Lo studio di Bip Consulting sugli impatti di ETS, presentato durante l'incontro, ha confermato la centralità di GNL e bioGNL quali vettori strategici in grado di coniugare sostenibilità e competitività. Necessari quadro normativo stabile, sostegni mirati e politiche abilitanti. Articolo di Rossella Lettieri
Nonostante l'aumento dei costi legato ai nuovi obblighi ETS, già attivi nel comparto marittimo ed estesi dal 2027/2028 anche al trasporto stradale e al riscaldamento, GNL e bioGNL si confermano le soluzioni più competitive nei principali scenari di decarbonizzazione.
È quanto sottolineato durante il dibattito, organizzato da Assogasliquidi-Federchimica, "L'applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del bioGNL. Analisi degli impatti e scenari di penetrazione long-term negli impieghi nei settori dell'autotrasporto, dello shipping e dell'industria", svoltosi a Roma il 19 novembre presso il Campus Luiss.
Focus dell'evento, la presentazione di uno studio inedito di Bip Consulting sugli impatti del sistema ETS in tre settori chiave: shipping, autotrasporto e industria.
Introduzione: ETS, costi energetici e competitività di GNL e bioGNL
Ad aprire i lavori è stato Matteo Cimenti, Presidente Federchimica-Assogasliquidi, che ha richiamato il ruolo di GNL e bioGNL come unica alternativa oggi realmente praticabile per la decarbonizzazione del trasporto industriale, in un contesto in cui l'elettrico non può ancora coprire tutte le esigenze operative.
A seguire, Costantino Amadei, Presidente del Gruppo GNL di Assogasliquidi, ha sottolineato la necessità di misure abilitanti, dall'aggiornamento del regolamento comunitario sulle emissioni di CO2 per i mezzi pesanti alla valorizzazione del carbon correction factor, insieme a nuovi incentivi per l'autotrasporto e a una corretta gestione delle garanzie di origine. Ha inoltre evidenziato la necessità di introdurre già con il Bilancio 2026 un contributo a rimborso, strutturale per almeno tre anni e attivo dai primi mesi del 2026, a sostegno delle imprese nell'acquisto di GNL e bioGNL.
Positiva, proseguono i Presidenti, anche la misura straordinaria prevista dal 2027, con 590 milioni destinati al rinnovo del parco mezzi, che però – nella fase attuativa – dovrà garantire una forte premialità per i veicoli alimentati da carburanti alternativi come GNL e bioGNL.
Studio Bip Consulting: "Mercato GNL – competitività e scenari di sviluppo"
Si è passati poi a illustrare lo studio di Bip Consulting "Mercato GNL – competitività e scenari di sviluppo. Impatto delle regolazioni ETS sulla competitività del GNL e sviluppo di scenari di lungo termine".
La presentazione, curata da Federico Buccetti e Marco Terenzi, ha introdotto una cornice di analisi sugli effetti attesi di ETS1 e 2. Gli esperti hanno mostrato come GNL, bioGNL e HVO possano mitigare l'incremento dei costi derivanti dall'aumento del prezzo delle quote ETS e dall'estensione della regolazione. Le stime indicano, al 2030, un impatto potenziale per l'Italia pari a 0,7-1,4 miliardi di euro all'anno nel settore navale e tra 4 e 15 miliardi di euro all'anno nel trasporto pesante.

Le ricadute sull'operatività sono significative: nel settore marittimo il Total Cost of Ownership (TCO) può crescere fino al 50% per i combustibili più emissivi, mentre il GNL mantiene la competitività anche in combinazione con i requisiti FuelEU Maritime; nel trasporto pesante l'effetto di ETS2 resta contenuto (+10% sul TCO), ma sufficiente a rendere più attrattive le soluzioni biogeniche rispetto a idrogeno ed elettrico; nell'industria off-grid, ETS2 può generare incrementi fino al 40%, confermando il GNL come scelta più conveniente.

Sul fronte dei prezzi, la competitività del Bio-GNL dipende in larga misura dal costo delle Garanzie d'Origine (GO), che – seppur economicamente sostenibile ai livelli attuali – nel medio termine potrà assorbire parte dei vantaggi ETS.
Lo studio mostra infine una crescita attesa dei volumi GNL nel lungo periodo, soprattutto nel comparto navale, fino a raggiungere 1.500-2.000 kton/anno.

