AcqueVive, Piemonte conferma dotazione di 3 mln per il 2026

19 nov 2025
Fra gli obiettivi del bando, la riqualificazione delle acque, anche quelle sotterranee, e la prevenzione dell’inquinamento chimico. Erogati dal 2018 circa 19 mln, con il finanziamento di 87 progetti.

La Regione Piemonte ha confermato anche per il 2026 la dotazione di 3 milioni di euro nell'ambito della presentazione del bando "AcqueVive 2025", per l'attuazione del Piano di Tutela delle Acque.

Il Piano, come annuncia la Regione in un comunicato stampa, è finalizzato alla protezione dalle ondate di calore, al riequilibrio del ciclo dell'acqua, alla riduzione del rischio idrogeologico e del dissesto, e al miglioramento della biodiversità.

Obiettivi europei e strategie regionali

La Giunta regionale ha confermato la dotazione finanziaria di 3 milioni, attuando gli indirizzi dell'UE sul ripristino della natura e sulla necessità di riattivare un corretto ciclo delle acque, adottando pratiche di sostenibilità e infrastrutture verdi per migliorare l'infiltrazione delle acque nel suolo e prevenirne l'inquinamento chimico, contrastando inoltre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

"Il bando AcqueVive fa parte di un progetto e della strategia regionale per prendersi cura dei luoghi in cui viviamo. I fiumi, i laghi e i torrenti sono corpi idrici vivi e noi ci occupiamo del miglioramento della loro salute. Grazie a questo progetto, avviato nel 2018, siamo riusciti a piantumare oltre 200 mila alberi e oltre alla tutela delle acque superficiali, ci occupiamo come novità, anche delle acque sotterranee", hanno dichiarato il Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio e l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati.

La Regione – si legge nella nota – prosegue così verso gli obiettivi individuati nella missione "Restore our Ocean and waters by 2030" dall'UE che mira a proteggere e ripristinare, entro il 2030, le migliori condizioni delle acque, attraverso la ricerca e l'innovazione.

Entro novembre, annuncia la Giunta, sarà pubblicato e aperto il nuovo bando, che coinvolge dei portatori di interesse, sia a livello locale che nazionale, per interventi non solo sulle acque superficiali ma anche sulle acque sotterranee quali importante riserva per situazioni di emergenza.

Dal 2018 sono stati erogati complessivamente circa 19 milioni di euro, con il finanziamento di 87 progetti (tra i quali figurano l'adeguamento delle opere idrauliche, la gestione conservativa della vegetazione perifluviale, il rimodellamento dell'alveo e delle sponde, l'installazione di strumenti di misura del prelievo ai fini del rilascio del deflusso minimo vitale, il recupero di aree umide perifluviali, il rifacimento di difesa di sponda con tecniche riconducibili all'ingegneria naturalistica, oltre a due interventi mirati al risanamento delle acque sotterranee).

Il progetto Life Climax Po

In occasione della presentazione del bando AcqueVive 2026, erano presenti sul podio dei vincitori dell'edizione 2025, per la premiazione, il sindaco del Comune di Villanova Canavese (To), Roberto Ferrero; il progettista del Comune di Demonte (Cn) Marco Spada e la funzionaria Chiara Mastretta, in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino.

Durante la presentazione è stato approfondito infine il programma Life Climax Po, dedicato al tema dei cambiamenti climatici in relazione agli ambienti acquatici e perifluviali che ha come focus l'adattamento ai cambiamenti climatici lungo l'asta del fiume Po.

Il progetto, coordinato da Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ha la durata di 9 anni e si pone, tra i principali obiettivi, quello di incrementare la conoscenza dell'impatto dei cambiamenti climatici sul Po e la contestuale ricerca di possibili strumenti di adattamento da proporre a tutti i livelli, per contrastare il cambiamento climatico.