World Energy Outlook, AIE: riscaldamento globale supererà 1,5°C in ogni scenario

20 nov 2025
Secondo il report del 2025, in un mondo in rapido mutamento, la sicurezza energetica non dipende solo dalle risorse ma anche dalla capacità di proteggerle. Diversificazione e cooperazione più urgenti che mai.

I paesi di tutto il mondo si trovano ad affrontare pressanti minacce alla sicurezza energetica e crescenti rischi a lungo termine in una gamma senza precedenti di combustibili e tecnologie, spingendo l'energia al centro delle tensioni geopolitiche e trasformandola in una questione fondamentale per la sicurezza economica e nazionale.

È quanto sottolinea il World Energy Outlook 2025 dell'Agenzia internazionale per l'energia (AIE). Dal report emerge la necessità che i governi perseguano una maggiore diversificazione degli approvvigionamenti e una cooperazione reciproca per affrontare le incertezze e le turbolenze future.

Domanda globale in trasformazione

Fra le tendenze principali del WEO 2025 – si legge in una nota di AIE – c'è la crescente necessità mondiale di servizi energetici nei prossimi decenni, con una domanda in aumento per la mobilità, per il riscaldamento, il raffreddamento, l'illuminazione e altri usi domestici e industriali; e sempre più per i servizi relativi ai dati e all'IA.

Il report prevede che le economie emergenti – guidate da India e Sud-est asiatico, insieme ai paesi del Medio Oriente, dell'Africa e dell'America Latina – finiranno per plasmare sempre di più le dinamiche del mercato energetico nei prossimi anni.

Queste economie seguono l'esempio dalla Cina, che dal 2010 rappresenta la metà della crescita della domanda globale di petrolio e gas e il 60% della crescita della domanda di elettricità.

Minerali critici e nuove vulnerabilità

Accanto ai tradizionali rischi legati a petrolio e gas emergono nuove fragilità nelle catene di approvvigionamento dei minerali critici, cruciali per batterie, reti elettriche, veicoli elettrici e tecnologie avanzate.

Un solo Paese domina la raffinazione di 19 su 20 minerali strategici, con una quota media del 70%. L'AIE avverte che ridurre questa concentrazione sarà un processo lento e richiederà interventi pubblici più decisi.

L'elettricità al centro dell'economia globale

Il WEO 2025 evidenzia poi una crescita rapida della domanda elettrica, più di qualsiasi altro consumo energetico e attirando già metà degli investimenti energetici mondiali. Sebbene oggi rappresenti circa il 20% dei consumi finali, è già la principale fonte di energia per settori che valgono oltre il 40% dell'economia mondiale.

L'espansione dei data center e dell'intelligenza artificiale spinge in alto la domanda anche nelle economie avanzate.

"La crescita vertiginosa della domanda da parte dei data center e dell'intelligenza artificiale sta contribuendo ad aumentare il consumo di elettricità anche nelle economie avanzate. Si prevede che gli investimenti globali nei data center raggiungeranno i 580 miliardi di dollari nel 2025", ha osservato il Direttore Esecutivo dell'AIE Fatih Birol.

Rinnovabili, nucleare e GNL in espansione

Secondo il report, le rinnovabili, guidate dal fotovoltaico, rappresentano la fonte in crescita più rapida in tutti gli scenari del WEO-2025. Il documento prevede inoltre che, entro il 2035, l'80% dell'incremento dei consumi energetici globali avverrà in regioni con elevato irraggiamento solare. Anche il nucleare torna a crescere: la capacità globale potrebbe aumentare di almeno un terzo entro il 2035.

Restano ampie invece le forniture globali di petrolio e gas, con prezzi del greggio stabili nonostante la fragilità geopolitica. Secondo le previsioni del WEO sta per aprirsi una fase di abbondanza anche per il gas, grazie alla forte espansione del GNL: entro il 2030 entreranno in funzione circa 300 miliardi di metri cubi di nuova capacità di esportazione, con Stati Uniti e Qatar in prima linea. Il documento avverte, però, che il mercato resta vulnerabile e che una domanda in ripresa potrebbe ridurre rapidamente i margini di sicurezza.

Resilienza dei sistemi energetici e rischi crescenti

Ancora lontani infine gli obiettivi sull'accesso universale all'energia: 730 milioni di persone sono senza elettricità e quasi 2 miliardi utilizzano sistemi di cottura dannosi. Un nuovo scenario del WEO traccia un percorso per colmare il divario entro il 2035.

Sul fronte climatico, il riscaldamento globale supererà 1,5 °C in ogni scenario, sebbene rimanga possibile evitare gli impatti più gravi puntando alle emissioni nette zero entro metà secolo.

Il cambiamento climatico e le minacce informatiche mettono sotto stress le infrastrutture energetiche. Nel 2023 le interruzioni hanno colpito oltre 200 milioni di famiglie; le reti elettriche sono risultate il punto più vulnerabile, con l'85% degli incidenti legati a guasti di trasmissione e distribuzione. L'AIE sottolinea l'urgenza di potenziare la resilienza dei sistemi energetici a eventi meteorologici estremi e ad altre minacce destabilizzanti.