dell'Agricoltura per favorire la crescita di una solida catena di approvvigionamento nel settore, valorizzando tutto il potenziale dei residui di Hevea in un'ottica di economia circolare.