
In collaborazione con ArianeGroup, il progetto si concentra sull'utilizzo di serbatoi di LH₂ di tipo C sottocoperta come combustibile per navi di servizio (SOV).
Annunciata da Bureau Veritas Marine & Offshore (BV) la sua partecipazione a NavHyS, un nuovo progetto di ricerca europeo finanziato dalla Clean Hydrogen Partnership dedicato al progresso dell'uso dell'idrogeno liquido, che riunisce un consorzio di 14 partner provenienti da tutto il continente con l'obiettivo comune di decarbonizzare il settore marittimo.
Collaborando a stretto contatto con ArianeGroup, si legge in una nota dell'azienda, BV ha messo a disposizione la propria esperienza in materia di sicurezza, sviluppo di normative e classificazione per supportare l'innovazione nelle navi alimentate a idrogeno: in particolare, NavHyS si concentra sull'utilizzo di serbatoi di LH₂ di tipo C sottocoperta come combustibile per navi di servizio (SOV).
Nell'ambito di questo impegno, continua la nota, BV rilascerà tre Approvazioni di Principio (AiP) attraverso le sue attività di Valutazione della Progettazione, riguardanti il sistema di stoccaggio dell'idrogeno liquido, il sistema di alimentazione e la loro integrazione in un SOV: oltre alla classificazione e alle AiP, BV guiderà ulteriormente la ricerca sulla sicurezza e lo sviluppo di normative specifiche per l'idrogeno liquido in ambienti marittimi.
Il progetto, si legge esaminerà anche le soluzioni di approvvigionamento di idrogeno da terra e il ciclo di vita delle imbarcazioni alimentate a idrogeno: lanciato ufficialmente a gennaio 2025, avrà una durata di 36 mesi, con un contributo UE di 5 milioni di euro, e si prevede che raggiungerà il Livello di Maturità Tecnologica (TRL) 8-9 entro il 2030, consentendo un'implementazione scalabile e pratica entro il 2035-2040.
Nel dettaglio, spiega la nota, combinando la progettazione marittima con l'esperienza del settore spaziale nello stoccaggio criogenico, NavHyS mira a fornire un concetto rivoluzionario per i SOV a supporto dei parchi eolici offshore. Il progetto prevede serbatoi di stoccaggio da 200-300 m³, in grado di trasportare 12-18 tonnellate di idrogeno liquido, riforniti con una capacità di 10 tonnellate di H₂/ora e in grado di garantire fino a 10 giorni di autonomia.
"Il nostro coinvolgimento riflette il nostro impegno a supportare tecnologie avanzate che accelerano la decarbonizzazione marittima, contribuendo a plasmare un futuro sicuro e scalabile per le navi alimentate a idrogeno", ha affermato Matthieu de Tugny, Presidente di Bureau Veritas Marine & Offshore.
"La progettazione del sistema di alimentazione a idrogeno liquido, basata sulla nostra tradizione di architetture e tecnologie di sistemi spaziali, e la sua integrazione sottocoperta nella nave rappresentano un'innovazione dirompente rispetto ai precedenti progetti marittimi e alle linee guida di progettazione", ha commentato Nicolas Hardouin, Program Manager di ArianeGroup.