NUOVA SEDE PER LA STAMPA DI TORINO

16 gen 2013

Il committente di questo notevole lavoro di ristrutturazione è la società Beni Stabili SpA, proprietaria dell'edificio e di numerosi importanti immobili sul territorio nazionale. Lo stabile si trova in via Lugaro 15, a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla vecchia sede del quotidiano di via Marenco 32, dove il giornale ha abitato per quarantaquattro anni. Precedentemente occupato dall'Istituto Bancario San Paolo, l'edificio è costituito da 5 piani: dopo la ristrutturazione, l'editrice La Stampa si è insediata sui piani Terra, 1 e parte del 2, mentre ai piani 2 (rimanente) 3, 4 e 5 si è collocato Alpitour. Bianco, trasparente, avveniristico, oltre agli uffici, l'edificio ospita anche una mensa, un bar aperto al pubblico ed il museo del giornale. L'immobile è stato riqualificato partendo dalle opere edili ed impiantistiche. Pur mantenendo la propria struttura originaria, l'aspetto estetico dell'edificio è molto cambiato, grazie anche alla caratteristica scelta architettonica dei frangisole sulla facciate esterne: grosse losanghe di colore blu molto evidenti contraddistinguono infatti l'immobile in maniera molto decisa e peculiare. L'involucro dell'edificio è stato ristrutturato ed è stata realizzata una coibentazione a cappotto. Gli impianti, invece, sono stati realizzati ex novo, con l'installazione di gruppi frigoriferi con recupero di calore, integrati da una caldaia a condensazione e da un impianto solare termico di discrete dimensioni, a servizio sia degli uffici, sia della mensa e del bar. L'impianto è a 4 tubi, in grado di soddisfare sia il regime estivo sia il regime invernale, sia la mezza stagione, permettendo di regolare la temperatura ed il comfort in maniera ottimale. E' costituito da ventilconvettori a cassetta a 4 vie con ventilazione modulante, in cui la produzione del caldo – specie nelle mezze stagioni - è fatta con recupero del calore. Ad ogni piano ci sono uffici operativi e direzionali intervallati da un numero abbastanza importante di salette riunioni: queste non hanno un'occupazione costante nel tempo, quindi per utilizzare al meglio l'aria primaria, che per sua natura sostituisce l'aria ambiente se utilizzata dalla persone, è stato realizzato un impianto a portata variabile che attiva un maggior ricambio d'aria solamente quando la saletta viene occupata. L'unità di trattamento aria è infatti dotata di inverter che ne aumenta le capacità prestazionali, e quindi la portata del ventilatore, per conferire una maggiore portata e quindi un miglior microclima. Non appena finisce l'occupazione della sala, si ritorna ad un regime di ricambio minimo, in attesa che venga nuovamente utilizzata. Nella zona del piano terra in cui si sono insediate le redazioni della testata, ci sono due grandi openspace con tavoli tondi multipostazione: qui è stato installato un impianto di trattamento aria con distribuzione con diffusori TROX. In quest'area ci sono carichi sensibili considerevoli, perché oltre alla presenza cospicua delle persone con i propri computer e le attrezzature comuni da ufficio, lungo il perimetro dell'openspace ci sono anche numerosi "enormi" video sintonizzati sui canali di informazione, che generano un'emissione calorica notevole. La progettazione degli impianti aeraulici è stata realizzata dallo Studio Tecnico Guffanti; abbiamo intervistato Tarcisio Guffanti: "Per questa realizzazione vi era la necessità di trovare uno standard molto elevato per la globalità dell'intervento, quindi sia a livello di tecnologie sia a livello di materiali. Di conseguenza, anche la scelta della componentistica impiantistica era vincolata a questa esigenza qualitativa. Nello specifico aspetto relativo alla distribuzione dell'aria, abbiamo scelto i prodotti TROX in quanto azienda leader nel settore. La distribuzione dell'aria non deve essere fastidiosa, soprattutto negli edifici con una forte presenza di persone, come nel caso della redazione de La Stampa. L'aria è il vettore energetico che consente di climatizzare un ambiente: quanto più l'ambiente ha carichi importanti, tanta più aria dobbiamo immettere, ma quanta più aria si immette in ambiente, tanto più si rischia di creare correnti fastidiose. Quindi per garantire velocità