
La tecnologia, già consolidata in oltre 32 impianti in Canada, Stati Uniti, Francia e Spagna, è attualmente in fase di sviluppo in Italia: primi due impianti ad Arezzo e Livorno.
Contrastare il cambiamento climatico, ridurre l'uso di combustibili fossili, aumentare l'indipendenza energetica del nostro Paese e rendere più sicure le discariche controllate. Questo l'obiettivo di Waga Energy, iniziativa che punta alla realizzazione e gestione di impianti che trasformano il biogas da discarica in biometano per immetterlo nelle infrastrutture già presenti nel Paese, contribuendo alla sostenibilità ambientale.
La tecnologia, si legge in una nota di Waga Energy Italia, che verrà presentata il prossimo 21 ottobre presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma ed già consolidata in oltre 32 impianti dislocati tra Canada, Stati Uniti, Francia e Spagna, è attualmente in fase di sviluppo in Italia, a cominciare dalla Toscana, dove i lavori per la realizzazione dei primi due impianti a Terranuova Bracciolini (Arezzo) e a Scapigliato (Livorno) inizieranno nel primo trimestre 2026.
Il problema delle discariche
In Italia, si legge, le discariche controllate rappresentano una parte integrante della gestione dei rifiuti: 112 siti attivi smaltiscono oltre 4,6 milioni di tonnellate all'anno, pari a circa il 18% dei rifiuti urbani (Rapporto ISPRA 2024), ma restano ancora un problema politico che incide sul consenso di chi governa, evidenziando divari territoriali e scontri ideologici.
Tra i presenti alla conferenza stampa Chiara Braga, Commissione Ambiente, Andrea Baldini, CEO WAGA Energy Italia, Marco Buzzichelli, CEO Centro Servizi Ambiente Impianti, Francesco Girardi, Amministratore Unico Scapigliato, Letizia Palmisano, giornalista e divulgatrice ambientale, e Lorenzo Serra, Senior Consultant WAGA Energy Italia.