AIEE Energy Symposium sulla sicurezza energetica nel periodo della transizione e le prospettive post COVID19

28 dic 2020
Si è conclusa la quinta edizione dell’AIEE Energy Symposium sulla sicurezza energetica nel periodo della transizione e le prospettive post COVID19.

Il 17 dicembre 2020, l’AIEE ha concluso i lavori della quinta edizione della conferenza internazionale AIEE Energy Symposium on Current and Future Challenges to Energy Security organizzata con la collaborazione della SDA Bocconi School of Management.

La conferenza che ha acquistato un prestigio internazionale in questi anni e diventata un importante appuntamento annuale sulle tematiche della sicurezza energetica. L'iniziativa è stata portata avanti e nel contesto delle incertezze generate dall'impatto e gli effetti del COVID-19, è stata organizzata online, come conferenza virtuale.  La decisione di ospitare un evento virtuale è stata considerata un’ottima alternativa, senza rischi, per dare la possibilità a relatori provenienti da tutto il mondo, rappresentanti di aziende, organizzazioni nazionali ed internazionali, istituzioni pubbliche e private, università, centri di ricerca di presentare i loro lavori, senza dover affrontare le difficolta di programmare un viaggio in questa situazione quando non si può prevedere l'evoluzione della pandemia.

 

Due giorni di lavori intensi dove quasi 200 partecipanti, provenienti da 20 Paesi esperti, si sono confrontati  sul tema della sicurezza energetica, in 6  sessioni plenarie e 19 sessioni parallele con più di 100 presentazioni, per trovare delle soluzioni creative, affrontando questo tema chiave nel contesto internazionale, con particolare riferimento al periodo della transizione e le prospettive post Covid19.  

http://www.aieesymposium.eu

L’apertura del convegno internazionale è avvenuta martedì 15 dicembre 2019 alla presenza del Rettore della SDA Bocconi School of Management Beppe Soda.  Il Presidente dell’AIEE Carlo Di Primio ha dato il benvenuto ai partecipanti e di seguito sono intervenuti Carlo Andrea Bollino,  Presidente Onorario dell’AIEE e General chair della conferenza, Matteo Di Castelnuovo, Professore Associato, Coordinatore del Just Energy Transition Sustainability Lab, SDA Bocconi School of Management  e Agime Gerbeti, Presidente del Comitato Scientifico dell’AIEE e della conferenza, della conferenza che ha affrontato i temi della sicurezza energetica alla luce del contesto geo-energetico e politico: l’America di Biden, il ruolo della Russia, la Cina nel post pandemia e la Gran Bretagna fuori dall’UE, che sono le questioni e le minacce alla sicurezza energetica che l’Europa dovrebbe affrontare con una sola voce, oltre gli interessi e le divisioni nazionali.

Nella seconda parte si sono svolti gli interventi di  Ivetta Gerasimchuk, manager dell’International Institute for Sustainable Development pper presentare il progrtto Energy Policy Tracker,  un  database che fornisce le informazioni più recenti sulle risposte politiche dei governi  dal punto di vista del clima e dell'energia   alla crisi del Covid19, filtrando per paese, tipo di energia, meccanismi finanziari e altre categorie  le misure che vengono implementate per affrontarla.  Una panoramica dettagliata dei flussi di finanza pubblica determinati dai pacchetti di ripresa in tutto il G20.  In seguito è intervenuto Enrico Gibellieri dell’European Economic and social Committee (EESC) di Bruxelles che ha parlato delle sfide della decarbonizzazione del settore dell’acciaio e degli obiettivi europei al 2030 e oltre questa data. In particolare si è concentrato sulla Clean Steel Partnership, un percorso condiviso per una strategia pluriennale volta alla decarbonizzazione del settore dell’acciaio europeo, illustrandone i progetti, i benefici ambientali, l’innovazione tecnologica così come gli ingenti investimenti e i fondi comunitari.   La sessione si è conclusa con l'intervento di Fereidoon Sioshanci, Presidente della Menlo Energy Economics (MEE) società di consulenza statunitense, che ha illustrato le difficoltà americane verso la decarbonizzazione dell’economia vissute legate durante presidenza Trump. Confidando nelle scelte della futura amministrazione americana spera che ci siano i margini anche per gli USA di intraprendere un percorso analogo al Green New Deal europeo.

