Il Parlamento europeo ha approvato una modifica alla legislazione esistente “per far sì che le attività di esplorazione ed estrazione degli idrocarburi non convenzionali siano oggetto di studi d'impatto ambientale”.
I deputati chiedono non solo gli studi di impatto ambientale ma anche “misure per ridurre i conflitti d´interesse e garantire che il pubblico sia informato e consultato”. Lo si legge in una nota del Parlamento europeo.
La direttiva sulla Valutazione dell´impatto ambientale (Via) “si applica a progetti sia pubblici sia privati e stabilisce alcuni criteri, tra cui le informazioni che devono essere presentate alle autorità nazionali per un progetto prima della sua approvazione - ricorda la nota - la legislazione copre una vasta gamma di progetti, che spaziano dalla costruzione di ponti agli allevamenti intensivi di suini”.
Quindi, “abbiamo rivisto questa normativa fondamentale per allinearla alle nuove priorità dell’Europa, come i terreni, l’uso delle risorse, il rispetto per la biodiversità. Rimane comunque la preoccupazione per la fratturazione idraulica.
“Abbiamo anche previsto criteri chiari per evitare conflitti di interesse e per coinvolgere il pubblico”, fa sapere il relatore ed europarlamentare, Andrea Zanoni, il quale è stato anche incaricato di avviare i negoziati con gli stati membri.
La sua relazione è stata approvata con 332 voti favorevoli, 311 contrari e 14 astensioni.