
EBITDA a 232,1 mln (+36,2%) e risultato netto a 132,9 mln (+37%). Progressi anche nell'attuazione della strategia di sostenibilità, con l'avanzamento di progetti rinnovabili negli Emirati Arabi Uniti.
Crescita a doppia cifra dei principali parametri economici, con ricavi a 3,4 miliardi di euro (+31,3%), EBITDA a 232,1 milioni (+36,2%), con un margine in aumento dal 6,5% al 6,7%, e risultato netto a 132,9 milioni (+37%). Questi i numeri approvati dal Consiglio di Amministrazione di Maire con Relazione Finanziaria Consolidata Semestrale al 30 giugno 2025.
"Il primo semestre del 2025 è stato un periodo di crescita sostenuta ed espansione in varie regioni strategiche, grazie a una rigorosa esecuzione dei progetti e a una NEXTCHEM in costante crescita. Con 5,6 miliardi di euro di nuove commesse e un portafoglio ordini pari a 15,7 miliardi di euro alla fine di giugno, abbiamo significativamente diversificato la nostra presenza geografica e rafforzato la nostra competitività a livello globale. Questi risultati riflettono costante impegno nella creazione di valore, nell'innovazione e nella crescita sostenibile", ha commentato Alessandro Bernini, Chief Executive Officer di Maire.
Nel dettaglio, si legge in una nota dell'azienda, nel settore Sustainable Technology Solutions (STS) ricavi pari a 194,5 milioni di euro, in aumento del 22,7%, trainati da soluzioni e servizi tecnologici principalmente per la produzione di carburanti a basse emissioni di carbonio e circolari e fertilizzanti azotati, così come per la cattura della CO2.
Nel corso del semestre, continua la nota, Maire ha registrato un avanzamento nell'attuazione della strategia di sostenibilità del gruppo: dal punto di vista ambientale, si legge, il gruppo ha raggiunto, con l'ultimo impianto fotovoltaico operante negli Emirati Arabi Uniti, i 3MW di potenza installata di rinnovabili sulle strutture che ospitano l'organizzazione impegnata nell'esecuzione dei progetti.
Gli impianti di produzione di energia rinnovabile, s contribuiranno al raggiungimento dell'obiettivo di neutralità carbonica del Gruppo per le emissioni Scope 1 e 2, prodotte dai consumi di combustibili ed energia elettrica in uffici e cantieri, entro il 2029.
Sempre negli Emirati Arabi Uniti, spiega l'azienda, è stato attivato un impianto di osmosi inversa per la desalinizzazione dell'acqua per diminuire il prelievo di acqua dolce.