Idrico, stop alla privatizzazione del servizio in Toscana

28 nov 2025
La decisione, presa all'unanimità durante la Conferenza dei Sindaci dell'ATO 3 – Medio Valdarno dell'Autorità Idrica Toscana, segna un ritorno della gestione idrica sotto il diretto controllo democratico dei Comuni, garantendo maggiore trasparenza e partecipazione.

Stop alla privatizzazione del servizio idrico in Toscana: l'acqua tornerà nella totale proprietà dei Comuni e verrà gestita in forma completamente pubblica nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo.

La decisione, si legge in una nota del Comune di Borgo San Lorenzo, è stata presa all'unanimità dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ambito Territoriale Ottimale 3 (ATO 3) - Medio Valdarno dell'Autorità Idrica Toscana, riunitasi il 19 novembre, a Firenze.

Gestione "in house" del servizio idrico

L'Assemblea dei Sindaci ha deliberato la sospensione immediata del bando per l'individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua. Così, dopo le procedure necessarie, Publiacqua tornerà ad essere una società interamente pubblica.

Il servizio idrico sarà affidato, tramite modifiche degli statuti societari, con la modalità "in house" nell'ambito di Plures multiutility che sarà anch'essa interamente pubblica e, soprattutto, non quotata in borsa.

Le posizioni dei Sindaci: trasparenza e valorizzazione del bene comune

Le Amministrazioni comunali – si legge nel comunicato – sostenevano da tempo la necessità di un modello di gestione interamente pubblico per il servizio idrico, riconosciuto come un bene comune primario. I primi cittadini ribadiscono l'impegno per una gestione orientata esclusivamente alle esigenze del territorio.

La delibera segna un ritorno della gestione idrica sotto il diretto controllo democratico dei Comuni, garantendo maggiore trasparenza e partecipazione.