Nella mattinata del 16 dicembre, dopo un ciclo di 4 sessioni parallele che hanno affrontato i seguenti temi dell'efficienza energetica e riduzione delle emissioni negli edifici, l'integrazione delle rinnovabili nel mercato dell'energia, e le dinamiche attuali del mercato del gas, il confrontato si è spostato nelle sessioni plenarie.

La prima sessione EU beyond 2030 and the energy security concerns è stata presieduta da Agime Gerbeti che ha evidenziato il fatto che l’UE, rivedendo gli obiettivi di limitazione delle emissioni e portandoli al -55% rispetto le emissioni del 1990, ha probabilmente superato le proprie ambizioni e, quello che appariva come un passaggio intermedio, è diventata una sfida verso un’economia quasi totalmente green. La rappresentante dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), Stéphanie Bouckaert ha sottolineato che il mondo resta ancora molto distante dalla riduzione decisiva delle emissioni, corroborando la propria esposizione con una serie di dati puntuali e incontrovertibili. Per poter giungere all’obiettivo occorre andare oltre il settore elettrico e affrontare la riduzione delle emissioni nel residenziale, trasporti e i gas con basse emissioni.  Marco Falcone, Manager di Relazioni Governative presso Esso Italiana ha evidenziato il fatto che la crisi pandemica ha colpito l’economia di più rispetto alla crisi subprime del 2009 e che le prospettive di crescita appaiono ancora incerte. Falcone ha illustrato l’evoluzione energetica europea del settore dei trasporti a confronto con altri settori come l’industria, l’agricoltura e il residenziale, evidenziano i margini utili di incremento. Infine ha presentato lo scenario europeo - EU refiners pathway to climate neutrality by 2050.

Silvia Pariente-David, Consulente presso la Banca Mondiale,  ha incentrato la sua presentazione sulla cooperazione europea con i paesi del Mediterraneo in termini di integrazione dei mercati energetici e rafforzamento delle infrastrutture finalizzata ai fini degli obiettivi 2030 e del 2050 dell’UE. La sessione si è conclusa con l'intervento di Elena Donnari del Consiglio europeo dei regolatori dell’energia, che ha presentato la nuova visione 2030 per i consumatori di energia che il CEER e l'Organizzazione europea dei consumatori (BEUC) hanno pubblicato nell'ottobre di quest'anno: "Let’s Aspire”. Si tratta di una strategia che si fonda su principi dell’accessibilità, semplicità, protezione, inclusività, affidabilità e responsabilizzazione di tutti i consumatori.

A coordinare la sessione “Regulatory challenges and market developments”, Alessandro Ortis, Presidente Onorario di MEDREG, che ha coordinato i lavori, ai quali hanno partecipato: Derek Bunn, Professor of Decision Sciences at London Business School, UK, cui ha riportato l’esperienza della Gran Bretagna nel Retail Markets, Giordano Colarullo, General Manager, Federation of the Italian Utilities - Utilitalia, Italy, che ha ricordato le sfide da compiere per la decarbonizzazione. Intervenendo quindi nel mix energetico con l’aumento delle rinnovabili, aumentare l’efficienza energetica, digitalizzazione del sistema e utilizzo di gas sostenibili. Egli mette infine in evidenzia le normative e le politiche italiane riguardanti l’infrastruttura della distribuzione.

