Al centro dell'incontro il ruolo del gas per soddisfare la domanda e garantire stabilità al sistema energetico. Pichetto Fratin: "Gas elemento imprescindibile del mix energetico nazionale". Articolo di Rossella Lettieri
Il gas continuerà a rappresentare una risorsa essenziale per garantire flessibilità, sicurezza e stabilità al sistema energetico globale. Questo il messaggio dell'assemblea pubblica 2025 di Proxigas, l'Associazione Nazionale Industriali Gas, svoltasi il 3 novembre a Roma, presso la Lanterna di Fuksas.
L'incontro annuale si è incentrato sul futuro del gas in Italia e in Europa, affrontando tre sfide decisive: garantire la sostenibilità economica, avviare la decarbonizzazione del settore e confermare il ruolo strategico dell'Italia come hub mediterraneo del gas.
Obiettivi ambiziosi che, è stato sottolineato, richiedono un comparto compatto, pronto a investire, e un sostegno chiaro e coerente da parte delle istituzioni nazionali ed europee.
Il gas: non un problema, ma parte attiva della soluzione
Alla sua prima assemblea da Presidente dell'associazione, Pier Lorenzo Dell'Orco ha spiegato come Proxigas rappresenti l'intera filiera del gas italiano, una realtà fatta di competenze tecniche diffuse e di capacità industriale e innovativa. Non solo gas naturale, ma anche gas rinnovabili: il settore conta già oltre 500 connessioni attive nel biometano e nell'idrogeno, grazie al lavoro di operatori come Snam e Italgas. La traiettoria è chiara: investire in ricerca e tecnologie per coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica.
Dell'Orco ha ricordato che il gas resta una componente imprescindibile del mix energetico italiano ed europeo. Integrato con tecnologie di stoccaggio, sarà decisivo per garantire una transizione sicura e stabile.
"Il gas non è il problema, ma sarà parte della soluzione", ha ribadito Dell'Orco.
Sul fronte della sicurezza energetica, l'Italia può contare su una capacità di GNL superiore a 30 miliardi di metri cubi l'anno e su un sistema di stoccaggio riconosciuto come eccellenza internazionale. La crisi elettrica che ha recentemente colpito la Spagna, ha osservato Dell'Orco, dimostra quanto sia necessario mantenere un sistema flessibile e ben fornito.
Tuttavia, la crescente competizione mondiale per l'approvvigionamento di GNL, soprattutto con l'Asia, impone una strategia più ampia: l'Italia dovrà rimanere un mercato competitivo, sostenendo contratti di lungo termine e promuovendo una piena integrazione europea delle forniture. Da questo punto di vista, il Paese ha già dimostrato il suo ruolo strategico, esportando nel 2024 circa 1,5 miliardi di metri cubi di gas verso l'Austria.
Sul fronte normativo, il Presidente ha invitato a un'applicazione pragmatica delle direttive europee, ricordando che l'orizzonte 2040 della Direttiva "case green" è un obiettivo da raggiungere per valorizzare la rete esistente e sostenere realmente la filiera del biometano, a partire da costi di allaccio che non gravino sui singoli produttori.
Il quadro energetico: consumi, rinnovabili e accumulo
Nel suo intervento, la Direttrice Generale di Proxigas Marta Bucci ha tracciato un quadro dettagliato delle dinamiche energetiche italiane, sottolineando come la domanda di gas, dopo una fase di stabilizzazione, abbia mostrato segnali di ripresa nella seconda metà dell'anno.
Anche assumendo gli scenari di sviluppo previsti dal PNIEC, prosegue Bucci, gli accumuli elettrici potranno ridurre il ricorso alla generazione termoelettrica solo di circa il 5%. In altre parole, il gas continuerà a essere necessario.
Il teleriscaldamento rappresenta una quota contenuta ma significativa, pari al 3% del fabbisogno termico residenziale, e si basa ancora per il 70% sul gas naturale. La cogenerazione, a sua volta, dipende dall'81% dal gas naturale, mentre le fonti rinnovabili coprono solo l'8%.

Il contesto internazionale e la strategia per il futuro
Guardando oltre i confini nazionali, Bucci ha ricordato che, nonostante la forte accelerazione europea sulla decarbonizzazione, il gas continua a giocare un ruolo essenziale in tutto il mondo. Il carbone rimane la prima fonte elettrica globale con una quota del 34%, il gas segue con il 22% e le rinnovabili si attestano al 17%.
La domanda mondiale di gas nel 2024 ha superato 4.100 miliardi di metri cubi, con gli USA ormai protagonisti nelle esportazioni di GNL e la Cina che produce internamente circa il 60% del proprio fabbisogno. L'Europa rimane invece strutturalmente dipendente dall'estero, con una produzione inferiore al 10% dei consumi, percentuale che in Italia scende sotto il 4%.
Per assicurare stabilità e competitività, la via indicata è chiara: diversificare ulteriormente le rotte di approvvigionamento, sostenere i contratti di lungo termine e garantire continuità nelle politiche di sviluppo del biometano e delle altre tecnologie per la decarbonizzazione.
