Rapporto IEA, il forecast: domanda globale gas naturale in ripresa nel 2026

04 ago 2025
Le tensioni geopolitiche continuano ad alimentare la volatilità dei prezzi, contribuendo all'insolitamente ampio ventaglio di incertezze che potrebbero influenzare le previsioni a breve termine del rapporto. Articolo di Monica Dall'Olio.

Dopo una forte espansione nel 2024, la domanda globale di gas è cresciuta a un ritmo molto più lento nella prima metà del 2025, mentre è destinata ad aumentare nel 2026. La previsione è contenuta nell'ultimo rapporto trimestrale sul mercato del gas pubblicato dall'IEA (Agenzia Internazionale dell'Energia), che fornisce una prospettiva a breve termine sull'offerta, la domanda, il commercio e altri aspetti del mercato del gas naturale per il 2025 e il 2026.

Dal documento emerge che i fondamentali del mercato sono rimasti tesi nella prima metà del 2025 a causa di una combinazione di fattori: minori esportazioni di gas via tubo dalla Russia all'Unione Europea, una crescita relativamente modesta della produzione di gas naturale liquefatto (GNL) e maggiori esigenze di stoccaggio in Europa.

Questi fattori, insieme all'incertezza macroeconomica, hanno inciso negativamente sul consumo di gas naturale, in particolare nei mercati asiatici più sensibili ai prezzi. Sia Cina che India hanno registrato un calo della domanda nella prima metà del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024.

Le tensioni geopolitiche continuano ad alimentare la volatilità dei prezzi, contribuendo all'insolitamente ampio ventaglio di incertezze che potrebbero influenzare le previsioni a breve termine del rapporto.

Il conflitto tra Israele e Iran ha evidenziato l'importanza del Medio Oriente per la sicurezza energetica, ricordando quanto facilmente le tensioni geopolitiche possano alterare un equilibrio globale del gas ancora fragile.

2025, un anno in frenata, ma non in Europa

In questo contesto, si prevede che la crescita della domanda globale di gas naturale rallenti dal 2,8% nel 2024 a circa l'1,3% nel 2025. L'aumento di quest'anno sarà quasi interamente trainato dal Nord America e dall'Europa, mentre la crescita dei consumi nella regione Asia-Pacifico – dove molti mercati sono sensibili ai prezzi elevati – scenderà al livello più basso dal 2022, anno della crisi energetica.

Nella prima metà del 2025, il consumo di gas naturale in Europa è aumentato del 6,5% rispetto all'anno precedente, sostenuto principalmente dal settore elettrico a causa della minore produzione da eolico e idroelettrico. Sebbene questo non debba essere interpretato come una tendenza strutturale, tali episodi evidenziano il ruolo chiave che le centrali a gas svolgono nel garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico nei mercati con elevate quote di rinnovabili variabili.

Al contrario, la domanda di gas naturale in Cina è diminuita di circa l'1% su base annua, con le importazioni di GNL crollate di oltre il 20%. In Nord America, si stima che la domanda di gas naturale sia aumentata del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con la crescita concentrata nel primo trimestre grazie alle temperature più rigide che hanno incrementato l'uso del gas negli edifici.

La domanda globale tornerà a cresce nel 2026

Secondo la IEA, pur con le dovute cautele, la domanda globale tornerà a crescere nel 2026, accelerando fino a circa il 2%, grazie a un aumento significativo dell'offerta di GNL che allenterà le tensioni di mercato e stimolerà la crescita in Asia. Nel 2026, infatti, l'offerta di GNL dovrebbe aumentare del 7%, ovvero di 40 miliardi di metri cubi – il maggiore incremento dal 2019 – grazie all'entrata in funzione di nuovi progetti negli Stati Uniti, in Canada e in Qatar.