Jean Michel Glachant, Director of the Florence School of Regulation and the Holder of the Loyola de Palacio Chair, ha presentato il nuovo modello di mercato peer to peer (P2P), il nuovo modo di fare trading sui mercati dell'elettricità. Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura ha discusso delle sfide normative e sviluppi del mercato per l'Italia ritenendo che il Green Deal sia la chiave per il settore dell’elettricità in Italia e ricordando che la rete deve essere in grado di accogliere la quota crescente di energia rinnovabile nel sistema elettrico.

La seconda parte della prima  giornata è iniziata con due nuove sessioni plenarie. 

La plenaria “Energy industry challenges to a low-carbon economy, the RES and gas role in the transition” ha dato l’opportunità di discutere dei principali temi che l’industria energetica affronterà nel prossimo decennio, tra questi: i cambiamenti delle industrie petrolifere e del gas nella sostituzione dei combustibili tradizionali con nuovi a più bassa impronta di carbonio; il sequestro della CO2; le nuove prospettive dell'industria dell'energia elettrica nello lo sviluppo di fonti rinnovabili, la Power Generation e la loro integrazione al mercato elettrico; ma anche i cambiamenti dell'industria energetica per offrire una interfaccia ai grandi e medi consumatori industriali.

La sessione coordinata da Carlo di Primio, presidente AIEE, ha visto gli interventi di Lorenzo Mottura, Strategy & Corporate Development Director di Edison che ha analizzato gli impatti positivi e negativi nello sviluppo delle FER e del ruolo del gas nella transizione industriale affermando che la possibilità di installare FER è il vero collo di bottiglia della transizione energetica. Sono necessari infatti incentivi, regolamentazione e tecnologie efficienti così da poter accelerare il loro sviluppo. Ad oggi risulta inoltre molto difficile accedere alle aste per problemi di autorizzazione.   Luca Bragoli, Head of Public affairs di Erg ha presentato le strategie di repowering ed un’analisi sulla power flexibility di Erg sostenendo che gli obiettivi attuali dovrebbero essere ulteriormente aumentati per raggiungere quelli del Green Deal europeo ovvero quello di raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050. Bragoli si è soffermato in particolare sulle E-RES e sulla sfida delle 4 A per l’eolico: Accettabilità, Autorizzazione, Accesso alla rete e Aste.   Massimiliano Mannino, Country Manager di Shell Energy Italia ha affermato che la decarbonizzazione per i settori industriali è una questione molto complessa. Risulta pertanto decisivo considerare l'efficacia dei costi associati, anticipare l'accettazione da parte degli stakeholder e valutare le complessità tecniche e ha suggerito degli strumenti di policy quali: l'allineamento ETS con l'obiettivo di un bilanciamento nella produzione e cattura di gas serra, utile ed efficace per realizzare il passaggio verso l'idrogeno; l'approccio settoriale per aumentare la sincronizzazione tra domanda e offerta di energia a basso impatto, grazie ad investimenti in infrastrutture di supporto per portare Lower Carbon Energy dove richiesta ed infine l'incremento delle tecnologie basilari di cattura del carbonio (Natural Base Solution & CCUS).  La sessione si è conclusa con l'intervento di Giacomo Rispoli, Amministratore delegato di MyRechemicals che ha presentato un nuovo modello di produzione che si occupa di economia circolare, con la valorizzazione chimica delle plastiche non riciclabili e dei processi 'Waste to Chemical'. La produzione di diversi prodotti chimici e carburanti circolari, a basso impatto carbonico e alto valore aggiunto ottenuti dal recupero mediante conversione chimica dei rifiuti consentono un abbattimento delle emissioni di CO2 quando usati in sostituzione di prodotti derivati da idrocarburi e permettono di evitare le emissioni prodotte dall’incenerimento dei rifiuti.

A coordinare la sessione parallela, intitolata “Sustainable mobility challenges for the transition targets”  è stato  Paolo D’Ermo, Segretario Generale di WEC Italia.

