
L'idrogeno prodotto servirà a decarbonizzare la mobilità pesante e l'industria. Oltre alla base clienti già presente nel Baden-Württemberg, il sito fornirà anche stazioni di distribuzione e zone industriali.
Inaugurato dalla francese Lhyfe a Schwäbisch Gmünd, in Germania, un impianto in grado di produrre fino a 4 tonnellate di idrogeno rinnovabile al giorno tramite elettrolisi dell'acqua, con una capacità installata di 10 MW.
L'idrogeno prodotto, si legge in una nota dell'azienda, servirà a decarbonizzare la mobilità pesante e l'industria: ad esempio, nel trasporto pesante, 4 tonnellate di idrogeno rinnovabile bastano per alimentare 100 camion per circa 400 km al giorno, senza emissioni di CO₂.
Sul sito, continua la nota, le strutture sono state costruite in formato container con moduli impilabili per ridurre l'ingombro, che gestiscono l'intero processo di produzione e distribuzione dell'idrogeno rinnovabile: conversione elettrica, raffreddamento, trattamento dell'acqua, elettrolisi, purificazione, compressione e riempimento. Le stazioni di riempimento consentono a camion o rimorchi-tubo di ritirare contenitori pieni e consegnarli ai clienti.
La distribuzione del prodotto
In particolare, si legge, l'idrogeno rinnovabile sarà destinato a clienti nei settori della mobilità e dell'industria: già stato annunciato un accordo per la fornitura alle stazioni di rifornimento regionali di H2 MOBILITY, principale operatore tedesco del settore.
Oltre alla base clienti già presente nel Baden-Württemberg, il sito fornirà anche la futura stazione di distribuzione di Schwäbisch Gmünd e la zona industriale "H2-Aspen", alimentata a idrogeno.
Il progetto, spiega Lhyfe, è stato cofinanziato dal Land Baden-Württemberg (2,1 milioni di euro) e dall'Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (4,3 milioni di euro), come progetto faro dell'iniziativa "H2-Wandel – Modello regionale per l'idrogeno verde nel Baden-Württemberg".
Il sito di Schwäbisch Gmünd, continua l'azienda, ha ottenuto nel settembre 2025 la certificazione RFNBO (Renewable Fuel of Non-Biological Origin), standard che attesta che la produzione di idrogeno di Lhyfe è 100% rinnovabile e conforme ai criteri ambientali e di tracciabilità richiesti dalle attività sostenibili secondo la Tassonomia UE.
Le dichiarazioni
"Con il sito di produzione tramite elettrolisi dell'acqua a Schwäbisch Gmünd, il Baden-Württemberg compie un passo importante verso lo sviluppo della tecnologia dell'idrogeno. Questo progetto faro, sostenuto dal Land, invia un messaggio forte: siamo pronti per un futuro sostenibile", ha commenta Winfried Kretschmann, presidente del Land Baden-Württemberg.
"Dobbiamo giocare un ruolo chiave nel mercato internazionale dell'idrogeno. Per farlo, dobbiamo superare sfide che riguardano infrastrutture e costi. Il Baden-Württemberg sostiene progetti importanti come la regione modello H2-Wandel e il completamento dell'elettrolizzatore realizzato da Lhyfe. Sono lieta di vedere pionieri come questi aprire la strada verso un futuro sostenibile e climaticamente neutro", ha affermato Thekla Walker, ministra dell'Ambiente, Clima ed Energia del Baden-Württemberg.
"Attraverso il FESR, l'Unione Europea sostiene le regioni modello per l'idrogeno verde nel Baden-Württemberg, come qui nella regione Mittlere Alb-Donau-Ostwürttemberg. Ha perfettamente senso: sviluppare un'economia dell'idrogeno verde può stimolare innovazione, creare posti di lavoro e favorire la crescita in tutta l'Unione Europea", ha detto Nicolas Gibert-Morin, rappresentante della Commissione Europea (DG REGIO).
"Siamo orgogliosi di inaugurare il primo sito di Lhyfe al di fuori della Francia, qui nel Baden-Württemberg, un Land che negli ultimi anni ha dimostrato di voler essere un modello per la diffusione dell'idrogeno rinnovabile. Ora siamo pronti ad aprire un nuovo capitolo della storia di Lhyfe in Germania, aumentando i volumi di fornitura e sviluppando, in futuro, unità di produzione in loco per soddisfare le esigenze più significative, analogamente a quanto stiamo già facendo in altri Paesi europei", ha commentato Luc Graré, responsabile per l'Europa centrale e orientale di Lhyfe.