Idrico, in Baja California (Messico) al via progetto potabilizzazione e riuso

14 ott 2025
Il piano prevede la riabilitazione degli impianti di trattamento delle acque reflue (PTAR) Arturo Herrera e La Morita, nonché la costruzione di un sistema di convogliamento per portare le acque trattate a un affluente senza nome fino alla Diga Abelardo L. Rodríguez.

Sfruttare fino a 720 litri al secondo di acqua trattata per la potabilizzazione e il riuso nella Regione di Baja California, in Messico. È l'obiettivo del progetto presentato dal Segretario dell'Acqua Víctor Daniel Amador Barragán alla Segreteria dell'Ambiente e delle Risorse Naturali del Messico (SEMARNAT) e all'Associazione Nazionale degli Enti di Acqua e Sanificazione (ANEAS).

Il piano, si legge in una nota della Regione, prevede la riabilitazione degli impianti di trattamento delle acque reflue (PTAR) Arturo Herrera e La Morita, nonché la costruzione di un sistema di convogliamento per portare le acque trattate a un affluente senza nome fino alla Diga Abelardo L. Rodríguez, nel rispetto della normativa ambientale NOM-001-SEMARNAT-2021.

La politica regionale

Nel dettaglio, continua la nota, l'iniziativa fa parte degli accordi dell'Atto 328 per la sanificazione del Fiume Tijuana, stabiliti dal Messico e dagli Stati Uniti attraverso la Commissione Internazionale di Confini e Acque (CILA), nonché della politica idrica e di sanificazione promossa dalla Governatrice Marina del Pilar Ávila Olmeda.

Con ciò, si legge, oltre a risolvere la questione della sanificazione, si cerca di ridurre la forte dipendenza dal Fiume Colorado, fonte dalla quale dipendono 9 famiglie su 10 nella zona costiera dello Stato.

"La rigenerazione dell'acqua è una tendenza a livello mondiale, per cui questo progetto rappresenta un'opportunità unica per sfruttare l'acqua rigenerata e rispondere sia all'elevata domanda che si registra principalmente a Tijuana, sia allo stress idrico della regione", ha dichiarato Barragán,