Primo panel: Rappresentanti del Settore Imprese
Il dibattito con le imprese del settore marittimo ha messo in luce una forte convergenza sul ruolo del GNL come pilastro della transizione.
Roberto Alberti, CFO di Costa Crociere, ha richiamato la necessità di evitare una perdita di competitività del sistema europeo a causa della sovrapposizione di ETS con le altre normative europee. Occorre, ha ribadito, evitare di giungere a una triplice tassazione a carico del settore.
Fabio Ferrara, Head Of Marine Fuels And Bitumen di Enilive, ha sottolineato il valore delle infrastrutture già operative. Eni, infatti, è fra i produttori di HVO, che può essere utilizzato come drop-in fuel in sostituzione del gasolio, per gli armatori che non possono impiegare il GNL.
Vincenzo Franza, AD Caronte & Tourist Isole Minori, ha evidenziato l'incidenza dei costi di trasporto e degli oneri portuali sul settore. Le isole minori, grazie alle esenzioni previste, non subiscono al momento effetti diretti di ETS, e l'impiego di navi a GNL potrà favorire una maggiore sostenibilità anche nelle centrali elettriche locali. Altrove, invece, ETS sta già generando aumenti dei prezzi e un conseguente spostamento dei mezzi dalle autostrade del mare al tuttostrada, con incremento del traffico e dei disagi.
Il confronto, proseguito con esponenti del settore autotrasporti, ha confermato l'urgenza di sostenere lo sviluppo del biometano.
Aldo Bernardini, AD di HAM Italia, ha rimarcato la ricaduta diretta degli obblighi sui beni di consumo, come ad esempio nel costo dei biglietti delle navi.
Andrea Arzà, del Gruppo SIAD, ha poi ricordato la necessità di tempi adeguati per consentire al settore di ampliare l'offerta biogenica: affinché la sostenibilità venga mantenuta occorre che l'industria abbia il tempo di mettere in campo risorse e conoscenze per affrontare la domanda futura.
Anche Marco Lucà, Consigliere d'Amministrazione del Gruppo RETE, ha ribadito la maturità tecnologica dei mezzi a GNL, frenata però da un clima di incertezza per gli stakeholder. Ne consegue che, paradossalmente, gli autotrasportatori continuano ad acquistare mezzi a gasolio, tornando indietro rispetto al progresso.
Andrea Fernandi, Chief Sales Officer e Direttore Commerciale di Vulcan, ha sollecitato misure per stimolare la domanda, dai sussidi fiscali agli incentivi per il rinnovo del parco mezzi. "Tutte le risorse vanno concentrate nel settore dei trasporti, se nel 2028 vogliamo essere ancora competitivi", ha affermato Fernandi.
Nel comparto dell'industria off-grid, gli interventi hanno confermato la convenienza del GNL nelle aree non servite da rete.
Simone Carzaniga, Product Manager Small Scale GNL di SOL Group, ha richiamato la necessità, a livello istituzionale, di nuovi decreti sul biometano permetterne altri usi e altri sviluppi, consentendo una maggiore disponibilità dei prodotti via rete.
Giuseppe Fiorino, CEO di Liquigas, ha poi segnalato la carenza di disponibilità del prodotto e l'assenza, nel decreto del 2022, di sostegni agli impianti di liquefazione, che ha costretto il settore a ricorrere all'importazione. Una possibile soluzione entro il 2030, ha sostenuto Fiorino, è la "produzione virtuale" di biometano tramite estrazione dalla rete, in modo da superare i limiti produttivi attuali.
Fabio Redaelli, CEO di SBG Group, ha infine richiamato l'urgenza di definire una soluzione chiara che orienti gli investimenti e di rafforzare il sostegno ai produttori di biogas. Assente nel dibattito è il settore dell'aviazione, che può attualmente contare solo sul SAF, e che in futuro assorbirà gran parte dell'HVO.
Secondo Panel: Rappresentanti Politici e delle Istituzioni
Il focus dell'evento si è poi spostato sui rappresentanti delle istituzioni, attraverso un confronto che ha fornito un quadro degli interventi in corso.
Mauro Mallone, Presidente del Comitato ETS, ha chiarito le attività di controllo sulle emissioni e gli sviluppi di ETS2, evidenziando la possibilità di introdurre incentivi per gli operatori che utilizzano GNL e bioGNL, per avere uno sconto sulla quota spese. Grazie alla proroga di ETS2, come ha infatti sottolineato Mallone, saranno a disposizione 8 miliardi di euro in più derivanti dalla vendita dei combustibili fossili.
