
Il depuratore consortile a servizio dei comuni di Gallipoli, Alezio, Sannicola e Tuglie è una struttura di eccellenza nel panorama dell’impiantistica, rivolta alla depurazione, gestita da Acquedotto Pugliese.
Il depuratore restituisce in mare un refluo adeguatamente trattato e rispettoso dei limiti di legge, come certificato dai controlli effettuati regolarmente da ARPA Puglia.
È quanto ribadirà, lunedì 12 novembre, Acquedotto Pugliese nel corso dell’incontro organizzato da Confindustria Lecce sul recapito finale del depuratore. Per illustrare più efficacemente il ruolo svolto dall’impianto nella salvaguardia dell’ambiente, saranno proiettate alcune sequenze video realizzate sul sito.
A riprova della qualità delle acque trattate, il depuratore, grazie ad un’ulteriore stazione di trattamento, è strutturato per il riutilizzo dei reflui in agricoltura. A partire dal 2010, infatti, nel periodo irriguo tra maggio e ottobre, le acque affinate vengono consegnate al consorzio di Ugento e Li Foggi per fini irrigui.
Per garantire un servizio sempre più in linea con le esigenze del territorio, Acquedotto Pugliese è impegnato nella progettazione di una condotta sottomarina, che consentirà il rilascio delle acque trattate al largo e non più sottocosta, che consentirà la revoca dei limiti di balneazione previsti dalla legge per un chilometro sula fascia costiera, così come previsto dalla normativa regionale per quanto concerne il rilascio a mare di acque depurate.
Nel segno della sostenibilità ambientale anche il progetto “Re-water - Eco technologies for the waste water management”, finanziato dalla Regione Puglia con fondi europei per 900 mila euro. Il progetto, che vede come capofila Acquedotto Pugliese, con il supporto del Politecnico di Bari e del Comune di Gallipoli, è in partenariato con la società che gestisce la società idrico-fognaria di Patrasso. Scopo di “Re-water” è riutilizzare le acque trattate per usi civili: irrigazione del verde pubblico, agricoltura, nettezza urbana. Gli interventi pilota verranno realizzati nei comuni coinvolti nel partenariato: Gallipoli in Puglia e Patrasso in Grecia, località dove il turismo e le attività commerciali associate al mare rappresentano il principale volano per lo sviluppo economico.
Il progetto prevede una sperimentazione delle più innovative tecnologie, al fine di realizzare un modello transnazionale di protezione dell’ambiente marino e di gestione sostenibile delle acque reflue.
I depuratori, giova ricordare, sono presìdi sanitari a tutela del territorio e della qualità di vita complessiva dell'area servita, con l'esclusivo compito di restituire al loro ciclo naturale e con modalità compatibili e rispettose dell'ambiente, le acque provenienti dalle abitazioni dei cittadini allacciate regolarmente alla pubblica fogna.