residue dell'aria - velocità che l'aria può avere in prossimità dei posti di lavoro, come le scrivanie e le postazioni dei giornalisti - abbiamo dovuto fare una scelta importante, che, dopo varie disamine, è ricaduta su TROX. Grazie al supporto dello staff tecnico TROX, abbiamo potuto realizzare delle simulazioni con dei software specifici per verificare che la velocità residua dell'aria fosse quella voluta, ovvero inferiore a 0.15 di m/s su ogni postazione". Sono stati installati diffusori particolari? "Si, gli ambienti sono molto vasti, soprattutto nell'open space occupato dai giornalisti, quindi essendoci la necessità di trattare l'aria nell'intero volume dell'ambiente, abbiamo utilizzato delle bocchette caratterizzate da un lancio profondo per poter raggiungere ogni postazione con una certa uniformità microclimatica ed evitare invece un versamento dell'aria in prossimità della bocchetta stessa. La corretta diffusione dell'aria è una componente importante che concorre al buon rendimento di un impianto. Diffusori di bassa qualità non sono in grado di omogeneizzare bene l'aria, generando delle stratificazioni che comportano anche un dispendio energetico. Invece, l'installazione di diffusori ad alta induzione permette di avere un'omogeneità della temperatura dell'aria, rispondendo al dettato normativo che riguarda il rendimento generale di un impianto come prodotto di 4 elementi, ovvero rendimento di produzione, di distribuzione, di regolazione e di emissione. In qualità di progettisti siamo convinti dell'importanza della diffusione dell'aria quale elemento di comfort ambientale, ecco perchè abbiamo deciso di lavorare con un partner affidabile come TROX". SCHEDA LAVORI Committente: Beni Stabili SpA, Via Piemonte 38, Roma Installatore: Drusian Impianti, Via Callalta 29, Oderzo (TV) General Contractor: Vecom Srl, via Monte Grappa 8, Ponzano Veneto (TV) Progettista: Studio Tecnico Guffanti, Via Sessa 8, Guanzate (CO) BOX STUDIO GUFFANTI Lo Studio Tecnico Guffanti si occupa di progettazione di impianti meccanici per edifici civili, industriali e terziario. Vanta un’esperienza quindicinale nella progettazione di impianti di climatizzazione, antincendio, ventilazione ed energie alternative. Lo studio, che opera su tutto il territorio nazionale, offre consulenze in ambito di Certificazioni Energetiche, pratiche autorizzative di Prevenzione Incendi, perizie anche in campo giudiziario e collaudi comprensivi di rilevazioni strumentali. BOX DIFFUSORI TROX Diffusori lineari I diffusori lineari della serie VSD35 sono disponibili in esecuzione da 1 a 4 feritoie. La parte frontale è estrusa in un pezzo unico, indipendentemente dal numero delle feritoie, e pertanto non si presenta segni di giunzione. La serie VSD35 può essere installata in ambienti con altezze variabili da 2,60 m a 4,00 metri. L’ingombro totale in altezza è ridotto al minimo per consentirne l’installazione nelle intercapedini di soffitti aventi piccole dimensioni e nei controsoffitti. I diffusori lineari VSD35 si distinguono per l’elevata induzione, che consente di diminuire rapidamente la differenza di temperatura tra mandata ed ambiente e la velocità del lancio. In considerazione dell’elevata stabilità del lancio, questi diffusori lineari sono particolarmente idonei per l’utilizzo in impianti a portata costante e variabile. La direzione del lancio può essere adattata alle condizioni ambientali desiderate. Se richiesto, all’atto dell’ordine i deviatori di flusso possono essere posizionati in fabbrica. Nel caso si rendesse necessario modificare in loco la direzione del lancio, i deviatori possono essere ruotati con estrema facilità. Diffusore lineare a lunga gittata I diffusori lineari per lunghe gittate TROX della serie DUL sono idonei per lanci a lungo raggio. I diffusori sono a geometria variabile e possono essere orientati a +- 30: ciò permette di regolare l’orientamento del lancio ad ogni situazione. Plenum di collegamento con attacchi circolari, completo di isolamento termoacustico interno, lamiera equalizzatrice e guarnizione a labbro. Compreso di ogni onere ed accessorio, anche se non espressamente indicato per dare il materiale correttamente posto in opera ed eseguito a regola d’arte secondo le leggi e le normative vigenti applicabili.