La sessione ha avuto come obiettivo la ricerca di differenti soluzioni per il raggiungimento della sostenibilità nel settore trasporti. Dino Marcozzi, Segreterio Generale di MOTUS-E, ha illustrato come la pandemia da Covid Sars-19 abbia portato a rivalutare le nostre priorità: in particolare la relazione tra salute e inquinamento ci indica la necessità di un vero e proprio "RESET" globale al fine di riesaminare tutto in un'ottica di sistema.

Una analisi sulle prospettive future del mercato della mobilità rende possibile la valutazione tecnica di veicoli fuel-cell, conventional & Battery Electric a confronto e delle Infrastrutture di supporto per il loro sviluppo al 2030. Amela Ajanovic, Professore di Vienna University of Technology a seguito di uno studio sulle emissioni di gas serra in EU, ha incentrato la presentazione sul ruolo futuro dei veicoli elettrici, vantaggi e svantaggi, strumenti di policy per il loro sviluppo in maniera critica è coerente con criteri di reale sostenibilità. L'intervento di Vincent Schachter, Head of Global Energy Services, ENEL-X e-mobility, ha mostrato invece un approccio strategico all'integrazione della mobilità elettrica alla rete attraverso lo sviluppo dell'infrastruttura delle unità di ricarica, dei servizi e delle tecnologie ad esso associati sia nel settore pubblico che residenziale. La caratteristica intrinseca del sistema rende il trasporto elettrico una vera e propria risorsa elettrica flessibile, distribuita e capace di entrare a tutti gli effetti a far parte del mercato dell'energia. Secondo Franco Del Manso, International Environment Affairs manager di UNEM i combustibili a basso contenuto di carbonio (LCLF) e degli e-fuel si prospettano essenziali nel breve e lungo periodo, in particolare nei settori di difficile elettrificazione come il trasporto su strada per lunghe distanze, l'aviazione e il trasporto marittimo. La tecnologia per l'industrializzazione di LCLF è ormai matura, con emissioni di CO2 vicino allo zero per l'intero ciclo di vita. Si prevedono grandi opportunità per il settore del e-fuel ormai concreto, flessibile e facilmente integrabile alle realtà già esistenti. In fine CNG, LNG e biometano vedranno un forte incremento nel settore trasporti secondo le previsioni della domanda al 2040. Maria Rosa Baroni, Presidente NGV Italia, propone analisi ed esempio sulle loro prospettive, come opzione per la decarbonizzazione dei trasporti.

Il 17 dicembre, nella prima sessione plenaria, che ha avuto luogo in mattinata, la discussione si è concentrata sul tema “Grid security and new technologies”, con un accento sulle sfide che attendono i paesi dell’UE, moderatore Carlo Andrea Bollino, Presidente Onorario AIEE e Professore all’Università di Perugia.

Sono stati analizzati infine gli obiettivi posti per il 2030 affermando che per raggiungerli l’EU ha la possibilità oggi di fare un salto in avanti nelle nuove tecnologie. In particolare Salvatore Pinto in questa sessione plenaria ha affrontato il tema dello Storage System, tecnologia pilota per la transizione. Matteo Codazzi, Amministratore delegato di Cesi  ha invece analizzato il tasso di dipendenza energetica europea e le azione di policy chiave per affrontare il rischio di un aumento della instabilità della frequenza e della domanda, dovuta alla mancanza di inerzia energetica di alcune tecnologie FER (sistemi di stoccaggio altamente flessibili, interconnessioni per abbinare la generazione da FER alla domanda e l'accoppiamento trasversale di settori differenti grazie all'idrogeno). Anche i Green & Low Carbon gas avranno un ruolo pilota per massimizzare la riduzione di CO2. Massimo Derchi, Chief Business Unit Assets Italia, Snam ha invece illustrato le caratteristiche tecnologiche e strutturali e le prospettive di sviluppo e di domanda. Infine, con il punto di vista di Giovanni Valtorta, Enel e-distribuzione, si mette in evidenza il ruolo dei Distribution System Operator DSO, a supporto di un network dinamico, controllato e ben organizzato di consumatori, nelle prospettive future di un mercato dell'energia non più centrato nei grandi impianti di produzione ma fortemente distribuito.

