
Gli investimenti tecnici, pari a 393 mln, sono destinati principalmente all'ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica, allo sviluppo della filiera dei rifiuti e all'estensione della rete di teleriscaldamento.
+14% di EBITDA, grazie al contributo di tutte le linee di business e al consolidamento di Egea Holding, +24% di utile netto e oltre 900 milioni di investimenti, con investimenti tecnici in crescita del +14%. Sono i principali risultati semestrali approvati dal Consiglio di Amministrazione di Iren al 30 giugno 2025.
Nel dettaglio, si legge in una nota del gruppo, gli investimenti tecnici, pari a 393 milioni di euro, sono destinati principalmente all'ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica (+31%), allo sviluppo della filiera dei rifiuti e all'estensione della rete di teleriscaldamento.
Gli investimenti finanziari, continua la nota, sono pari a 522 milioni di euro: l'acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni di euro, l'esercizio della call e il consolidamento dell'indebitamento finanziario netto di Egea Holding, per circa 238 milioni di euro complessivamente, sono stati finanziati con l'emissione, a gennaio 2025, di un bond ibrido.
"La crescita dell'utile netto è frutto del positivo contributo gestionale di tutte le business unit e delle due operazioni straordinarie Iren Acqua ed Egea Holding. La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita sia organica che inorganica e così incrementare l'Ebitda di 90 milioni di euro rispetto allo scorso anno, di cui 34 milioni derivanti dal consolidamento di Egea Holding", ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.
"Il primo semestre si è chiuso con una performance operativa molto solida, caratterizzata da una crescita a doppia cifra di tutti i principali indicatori, in miglioramento ancora rispetto al primo trimestre: l'Ebitda riflette l'efficacia da un lato dell'execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente pari a quasi 400 milioni di euro nel semestre e più che coperti dal flusso di cassa operativo, e dall'altro della rinnovata ottimizzazione dei processi interni con attenzione ai costi", ha dichiarato Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Iren.
"Il primo semestre 2025 conferma che una strategia industriale integrata con la sostenibilità rappresenta la chiave del successo. L'avvio del nuovo impianto di valorizzazione della carta di Collegno ne è un esempio concreto: ci permette non solo di ampliare la capacità di trattamento, ma anche di aumentare il recupero di materia, trasformando così un rifiuto in una risorsa preziosa. La raccolta differenziata pari circa al 70% sui territori serviti e l'incremento del 7% della capacità di depurazione delle acque reflue evidenziano i continui progressi del Gruppo verso una gestione sempre più sostenibile di tutte le attività", ha commentato Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo Iren.