"Lo scenario per i mercati globali del gas sta cambiando mentre entriamo nella seconda metà dell'anno e guardiamo al 2026. L'ondata di nuova offerta di GNL è destinata ad allentare i fondamentali di mercato e stimolare ulteriore domanda, soprattutto in Asia - ha dichiarato Keisuke Sadamori, direttore dei Mercati Energetici e della Sicurezza dell'IEA -. Tuttavia, le nostre previsioni sono soggette a livelli di incertezza insolitamente elevati, sia per l'economia globale sia per l'instabilità geopolitica."

Uno sguardo all'Europa: segno + nel 2025, segno – nel 2026

Come già detto, nel primo semestre del 2025, il consumo di gas naturale in Europa (area OCSE) è aumentato di circa il 6,5% (pari a 15 miliardi di metri cubi - bcm) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La crescita si è concentrata principalmente nel primo trimestre, quando le temperature rigide e la ridotta produzione da fonti rinnovabili hanno spinto la domanda di gas naturale a un aumento del 9% su base annua. La crescita della domanda è proseguita anche nel secondo trimestre, ma con un rallentamento a meno del 2% su base annua.

Il settore elettrico è stato il principale motore dell'aumento dei consumi di gas, rappresentando da solo quasi l'80% della domanda aggiuntiva nella prima metà del 2025, in un contesto di minore produzione da fonti rinnovabili. Al contrario, i prezzi più elevati del gas naturale hanno inciso negativamente sull'utilizzo del gas nell'industria durante la prima metà dell'anno.

I consumi legati alla rete di distribuzione sono aumentati di circa il 4,5% (quasi 5 bcm) su base annua nel primo semestre del 2025, con la crescita concentrata interamente nel primo trimestre. I "gradi giorno di riscaldamento" (indicatore del fabbisogno termico) sono aumentati di oltre il 10% su base annua nel primo trimestre, spingendo verso l'alto la domanda di riscaldamento negli edifici residenziali e commerciali. I primi dati indicano che nel secondo trimestre, complice una primavera più calda ad aprile, la domanda di gas negli edifici è leggermente diminuita.

La domanda di gas per la produzione di energia elettrica (gas-to-power) è aumentata di circa il 20% (12 bcm) su base annua nel primo semestre del 2025. Questo forte incremento è dovuto principalmente alla minore generazione da fonti rinnovabili. Sebbene la produzione solare sia cresciuta del 25% su base annua, questa è stata più che compensata dalla diminuzione della produzione eolica e idroelettrica. La produzione da eolico è calata dell'8% a causa di venti più deboli nel Nord-Ovest Europa, mentre l'idroelettrico è sceso di quasi il 12%, soprattutto per la minore disponibilità di acqua nel Sud Europa. Le centrali a gas hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico durante i periodi di bassa produzione rinnovabile, fungendo da sistema di supporto.

Il consumo industriale di gas naturale è diminuito di circa il 2% su base annua nella prima metà del 2025, a causa dei prezzi elevati. I primi dati suggeriscono che il calo sia stato trainato principalmente dai settori della raffinazione e dei fertilizzanti.

Per l'intero anno 2025, si prevede un aumento della domanda di gas naturale in Europa OCSE di quasi il 3%. La domanda per la produzione elettrica dovrebbe aumentare di circa l'8%, mentre la continua espansione delle rinnovabili dovrebbe compensare in parte l'elevato utilizzo delle centrali a gas osservato nella prima metà dell'anno. Si prevede inoltre un aumento della domanda di gas negli edifici, ipotizzando condizioni climatiche invernali nella media per il quarto trimestre. Al contrario, l'uso industriale del gas dovrebbe diminuire nella seconda metà dell'anno, poiché i prezzi elevati continueranno a pesare sulle industrie ad alta intensità energetica.

Per il 2026, si prevede una riduzione del 2% della domanda di gas naturale in Europa, in quanto la continua espansione delle energie rinnovabili dovrebbe ridurre ulteriormente l'uso del gas nel settore elettrico.

Consumo e produzione mondiale di gas naturale per regione e principali Paesi (miliardi di metri cubi - bcm) 

Fonte: IEA, Gas Market Report, Q3-2025