Gastech 2025, Ue: "Il gas serve, transizione non comprometterà sicurezza energetica"

10 set 2025
Tra i temi centrali della prima giornata dell'evento in corso a Milano il ruolo della diversificazione dell'approvvigionamento energetico, della cooperazione globale e delle infrastrutture resilienti nel definire una trasformazione equilibrata.

"Guardando al futuro, i combustibili fossili continueranno a essere utilizzati, garantendo stabilità e sicurezza ai mercati, mentre la transizione verso l'energia pulita accelererà in vista della neutralità climatica nel 2050. Abbiamo bisogno del gas nel sistema energetico europeo. Il modo in cui implementiamo la nostra legislazione, compresa quella sul metano, non ostacolerà quindi il commercio né impedirà la nostra sicurezza energetica". Si è aperta a Milano con queste parole di Ditte Juul Jørgensen, DG – Energia della Commissione Europea, l'edizione 2025 di Gastech, evento dedicato al gas naturale, al GNL, all'idrogeno e alle nuove tecnologie con oltre 50 mila partecipanti provenienti da più di 150 paesi.

Successivamente, si legge in una nota di Gastech, il 55° Segretario degli Interni degli Stati Uniti Doug Burgum ha lanciato un appelo alla collaborazione e al pragmatismo. "Immaginiamo come sarebbe il Mondo se avessimo energia affidabile e accessibile, se disponessimo dell'intelligenza artificiale per aumentare la produttività e curare le malattie croniche. Siamo pronti a realizzare questo futuro e non vediamo l'ora di instaurare relazioni più forti e profonde per renderlo possibile", ha detto Burgum.

In rappresentanza del Paese ospitante per il 2025, continua la nota, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha ribadito come, nonostante l'avanzamento della transizione energetica, il gas continuerà a far parte del mix energetico dell'UE per i prossimi decenni, motivo per cui il governo italiano, mentre lavora affinché una tecnologia pulita, sicura e affidabile come il nuovo nucleare risponda alla futura, crescente domanda di energia, si sta al tempo stesso assicurando di potenziare gli approvvigionamenti di gas e aumentare la capacità di rigassificazione.

Dopo i discorsi di apertura, il primo panel ministeriale ha riunito funzionari provenienti da Stati Uniti, Unione Europea, Italia, Nigeria, Ungheria e Turchia, che hanno discusso il ruolo cruciale della diversificazione dell'approvvigionamento energetico, della cooperazione globale e delle infrastrutture resilienti nel definire una trasformazione inclusiva ed equilibrata: il dibattito, si legge, si è concentrato sull'emersione di nuovi mercati del GNL, sulla ricerca della sicurezza energetica da parte dell'Europa e sull'imperativo di sfruttare il gas naturale non solo come combustibile di transizione, ma come fattore di crescita duratura.

Basandosi sulle prospettive geopolitiche condivise dai ministri di tutto il mondo, spiega la nota, il primo giorno ha poi visto approfondimenti anche da parte di figure come Claudio Descalzi, CEO di Eni, che ha sottolineato l'importanza di portafogli lungimiranti che consentano efficacemente la decarbonizzazione. "Vogliamo ridurre le emissioni, ma questo non è realizzabile dall'oggi al domani. Non è possibile farlo perdendo denaro o attraverso sussidi e incentivi. Bisogna renderlo accessibile, perché questa è l'economia: non c'è altro modo", ha spiegato Descalzi.

Un altro tema centrale della prima giornata è stata l'integrazione delle più recenti innovazioni, tra cui l'intelligenza artificiale e le tecnologie climatiche, nei moderni sistemi energetici. Nel corso di conferenze dedicate all'idrogeno, alle tecnologie climatiche, al trasporto marittimo e all'intelligenza artificiale applicata all'energia, esperti del settore hanno illustrato l'impatto delle nuove soluzioni energetiche, come le tecnologie di abbattimento del metano e l'ottimizzazione basata sull'intelligenza artificiale, affrontando al contempo il loro impatto sull'aumento della domanda di energia e del consumo di elettricità.