
I risultati offrono evidenze positive anche per i prossimi anni: sottoscritti contratti relativi a nuovi ordini per 219,4 mln, +25,8% rispetto al 2023.
Ricavi pari a 220,2 milioni di euro, in crescita del 21,5% rispetto ai 181,2 milioni realizzati nell'esercizio precedente, e EBITDA pari a 12,2 milioni rispetto ai 9,8 milioni del 2023: con questi risultati, approvati dall'Assemblea dei Soci, si conclude il 2024 di Valvitalia.
I risultati, si legge in una nota dell'azienda, che superano le stime e confermano la road map tracciata dal Management nel Piano Industriale al 2027, offrono evidenze positive anche per i prossimi anni: al 31 dicembre 2024, Valvitalia ha sottoscritto contratti relativi a nuovi ordini per 219,4 milioni, +25,8% rispetto ai 174,4 milioni di euro del 2023, e dispone attualmente di un portafoglio ordini pari, nel suo complesso, a 217 milioni.
"I risultati conseguiti nel 2024 sono la diretta conseguenza delle scelte strategiche che abbiamo compiuto negli ultimi anni. La crescita conferma l'importante percorso di rilancio avviato, che sta proseguendo con ulteriore slancio nel 2025, e consolida Valvitalia tra i principali player del settore. La domanda di gas, fonte energetica che costituisce il nostro core business, vive una fase di incremento e prevediamo che la tendenza proseguirà in un'ottica di lungo termine. Tutto questo ci permette di guardare con sempre più fiducia al futuro", ha commentato Salvatore Ruggeri, Presidente e Fondatore di Valvitalia.
"Il continuo progresso dei ricavi è un segnale importante del nostro rafforzamento strutturale, ed è frutto della crescente competitività e costante capacità di soddisfare le richieste del mercato. Lo sviluppo della nostra presenza commerciale e produttiva a livello internazionale, inoltre, ci consente di essere ancora più vicini ai nostri clienti. La crescita si è riflessa anche nel potenziamento dell'organico, per rafforzare le competenze e accrescere la qualità dei servizi, con un impatto diretto sul posizionamento commerciale del Gruppo", ha dichiarato Andrea Forzi, Amministratore Delegato di Valvitalia.
Nel dettaglio, continua la nota, il Gruppo ha consolidato la propria presenza nei mercati di riferimento ed esteso le proprie attività su nuove geografie: il Medio Oriente e la Penisola Arabica hanno confermato un ruolo di primo piano nelle strategie di Valvitalia, generando un business diretto e indiretto pari a circa il 30% della raccolta ordini complessiva, pari ad oltre 60 milioni di euro di valore, così come gli Stati Uniti, con quasi il 25% delle commesse della divisione Valves and Systems riconducibile a questa area.
Il Sudamerica e l'Asia Pacifica, si legge, sono tra le regioni in cui il Gruppo ha incrementato la propria operatività: di recente, Valvitalia ha istituito un nuovo ufficio operativo in Brasile e sta investendo nell'espansione in Paesi come Giappone e Corea del Sud.
Le sedi produttive internazionali, spiega la nota, hanno supportato il percorso di rilancio del Gruppo: Broady Flow Control Limited (Regno Unito), parte di Valvitalia dal 2010, ha registrato ricavi per 14,5 milioni di euro, segnando un progresso di quasi il 50% su base biennale, mentre Valvitalia China ha contribuito al fatturato consolidato per circa 27 milioni di euro, raddoppiando il risultato nell'arco del biennio, e dispone attualmente di un portafoglio ordini pari a 36 milioni.