L'INTERVISTA. Trotta (Acea): "Con IA e nuove tecnologie non reazione ma prevenzione crisi idriche"

01 ago 2025
Intervista di Daniela Marmugi ad Alberto Trotta, Responsabile Tutela della Risorsa Idrica di Acea ATO2.

Non basta limitarsi a reagire alle emergenze: per garantire la continuità del servizio idrico, anche in contesti complessi, serve logica di gestione preventiva e adattiva.

Ne è convinto Alberto Trotta, Responsabile Tutela della Risorsa Idrica di Acea ATO2, che in questa intervista a Watergas, disponibile anche all'interno del nuovo numero della Rivista, sottolinea come le nuove tecnologie, in particolare dell'intelligenza artificiale, rivestano un ruolo chiave in questo processo. "L'IA rappresenta uno strumento chiave per la pianificazione strategica a lungo termine, supportando scenari di sviluppo sostenibile e la transizione verso modelli di economia circolare".

In un contesto in cui gli effetti del cambiamento climatico, l'aumento della domanda e la fragilità delle infrastrutture pongono sfide sempre maggiori alla gestione dell'acqua, soprattutto in un territorio così complesso come quello di Roma e della sua vasta area metropolitana, l'adozione di strategie innovative e lungimiranti è una necessità per garantire continuità e qualità del servizio.

1) Come Acea ATO2 vi occupate dell'approvvigionamento idrico di Roma e provincia, un territorio particolarmente vasto e complesso. Quali sono le principali strategie e gli interventi che adottate per rispondere alle numerose sfide legate alla gestione della risorsa idrica?

La gestione del servizio idrico integrato in un'area vasta e articolata che comprende Roma e provincia richiede una visione strategica a lungo termine, supportata da tecnologie avanzate, investimenti costanti e un forte presidio operativo. L'esercizio delle reti idriche a Roma è una sfida complessa, oltre che per l'elevato numero e tipologia diversificata di utenti da servire, molto influenzata dai flussi turistici, anche per la presenza di molteplici Enti che rendono la governance della Capitale particolarmente articolata. In Acea ATO2 affrontiamo questa complessità attraverso un approccio integrato che coniuga sostenibilità, innovazione e resilienza. Le nostre principali strategie si concentrano su tre direttrici fondamentali.

La prima è la tutela delle fonti di approvvigionamento: studiamo le dinamiche di ricarica degli acquiferi e puntiamo all'interconnessione delle reti per garantire maggiore flessibilità e sicurezza investendo nel potenziamento delle principali infrastrutture acquedottistiche. Puntiamo poi sull'efficienza nei sistemi di distribuzione: abbiamo avviato un importante piano di distrettualizzazione delle reti, che prevede l'ottimizzazione della distribuzione e il controllo in tempo reale dei flussi attraverso sensoristica diffusa, telecontrollo centralizzato e smart metering. In parallelo, investiamo in manutenzioni programmate e nei piani di rinnovo delle reti. Infine, puntiamo molto sulla digitalizzazione: stiamo trasformando l'intero sistema di gestione attraverso piattaforme digitali e modelli previsionali. L'obiettivo è anticipare i fenomeni critici e aumentare la capacità di risposta a eventi estremi. Non da ultimo, uno dei nostri asset più importanti è rappresentato dalle nostre risorse: professionisti altamente qualificati che operano quotidianamente sul territorio con competenza, responsabilità e spirito di servizio.

2) Oltre al cambiamento climatico, un altro fattore che incide sulla disponibilità della risorsa idrica è la stagionalità. In base ai dati, prevedete una crisi idrica nei prossimi mesi? Come vi state preparando per affrontare l'estate?

Gli effetti ormai strutturali del cambiamento climatico rappresentano una delle principali variabili nella pianificazione delle risorse idriche. In Acea ATO2 abbiamo predisposto un modello di bilancio idrologico (modello AQUARUM) affidabile che rappresenta uno strumento indispensabile per la pianificazione degli utilizzi idrici. Grazie ad AQUARUM, riusciamo a produrre diversi scenari di gestione funzionali a valutare il relativo impatto su uso, domanda e disponibilità di risorsa e apprendere dagli effetti delle azioni mitigative messe in atto, per contrastare eventi siccitosi.