Approvvigionamento energetico: una sfida industriale e geopolitica
In seguito, il presidente Dell'Orco ha letto un messaggio inviato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha definito l'approvvigionamento energetico "una sfida insieme politica e industriale".
Il ministro ha sottolineato il ruolo centrale svolto dal gas naturale per accompagnare la transizione in modo realistico e sostenibile. Per l'economia italiana, ha ricordato, il gas resta un pilastro per la competitività del sistema produttivo.
Urso ha concluso il suo messaggio evidenziando l'importanza della diversificazione delle fonti e delle infrastrutture, elemento imprescindibile per assicurare flessibilità e sicurezza, ridurre la dipendenza energetica dall'estero e consolidare il ruolo dell'Italia come hub mediterraneo dell'energia.
Infrastrutture e consumatori al centro del dibattito
Durante l'incontro il Presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha richiamato l'attenzione sulla dimensione geopolitica del gas. L'Italia, ha osservato, dev'essere presente sul piano internazionale per non trovarsi ostaggio di dinamiche globali. L'Europa centrale ha ancora un forte fabbisogno di gas e sta rimodulando le sue rotte di approvvigionamento, mentre l'intero continente deve affrontare limiti infrastrutturali che nei prossimi anni diventeranno sempre più evidenti.
Besseghini ha posto l'accento sulla necessità di accelerare la realizzazione delle infrastrutture energetiche, non soltanto nei momenti di emergenza. "Il tema", ha spiegato, "non è soltanto realizzare le opere, ma farlo nei tempi giusti".
Nella transizione, però, prosegue Besseghini, non va dimenticato il consumatore finale, che dev'essere accompagnato e informato. Alle imprese del gas è stato rivolto un invito chiaro: fornire ai cittadini strumenti chiari e comprensibili per valutare costi, consumi e opportunità, anche nell'economia domestica, così da favorire scelte consapevoli.
Tavola rotonda con le imprese: i punti principali
La tavola rotonda successiva si è svolta con i vertici delle principali aziende del settore, per affrontare le prospettive del gas nella transizione energetica.
Per Massimo Derchi, AD di Snam Rete Gas, cambiare il mix energetico non significa solo scegliere tecnologie, ma modificare concretamente le percentuali in gioco. L'Italia dispone di infrastrutture strategiche, come la centrale di Fusina, e strumenti come il capacity market per accompagnare la transizione.
Monica Iacono, AD di Engie Italia, ha definito il gas "imprescindibile" per garantire stabilità in un sistema dove rinnovabili ed elettrificazione stanno crescendo, ma non sono ancora mature. Ha chiesto di evitare narrazioni basate solo sull'aumento dei prezzi del gas, ricordandone il ruolo strategico anche grazie alla spinta sui gas verdi – biometano e idrogeno – e agli investimenti PNRR. Il gas, ha detto, è un fattore abilitante della transizione perché assicura flessibilità operativa e di mercato.
Per Paolo Gallo, AD di Italgas, gli investimenti sulla rete – 8 miliardi in Italia, con quasi 1 miliardo dedicato alla digitalizzazione – sono un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi europei. L'IA verrà applicata per ottimizzare la gestione delle reti, prevedere guasti con una precisione oltre il 95%, programmare interventi sul territorio e migliorare la sicurezza, compresa la ricerca delle dispersioni.
Nicola Monti, AD di Edison, ha osservato che l'Italia è ancora troppo dipendente dal gas naturale, con inevitabili ricadute sui costi energetici, ma ha ribadito che non esiste alternativa senza una crescita parallela di rinnovabili e fonti programmabili. Edison ha già diversificato le forniture, prima dal Qatar e poi dagli Stati Uniti, e ha firmato con Shell un nuovo accordo per ulteriori forniture di GNL dal 2028. Per Monti, servono terminali e infrastrutture competitivi nell'accesso al mercato e occorre accelerare sul biogas e sul capacity market.
Secondo Joao Santos Rosa, CEO di Shell Italia, la transizione non può sacrificare sicurezza energetica e competitività. Il GNL garantisce energia "dove serve e quando serve", e Shell oggi vende 66 milioni di tonnellate di GNL, sufficienti a riscaldare 67 milioni di abitazioni europee, equilibrando domanda e offerta in tempo reale.
Ha chiuso il confronto Nicola Lanzetta, Direttore di Enel, ricordando che, se si guardasse solo alla convenienza economica, l'Italia investirebbe esclusivamente sulle rinnovabili. Ma la realtà tecnica impone equilibrio, continuità e resilienza: per questo il gas rimane indispensabile e il capacity market, ha affermato, dovrà proseguire ben oltre il 2028.
I saluti finali di Pichetto Fratin
A conclusione dell'incontro, in un messaggio, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato che la transizione energetica deve basarsi sulla neutralità tecnologica per garantire equità e non gravare su famiglie e sistema pubblico: "L'Italia deve diventare snodo strategico: vogliamo costruire la nostra centralità e rafforzare il nostro sistema di infrastrutture per soddisfare le esigenze nazionali, ma anche diventare un punto di smistamento energetico in Europa. Per intraprendere tale percorso dovrà proseguire il confronto costante con attori come Proxigas: è insieme che si costruisce un sistema energetico competitivo e resiliente".

