Il ruolo dell’automazione industriale nel “ReMade in Italy”

15 mar 2013
L’obiettivo è quello di instaurare con loro un nuovo canale di dialogo, per comprenderne i bisogni e le istanze e per immaginare percorsi di sviluppo comuni. In particolare si vuole valorizzare il ruolo dell’automazione industriale nel “ReMade in Italy” come processo di reindustrializzazione del sistema Paese partendo dagli asset del Made in Italy e del capitalismo territoriale italiano. A tal fine saranno condotte numerose interviste in profondità ai rappresentanti delle imprese espositrici a SPS Italia e altre aziende della filiera, che permetteranno di costruire un rapporto di ricerca da presentare in occasione della tavola rotonda del 21 Maggio - “Scenari futuri dell’automazione industriale” – insieme a un rapporto di sintesi dei temi emersi dall’attività di ricerca, con un particolare focus sul settore Food&Beverage, come documento di analisi per la tavola rotonda del 23 Maggio organizzata in collaborazione con CibusTec a cui parteciperanno relatori provenienti dal mondo del retail, del food, del packaging e dell’automazione industriale - “Processi produttivi nell'industria alimentare: l‘automazione per accrescere efficienza, produttività, sicurezza, servizio e qualità. Incontro e confronto tra esponenti della produzione, della distribuzione e fornitori di sistemi dell’automazione industriale” -. Nel contesto del “ReMade in Italy” il settore dell’automazione industriale assume una valenza strategica. • In primo luogo, perché rappresenta uno dei pochi settori ancora dotati di capacità competitiva in un contesto di difficoltà strutturale dell’economia italiana; • in secondo luogo, perché dalle innovazioni di prodotto e di processo di tale settore si può innestare un processo di progressiva rivitalizzazione della forza competitiva e della produttività di numerosi settori della manifattura italiana; • in terzo luogo, perché è un settore che fa sintesi tra i saperi formali e globali del capitalismo creativo-cognitivo metropolitano e quelli contestuali e situati del capitalismo di territorio, tipicamente manifatturiero; in quarto luogo, perché è in tale settore che si innestano molti delle innovazioni in un’ottica di green economy e sostenibilità dei processi produttivi; infine, perché rappresenta una fondamentale cerniera tra la manifattura italiana e quella tedesca (o comunque europea). Per maggiori informazioni visitare il sito www.sps-­‐italia.net Informazioni essenziali su Messe Frankfurt Con un fatturato di 467,5 milioni di euro e un organico di oltre 1.725 collaboratori attivi al mondo, Messe Frankfurt è il più grande ente fieristico tedesco. Il Gruppo Messe Frankfurt vanta una rete mondiale composta da 28 società affiliate e circa 50 sales partner nternazionali. Grazie a questa rete Messe Frankfurt è presente in oltre 150 Paesi. In più di 30 poli fieristici del mondo si svolgono manifestazioni “made by Messe Frankfurt”. Nel 2011 Messe Frankfurt ha organizzato un totale di 100 fiere, di cui oltre la metà all’estero. I 578.000 metri quadrati di superficie di cui dispone Messe Frankfurt sono attualmente occupati da dieci padiglioni e un centro congressi ad essi annesso. La società fieristica è in mano pubblica: la Città di Francoforte detiene il 60 percento e il Land Assia il 40 percento. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.messefrankfurt.com