Approvvigionamento idrico delle isole: da problema a opportunita' con le nuove tecnologie, ma il governo deve fare la sua parte rivedendo la legge del 1950

06 nov 2014
Al convegno "Greening The Islands" presentata l'analisi economica sulle nuove tecnologie di dissalazione: costi abbattuti del 65% rispetto agli attuali sistemi di approvvigionamento idrico via nave cisterna, che dovevano essere solo un'emergenza ma sono diventati la regolarità a causa della vecchia normativa

Sostituire l'approvvigionamento idrico via bettolina, con sistemi di dissalazione a osmosi inversa alimentati con un sistema ibrido (diesel e fotovoltaico) consente di abbattere i costi della spesa idrica del 65%, vale a dire solo per le isole siciliane risparmiare 16,4 milioni di euro sugli attuali 25 milioni di euro spesi annualmente per la fornitura dell'acqua. È quanto è emerso dall'analisi realizzata da Energy & Strategy, Partner di The Green Consulting Group, sulle nuove tecnologie di dissalazione e presentata, insieme a un caso reale di applicazione delle suddette soluzioni mostrato da Siba-Veolia insieme a Global Hybrid Power, durante il convegno "Greening The Islands: Energy & Water", evento in programma gli scorsi giovedì e venerdì a Pantelleria, aperto dal Sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabrieli e da Michela Miletto, WWAP Deputy Coordinator dell'UNESCO. Lo studio rivela inoltre che ulteriori vantaggi potrebbero arrivare da interventi di miglioramento della rete idrica che oggi perde in media il 40% dell'acqua  distribuita. Ai meri vantaggi economici si devono poi aggiungere i benefici ambientali dati dalla riduzione delle emissioni di CO2 connesse al trasporto dell'acqua via nave e all'utilizzo di un sistema ibrido per alimentare l'impianto di dissalazione.

In Italia la legislazione in materia di approvvigionamento idrico risale al 1950 e questo consente che buona parte dei rifornimenti d'acqua per le isole minori avvenga via mare con navi cisterna. Nelle isole della Sicilia il 50% della fornitura di acqua avviene con tale sistema a costi elevati, nonostante le tecnologie di dissalazione abbiano raggiunto importanti livelli di sviluppo tecnologico con relativa riduzione dei costi e aumento dell'efficienza. "A livello nazionale - spiega Giuseppe Taverna, direttore per la dissalazione della Regione Sicilia, che per primo ha sollevato la questione - è necessario che il Governo prenda in considerazione seriamente le nuove tecnologie di dissalazione e riveda la normativa. Oggi le risorse economiche utilizzate per l'approvvigionamento idrico via nave potrebbero essere investite in sistemi di gestione del ciclo dell'acqua, compresa la depurazione, l'efficientamento del sistema di distribuzione e la realizzazione di nuovi impianti di dissalazione, che renderebbero le isole autonome da un punto di vista di approvvigionamento idrico". In tempi di spending review è particolarmente importante ridurre le spese e in questo contesto ridurre l'approvvigionamento idrico via nave diventa prioritario.
Il binomio Energia e Acqua, i due temi dell'evento, non possono essere considerati singolarmente, come ha detto Marco Marsilli, Direttore Generale del ministero degli Affari esteri che ha concluso l'evento: "Energia e acqua sono due facce di una stessa medaglia, sicurezza di approvvigionamento, cambiamento climatico, sono priorità che non possono essere ulteriormente  rimandate. Oggi c'è la necessità di mettere assieme tutti gli stakeholdrs (governi, organizzazioni, centri di ricerca, attori economici, ecc.) per riuscire ad affrontare un problema globale con un approccio globale, cosa che non è avvenuta fino ad ora. Dobbiamo ripensare a nuovi modelli di sviluppo che tengano conto delle nuove tecnologie per assicurare uno sviluppo sostenibile".

Le isole hanno tutte le caratteristiche per essere considerate un laboratorio sperimentale per progetti di sostenibilità energetica e idrica con importanti ripercussioni positive in termini economici, ambientali e sociali. Tuttavia perché ci siano dei risultati concreti la pianificazione strategica degli interventi da parte dei Governi locali gioca un ruolo fondamentale, come ha ricordato Kostantina Toli della Global Water Partnership Medirerranean: "Qualsiasi intervento deve preventivamente essere pianificato e integrato in un progetto più ampio che tenga conto degli aspetti ambientali, energetici ed economici dell'isola, per evitare dispersione di risorse e inutili sprechi".
Il convegno è stato l'occasione per presentare best practices da diverse parti del mondo, tra queste il progetto di El Hierro, isola dell'arcipelago delle Canarie, che nei prossimi anni diventerà 100% rinnovabile, grazie a un impianto eolico da 11,5 MW e a una centrale idroelettrica reversibile, che oltre a fornire elettricità a tutta l'isola soddisfano la domanda energetica del sistema di dissalazione a osmosi inversa. Al termine Gianni Chianetta, Direttore di The Green Consulting Group ha commentato: "Siamo molto soddisfatti dei risultati della prima edizione di Greening The Islands, e abbiamo ricevuto già ha molte richieste per accogliere il prossimo appuntamento che riserverà non poche novità, tra cui il Greening The Islands Awards che, con una giuria autorevole, premierà l'isola più meritevole".