Iren: primi 9 mesi in rialzo nei settori energia e ambiente

21 nov 2025
Fra i principali dati si evidenziano un +9% dell'EBITDA, un aumento del 12% dell'Utile Netto, e oltre 1,1 mld di investimenti complessivi, con investimenti tecnici in crescita del 10%.

Lo scenario energetico nazionale si conferma in forte crescita: è quanto evidenziato dal CdA di Iren in sede di approvazione dei risultati consolidati del Gruppo al 30 settembre 2025.

Secondo un comunicato stampa diffuso da Iren, infatti, il periodo si è chiuso con ricavi pari a 4.840 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024, spinti anche dal consolidamento di Egea.

Crescita di margini e utile netto

I risultati evidenziano come il Margine Operativo Lordo (EBITDA) dell'azienda abbia raggiunto 1.003 milioni di euro, con un incremento del 9%.

L'utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti ha registrato una crescita del 12%, attestandosi a 219 milioni di euro. L'aumento riflette l'andamento dell'EBITDA e beneficia della riduzione dell'utile di competenza dei soci terzi, in seguito all'acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua, oltre che di un tax rate in calo al 28% per effetti straordinari non ricorrenti.

L'indebitamento finanziario netto è risultato pari a 4.287 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto a fine 2024, principalmente a causa della dinamica stagionale del capitale circolante.

Investimenti tecnici e finanziari

Nei primi nove mesi dell'anno – si legge ancora nella nota – gli investimenti complessivi hanno superato i 1,1 miliardi di euro. Gli investimenti tecnici, pari a 613 milioni (+10%), hanno riguardato soprattutto l'ammodernamento delle reti idriche ed elettriche, il potenziamento della filiera dei rifiuti, l'estensione del teleriscaldamento e gli sviluppi dei sistemi informativi.

Gli investimenti finanziari hanno raggiunto i 511 milioni, comprendendo l'acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni e il consolidamento dell'indebitamento di Egea Holding. Le operazioni sono state sostenute, tra l'altro, dall'emissione a gennaio di un bond ibrido da 500 milioni.

Indicatori di sostenibilità e risorse umane

Sul fronte ESG, il gruppo ha evidenziato investimenti sostenibili pari al 68% del totale, in linea con gli obiettivi del Piano Industriale. L'intensità carbonica è scesa a 320 gCO2/kWh (-1% su base annua), mentre la raccolta differenziata ha raggiunto il 70% grazie alla diffusione delle best practice nei territori serviti. In crescita anche la volumetria di teleriscaldamento, +12%, spinta dal contributo di Egea.

Le dichiarazioni dei rappresentanti del Gruppo

"I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l'efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un Utile netto del 12%. Confermiamo la guidance per l'esercizio in corso, prevedendo una crescita più moderata nella restante parte dell'anno. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro", ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo.

"La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall'attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16M€). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x", ha aggiunto Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren.

"Prosegue il nostro percorso di crescita sostenibile, con il 68% di investimenti destinati principalmente a progetti ambientali e sociali, che rappresentano un fondamento strategico in grado di dare ulteriore forza e solidità al modello di sviluppo dell'azienda. In particolare, nel periodo registriamo un incremento del +12% nelle volumetrie teleriscaldate per effetto del consolidamento di Egea e lo stabilizzarsi del 70% della raccolta differenziata grazie all'estensione delle best practice anche negli altri territori serviti", ha concluso Moris Ferretti, Vicepresidente del Gruppo.