Risorse idriche, Acque entra nel progetto europeo Watersense

07 ott 2025
Il progetto, finanziato dal programma Horizon Europe con un budget di 5,28 mln, conta 16 partner provenienti da 6 Paesi per pensare i sistemi idrici del futuro.

Acque entra nel progetto europeo "Watersense", lanciato di recente a Santander in Spagna e finanziato dal programma Horizon Europe con un budget complessivo di 5,28 milioni di euro.

L'iniziativa - si legge in un comunicato stampa della società idrica toscana - riunisce 16 partner internazionali e si svilupperà nei prossimi 4 anni con l'obiettivo di sperimentare tecnologie innovative per il riuso e la gestione decentralizzata delle risorse idriche, affrontando le sfide poste da siccità, alluvioni e inquinanti emergenti.

Entro il 2029, il progetto testerà sei siti dimostrativi reali in diversi paesi (Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Sudafrica) sperimentando soluzioni come zone umide galleggianti per il trattamento delle acque meteoriche, biofiltri per la rigenerazione fluviale, pareti verdi per il riuso delle acque grigie, tetti vegetati e cisterne urbane per la raccolta dell'acqua piovana, attraverso tecnologie mirate a integrare o "ripensare" i tradizionali sistemi centralizzati.

Un portale digitale basato su intelligenza artificiale, cataloghi tecnologici e strumenti di modellazione climatica supporterà autorità locali e gestori idrici nella scelta delle soluzioni più efficaci e adatte ai contesti specifici.

Il consorzio riunisce università, centri di ricerca, aziende e organizzazioni internazionali come Universidad de Cantabria, Universidad Rey Juan Carlos, Instituto Tecnológico de Galicia, FCC Aqualia, Imperial College London, University of Coventry e University of Cape Town. Per l'Italia, oltre ad Acque, partecipano anche l'Università di Pisa, l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale e Klink Srl. Con Watersense, Acque sfrutta l'esperienza maturata in precedenti progetti internazionali come Asap, Wiz e D4runoff, per una gestione idrica sostenibile.

"Partecipare a questo progetto significa contribuire in prima linea a costruire sistemi idrici più flessibili, consentendoci di sperimentare soluzioni innovative per rendere i nostri territori più sostenibili e resilienti. È una sfida che unisce innovazione tecnologica e responsabilità ambientale, in piena coerenza con la nostra missione aziendale", ha dichiarato l'amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese.