Transizione 5.0: Mimit cerca nuove risorse. Forte accelerazione su 4.0

11 nov 2025
Incertezza tra le imprese per l'esaurimento delle risorse. Anima Confindustria: "Serve un piano per rilanciare l'industria".

Aumentano le prenotazioni sul Piano 4.0, l'iniziativa del governo che sostiene le imprese nella digitalizzazione e nella transizione energetica. Dopo l'annuncio dell'esaurimento delle risorse destinate al Piano Transizione 5.0, con prenotazioni che hanno raggiunto l'obiettivo dei 3 miliardi, le richieste di accesso al 4.0 hanno registrato una forte impennata. Resta comunque possibile presentare nuove domande fino al 31 dicembre.

Secondo quanto comunicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota, sono ancora disponibili circa 200 milioni di euro su un plafond complessivo di 2,2 miliardi.

Necessità di nuove risorse per Transizione 5.0

Il Ministero – prosegue il comunicato –, alla luce dell'elevato gradimento dimostrato dalle imprese, è al lavoro anche per reperire nuove risorse per Transizione 5.0 e per garantire il sostegno agli investimenti programmati, anche attraverso soluzioni di continuità con la nuova misura che sarà varata in legge di bilancio.

Prosegue infatti la presentazione dei progetti relativi a Transizione 5.0. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel fine settimana e nella giornata di ieri, fa sapere che risultano caricati sulla piattaforma GSE ulteriori 742 progetti, per un valore complessivo di 231.084.152,50 euro. Questi progetti si aggiungono ai 12.461 già conteggiati allo scorso 7 novembre, prima dell’annuncio dell’esaurimento delle risorse, per un ammontare complessivo di circa 2,9 miliardi di euro.

La presentazione dei progetti proseguirà fino al 31 dicembre e le richieste saranno valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione. Dal 1° gennaio sarà invece operativo il nuovo Piano Transizione 5.0, in piena continuità operativa con l’attuale misura.

Il Mimit segnala infine che, dopo l’annuncio dell’esaurimento delle risorse di Transizione 5.0 dovuto all’elevata adesione delle imprese, si è registrata una forte accelerazione nella presentazione dei progetti relativi a Industria 4.0, con la prospettiva di un prossimo esaurimento anche delle risorse destinate a questa misura.

Le preoccupazioni dell'industria meccanica

Parallelamente, cresce la preoccupazione tra le aziende della meccanica italiana, che guardano con incertezza al futuro del Piano 5.0.

In un comunicato stampa, Anima Confindustria ha espresso forte disappunto per la sospensione della copertura finanziaria, evidenziando le difficoltà che questa scelta comporta per le imprese, in particolare nel settore manifatturiero, uno dei motori della competitività nazionale.

Il presidente di Anima, Pietro Almici, ha sottolineato come il messaggio di incertezza trasmesso alle imprese rischi di compromettere la fiducia e di frenare gli investimenti già avviati. Le aziende, ha spiegato, hanno bisogno di strumenti stabili e credibili per pianificare strategie di lungo periodo e affrontare un contesto economico già complesso, segnato da dazi e tensioni geopolitiche.

Almici ha ribadito la necessità di un intervento deciso e tempestivo da parte del governo per ristabilire un quadro normativo chiaro e affidabile. Solo così sarà possibile ricostruire un patto di fiducia tra industria e istituzioni e garantire la prosecuzione degli investimenti legati alla Transizione 5.0.

"È fondamentale che il governo ripristini un quadro legislativo chiaro e affidabile, capace di ricostruire il patto di fiducia tra industria e istituzioni. Condividendo quanto già proposto dal vicepresidente di Confindustria, Marco Nocivelli, riteniamo necessario trovare una soluzione concreta per garantire gli investimenti in corso nell'ambito del Piano Transizione 5.0, e al tempo stesso poter contare su delle politiche industriali di medio termine", ha dichiarato Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria.