Piemonte, entra nel vivo l'Osservatorio sui cambiamenti climatici

12 set 2025
L'avvio operativo di una struttura permanente consentirà di facilitare il dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni, imprese e cittadini, contribuendo all'attuazione delle strategie di mitigazione e adattamento previste a scala locale, nazionale ed europea.

Ufficialmente approvate dalla Giunta regionale la composizione, organizzazione e il funzionamento dell'Osservatorio sui Cambiamenti Climatici del Piemonte. Con questo provvedimento, si legge in una nota dell'ente, l'Osservatorio, che dispone di un finanziamento di 850mila euro di fondi europei FESR 2021–2027, entra ora nella sua fase esecutiva, diventando il fulcro delle politiche regionali sul cambiamento climatico.

L'avvio operativo di una struttura permanente, continua la nota, nata per monitorare l'evoluzione del clima, supportare le politiche pubbliche e guidare l'adattamento del territorio alle sfide ambientali, consentirà di facilitare il dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni, imprese e cittadini, contribuendo all'attuazione delle strategie di mitigazione e adattamento previste a scala locale, nazionale ed europea.

Oltre a essere un filo diretto tra Regione Piemonte e Arpa, si legge, fanno parte Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale, ARPA, IRES, IPLA e CNR, con il coordinamento della Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione. Nel corso dei lavori dell'Osservatorio potranno essere coinvolti altri soggetti, pubblici o privati.

Gli obiettivi dell'Osservatorio

"Il Piemonte si dota di uno strumento operativo e scientifico capace di dare risposte concrete a un'emergenza che riguarda la sicurezza dei nostri territori, la vita dei cittadini e la competitività delle imprese. La governance che abbiamo definito in Giunta garantisce un lavoro strutturato, condiviso e continuativo, capace di trasformare i dati in azioni: dalla prevenzione dei rischi a un'urbanistica più resiliente, dalla tutela delle risorse naturali al supporto delle comunità locali. Il Piemonte, che già paga un prezzo alto agli eventi estremi, deve diventare un laboratorio di buone pratiche climatiche, in grado anche di generare nuove opportunità di sviluppo sostenibile e lavoro", sottolinea Marco Gallo, assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna e alla Biodiversità.

"La creazione dell'Osservatorio cambiamenti climatici é stata fortemente voluta dagli Assessorati all'Ambiente e alla Montagna. Non avrà solo lo scopo di monitoraggio, ma sarà utile per svolgere numerose analisi e supporto alle decisioni in diversi ambiti, in particolare, attraverso i dati raccolti, potremo elaborare modelli per prevedere scenari meteorologici futuri e fornire strumenti per la pianificazione territoriale e urbana e soprattutto supporto alle politiche ambientali. Con questo nuovo strumento la Regione Piemonte sarà ancora più incisiva e operativa nel trovare nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico", commenta Matteo Marnati, assessore all'Ambiente.

L'Osservatorio, spiega la nota, opererà seguendo obiettivi pluriennali, definiti dal Piano di Azione approvato dalla Giunta Regionale, e opererà attraverso sei funzioni chiave: conoscenza e monitoraggio, supporto alle politiche pubbliche, comunicazione e sensibilizzazione per accrescere la consapevole pubblica rispetto ai cambiamenti climatici, ricerca per l'individuazione di soluzioni innovative per l'adattamento e la mitigazione, supporto al progetto Urban Forestry e monitoraggio, valutazione e reportistica.