
I nuovi impianti riducono i consumi idrici e migliorano l'efficacia agronomica, in quanto le dotazioni irrigue previste sono calibrate per garantire flessibilità e adattamento anche in scenari climatici estremi, arrivando fino a 60 l/minuto per ettaro.
Inaugurato dal Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, un intervento per l'ammodernamento della rete irrigua da oltre 27 milioni di euro, di cui circa 17 finanziati con fondi pubblici ed oltre 10 milioni a carico dell'ente consortile da ripartire su vent'anni, finalizzato alla conversione dell'irrigazione da scorrimento a sistemi a pressione.
Si tratta, spiega ANBI in una nota, di un progetto nato nel 2017, quando l'ente consortile presentò una domanda di sostegno nell'ambito del Piano Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020 per accedere ai fondi destinati al miglioramento delle infrastrutture agricole: i nuovi impianti non solo riducono i consumi idrici, ma ne migliorano l'efficacia agronomica, in quanto le dotazioni irrigue previste sono calibrate per garantire flessibilità e adattamento anche in scenari climatici estremi, arrivando fino a 60 litri al minuto per ettaro.
"È un'ulteriore sfida, che abbiamo vinto. Oltre che di efficienza operativa è una dimostrazione della capacità progettuale dei Consorzi di bonifica ed irrigazione: è la strada, che dobbiamo continuare a percorrere, soprattutto ora che in Italia si ricomincia quantomeno a parlare di programmazione. Di fronte alla crisi climatica, l'agricoltura, che produce cibo, sarà sempre più irrigua", commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.
"Le aree interessate dai nuovi impianti d'irrigazione sono tre per oltre 1880 ettari: la roggia Nuova, nel comune di Zanica; la roggia Borgogna, che attraversa i comuni di Bagnatica, Bolgare, Calcinate, Cavernago e Costa di Mezzate; il comprensorio di Caravaggio, che comprende anche i comuni di Capralba e Mozzanica. In tutte queste zone si è proceduto alla sostituzione dei vecchi sistemi irrigui "a scorrimento" con moderni impianti di pluvirrigazione, capaci di garantire un risparmio d'acqua, stimato tra il 35% e il 50%", precisa Mario Reduzzi, Direttore di ANBI Lombardia e dell'ente consortile bergamasco.
"Non si tratta soltanto di una scelta tecnica, ma di una precisa strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e che mira a rendere il sistema irriguo più resiliente nei mesi estivi, caratterizzati da siccità crescenti, assicurando una gestione più razionale della risorsa idrica" evidenzia Massimo Gargano, Direttore Generale dell'Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
Dal punto di vista tecnico, continua la nota, i lavori hanno previsto la realizzazione di stazioni di pompaggio, reti adduttrici e distributrici, idranti, nonché l'infrastruttura necessaria per assicurare agli agricoltori un accesso semplice e funzionale all'acqua: ogni comprensorio irriguo è stato progettato per rispondere alle specifiche esigenze del territorio, sia in termini di pressione che di tipologia d'adacquamento.
"Con questo intervento, abbiamo raggiunto un traguardo importante, ponendo solide basi per il futuro dell'agricoltura nel territorio. La realizzazione di impianti efficienti, sostenibili ed all'avanguardia rappresenta non solo un vantaggio per gli agricoltori, ma anche una risposta concreta alle sfide ambientali e climatiche", dichiara Franco Gatti, Presidente del Consorzio di bonifica Media Pianura Bergamasca.