
La green utility apre così un nuovo capitolo per la finanza sostenibile applicata alle utility. Il progetto nasce in collaborazione con Hypercube e con il supporto di AON.
Valorizzare ogni goccia d'acqua trattata, trasformandola in risorsa ambientale ed economica: con questo obiettivo, si legge in una nota del gruppo, CAP accede al sistema internazionale dei water credit volontari basati sul riuso delle acque depurate.
La green utility pubblica, continua la nota, che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano è il primo gestore idrico in Italia ad avviare questa iniziativa, aprendo di fatto un nuovo capitolo per la finanza sostenibile applicata alle utility: il progetto nasce in collaborazione con Hypercube, gruppo svizzero che nel 2024 ha introdotto i WTR, il primo sistema internazionale di water credit volontari, e con il supporto di AON.
I crediti originati, si legge, si basano nello specifico sulle acque depurate presso l'impianto di Bresso-Niguarda, dove una parte delle acque viene riutilizzata per l'irrigazione di Parco Nord Milano: qui, una condotta dedicata, che connette la rete di trasporto delle acque depurate al sistema di irrigazione del parco, consentirà di aumentare la capacità di riutilizzo fino a 500mila metri cubi all'anno, contro i 50mila forniti attualmente.
Queste risorse, spiega il gruppo, saranno destinate all'irrigazione dei prati e all'alimentazione di fontane e canali, migliorando l'efficienza nell'uso delle acque superficiali: l'intervento, realizzato grazie a un investimento di 250mila euro, riduce drasticamente il prelievo da falda valorizzando la risorsa idrica in un'ottica circolare, ambientale e sociale.
Nel dettaglio, si apprende, a ogni metro cubo di acqua riutilizzata corrisponde un water credit WTR, generato tramite tecnologia blockchain secondo i più rigorosi standard ESG (CSRD, GRI, SDG ONU). Tali crediti possono essere acquistati da aziende water-intensive per ridurre o bilanciare la propria impronta idrica, in particolare la componente "hard-to-abate".
"In un contesto in cui l'acqua è sempre più una risorsa preziosa, CAP offre un esempio concreto di come la transizione ecologica possa passare anche da modelli economici e gestionali capaci di generare valore ambientale, sociale e finanziario. Con questo progetto CAP consolida il proprio ruolo di apripista a livello nazionale nel campo dell'innovazione ambientale. Siamo convinti che il riuso dell'acqua non sia solo una buona pratica, ma anche un'opportunità per creare valore sul territorio, ridurre la pressione sugli ecosistemi e sviluppare nuovi strumenti di finanza sostenibile", ha dichiarato Michele Falcone, Direttore generale di Gruppo CAP.