Agime Gerbeti, Director General's Senior Advisor, Energy Markets & Infrastructures, Regolazione energia e clima del MASE, ha illustrato l'avanzamento delle misure sulle garanzie d'origine e la volontà del Ministero di evitare aumenti di oneri, soprattutto per contrastare una doppia imposizione nel settore marittimo.
In seguito Fausto Fedele, Direttore generale per la Sicurezza stradale e l'Autotrasporto del MIT, ha anticipato un nuovo schema di incentivi annuali per l'utilizzo di combustibili sostenibili.

La parola è passata poi alle autorità istituzionali in ambito marittimo, i cui interventi hanno delineato un quadro di investimenti in corso, finalizzati a rafforzare infrastrutture, regolamenti e standard di sicurezza.
A Ravenna, ha spiegato Francesco Benevolo, Presidente Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, GNL e bioGNL rivestono un ruolo strategico grazie a infrastrutture già attive – come il rigassificatore SNAM, gli investimenti Eni e il nuovo deposito DIG da 20mila metri cubi – e all'elaborazione di un regolamento aggiornato per il rifornimento.
Davide Gariglio, Presidente Autorità di Sistema Portuale Di Livorno, ha poi richiamato la presenza delle due infrastrutture di rigassificazione e della bioraffineria Eni, evidenziando la necessità di investire ulteriormente per rendere l'intero sistema operativo. Ha ricordato i 50 milioni destinati al cold ironing dal PNRR e segnalato un effetto distorsivo sui collegamenti merci, con costi crescenti che penalizzano gli armatori soprattutto nei traffici internazionali.
Giuseppe Mobilia, Responsabile Ufficio Infrastrutture dell'Autorità del Sistema Portuale dello Stretto, ha sottolineato l'esigenza di coniugare sostenibilità e sviluppo in scali storici, illustrando le iniziative avviate – tra cui l'iniziativa "Stretto Green" – e annunciando l'apertura di un tavolo con gli stakeholder per rivedere il piano regolatore alla luce delle nuove esigenze e dei combustibili green.
È poi intervenuta Patrizia Scarchilli, Direttrice Generale Mare, Trasporto marittimo e Vie d'acqua interne del MIT, ricordando gli interventi avviati dal MIT sia attraverso nuovi depositi, bettoline e microliquefattori, sia con contributi agli armatori per nuove navi green e refitting di vecchie navi. Finora, ha affermato Scarchilli, sono stati finanziati 6 progetti su 9, tra cui una bettolina, e si stanno completando gli impianti in Sardegna e Campania per colmare il divario infrastrutturale tra nord e sud.
La tavola rotonda finale con i rappresentanti politici ha poi ribadito la centralità del tema ETS.
Luca Squeri, Segretario X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo), Camera dei Deputati, ha richiamato la necessità di un'alleanza in Europa e una transizione "senza preconcetti, ma aperta a tutto quello che il parco tecnologico può offrire".
Vinicio Beluffo, PD, Camera dei Deputati, ha insistito su un uso più mirato delle risorse ETS e su una strategia industriale più flessibile, affermando: "Gli elementi di flessibilità ci sono: non dobbiamo perdere l'occasione per diventare protagonisti della transizione".
Salvatore Deidda, Presidente Commissione Trasporti, Camera dei Deputati, ha posto l'attenzione sul caso delle isole, dove i costi del trasporto rischiano di diventare insostenibili, invocando sostegni specifici e misure per la competitività del settore marittimo. Occorre, ha sottolineato, anche un intervento sulla cantieristica, per consentirci di riprendere a produrre le navi in Italia.
Conclusioni e saluti finali
Nelle considerazioni finali, i Presidenti Amadei e Cimenti hanno ribadito come GNL e bioGNL rappresentino vettori strategici per una transizione energetica equilibrata, in grado di coniugare sostenibilità e competitività.
Gli scenari discussi confermano le scelte intraprese dalle imprese, ma la loro piena realizzazione richiede un quadro normativo stabile, sostegni mirati e politiche abilitanti che consentano all'Italia di valorizzare appieno il contributo di queste soluzioni alla decarbonizzazione dei settori più difficili.