La sessione plenaria parallela “Energy Efficiency and the future strategies of the energy industry” è stata coordinata da Gurkan Kumbaroglu, Professore alla Bogazic University di Istanbul. Sono inervenuti  Dario Di Santo, Direttore Generale, FIRE ha parlato di efficienza energetica e sostenibilità, della necessita di sviluppare approcci innovativi. Servono strumenti nuovi e politiche capaci di favorire l’innovazione, obiettivi politici, obiettivi di sviluppo sostenibile e la riduzione dei costi.  Sandro Negri di Federmanager ha ricordato che l'Italia è tra i paesi più efficienti dal punto di vista energetico in Europa e nel mondo, con una performance trainata principalmente dal settore industriale e da quello energetico. In questo scenario positivo, appare pertanto fondamentale attuare misure “smart” come le comunità energetiche, che siano quindi in grado di migliorare l'efficienza energetica degli edifici e di ridurre la bolletta energetica, preservando l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini e creando nuovi posti di lavoro green. L'efficienza energetica, continua Neri, è destinata a svolgere un ruolo cruciale per raggiungere gli obiettivi europei e italiani per il 2030 (PNIEC). L'effettivo raggiungimento di tale obiettivo dipenderà dal quadro normativo e da come si consentiranno gli investimenti. Ferdinando Pozzani, Amministratore Delegato di TEON, nel suo intervento si è soffermato invece sulla High Temperature Heat Pumps technology (HTHP), una tecnologia collaudata oggi in grado di produrre riscaldamento ad alta temperatura, con altissime prestazioni (COP) in tutte le condizioni climatiche (idro/geotermia a bassa entalpia). I vantaggi di tale tecnologia secondo Pozzani risultano difatti rilevanti sotto molti aspetti: il miglioramento dell'ambiente e della salute pubblica, la riduzione del consumo di energia primaria del paese ed il risparmio sulla bolletta del riscaldamento domestico.

Nelle sessioni parallele che si sono svolte durante la prima e la seconda giornata 70 speaker italiani e stranieri si sono confrontati sui temi: dell’efficienza energetica nel settore industriale e civile, le strategie per contenere i cambiamenti climatici, lo stoccaggio energetico, La geopolitica della transizione energetica globale, l’utilizzo e la diffusione delle fonti rinnovabili, le politiche ambientali, rischi e opportunità, la roadmap energetica europea fino al 2050 e le politiche fiscali, il contributo strategico dell'innovazione e dell'accumulo di energia alla sicurezza energetica,  il mercato del gas, il mercato elettrico, l’integrazione delle energie rinnovabili nei mercati dell'energia, l'impatto della fluttuazione del prezzo del petrolio,  lo sviluppo tecnologico e la gestione della rete,  scenari e metodologie di previsione, la politica climatica e il trading delle emissioni, i percorsi multipli della domanda di energia elettrica,  la sicurezza dell’approvvigionamento e le bioenergie ed è stato presentato il progetto europeo "SENSEI" - Servizi energetici intelligenti per migliorare l'efficienza energetica del patrimonio edilizio europeo

Nelle diverse sessioni concorrenti oltre al contributo scientifico garantito dalla presenza dei ricercatori inviati dalle più importanti università ed enti di ricerca del mondo a presentare i propri lavori, fondamentali per la riuscita del simposio sono stati anche gli spunti offerti dalle aziende di settore.

L’incontro un’occasione di discussione approfondita dei temi che più appassionano il mondo dell’energia di oggi, fornendo uno spunto di vero arricchimento dal punto di vista professionale, culturale e umano.

 

(gli atti della conferenza saranno pubblicati in un volume on-line, disponibile sul sito)

http://www.aieesymposium.eu