Ad oggi, pur in un contesto generale di crescente pressione sulle risorse, non prevediamo situazioni critiche tali da configurare una crisi idrica nel breve periodo. Tuttavia, operiamo secondo una logica di prevenzione e prontezza operativa, con piani stagionali che si attivano ben prima dei mesi estivi. In sintesi, non ci limitiamo a reagire alle emergenze, ma operiamo con una logica di gestione preventiva e adattiva. È questa la chiave per garantire la continuità del servizio anche in un contesto molto complesso.

3) La riduzione delle perdite idriche è una delle principali sfide legate alla gestione dell'acqua in Italia. Qual è oggi lo stato della rete Acea ATO2 e quali risultati concreti avete ottenuto negli ultimi anni?

La riduzione delle perdite idriche rappresenta uno degli obiettivi strategici prioritari per Acea ATO2. Operiamo su una delle reti più estese e complesse d'Europa: oltre 17.000 km di condotte che servono un territorio di oltre 4.500 km² tra Roma e 111 comuni della provincia. È evidente che affrontare il tema delle perdite in un contesto così articolato richiede un approccio ingegneristico avanzato, supportato da tecnologie digitali, investimenti mirati e una visione di lungo periodo. L'ottimizzazione costante del regime pressorio della rete idrica è senz'altro l'azione più efficace per ridurre lo stress sulle infrastrutture e quindi i tassi di danno. Questa attività ha consentito ad Acea Ato 2 di diminuire il livello di perdite idriche, così come definito dall'Autorità di settore (Arera), con l'obiettivo di avvicinarsi sempre più agli standard europei.

L'esperienza di Acea ATO2 dimostra che con una visione ingegneristica solida, una governance efficiente e l'adozione di tecnologie di frontiera, si possono ottenere risultati tangibili, con ricadute positive su sostenibilità, servizio e risorse pubbliche. Nella Capitale, in particolare, il valore della dispersione è sceso già fino a circa il 27% (molto al di sotto della media nazionale). Questo approccio, su tutto l'ambito in gestione, ha consentito dal 2017 a oggi il recupero di oltre 80 milioni di metri cubi di acqua.

4) Qual è la sua visione sull'utilizzo delle nuove tecnologie, come l'Intelligenza Artificiale, nella gestione delle risorse idriche?

L'adozione delle nuove tecnologie, e in particolare dell'Intelligenza Artificiale (IA), rappresenta una svolta strategica per la gestione moderna e sostenibile delle risorse idriche. In Acea ATO2 crediamo che l'innovazione sia un fattore abilitante imprescindibile per affrontare le sfide complesse e dinamiche di un sistema idrico integrato di grandi dimensioni come quello di Roma e provincia. L'IA consente di trasformare i dati in conoscenza operativa, migliorando la capacità predittiva, il monitoraggio e l'efficienza gestionale. Inoltre, l'IA rappresenta uno strumento chiave per la pianificazione strategica a lungo termine, supportando scenari di sviluppo sostenibile e la transizione verso modelli di economia circolare. Naturalmente, l'implementazione efficace richiede un investimento non solo tecnologico, ma anche culturale e organizzativo, con la formazione continua del personale e la creazione di sinergie tra competenze tecniche, digitali e manageriali.

5) Quali innovazioni state adottando in Acea ATO2 per monitorare, prevedere o ottimizzare l'utilizzo dell'acqua?

In Acea ATO2 abbiamo adottato un approccio di innovazione continua, finalizzato a rendere la gestione delle risorse idriche sempre più efficiente e sostenibile. Per fare qualche esempio: abbiamo predisposto ed applichiamo in maniera strutturata un modello di bilancio idrologico, per la valutazione dello stato delle risorse idriche sotterranee nell'intero territorio in gestione, che, unitamente all'implementazione di una vasta rete di sensori IoT, consentono di acquisire dati in continuo su livelli, pressione, portate, qualità dell'acqua e assorbimenti elettrici.

Questo sistema è integrato con piattaforme digitali che permettono di gestire la rete con elevatissimi standard e livelli di dettaglio e reattività. Usiamo algoritmi di machine learning per analizzare i dati storici e in tempo reale, individuando pattern di consumo, anomalie e possibili guasti prima che si manifestino così da pianificare interventi di manutenzione preventiva e ottimizzare il sistema di distribuzione. Inoltre, attraverso sistemi digitali avanzati, gestiamo in modo dinamico le pressioni e i flussi idrici per ridurre le perdite e migliorare l'efficienza energetica del sistema. Infine, promuoviamo campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle imprese per un utilizzo consapevole e responsabile dell'acqua.

Intervista di Daniela Marmugi

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