Vent’anni di RSE: la ricerca come motore della transizione energetica italiana

07 nov 2025
Il bilancio sul ventennale della società ha evidenziato l'importanza di innovazione e competitività nella ricerca per accelerare la decarbonizzazione. Necessario ora delineare l'agenda 2028-30. Articolo di Rossella Lettieri

La ricerca di sistema è parte integrante dell'infrastruttura energetica del nostro Paese. È il messaggio emerso dall'evento "20 anni di energie per il futuro", svoltosi il 5 novembre a Roma, presso l'Auditorium del MASE, con cui RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) ha celebrato i suoi vent'anni di attività.

L'incontro ha riunito rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e industriale per fare il punto sul ruolo della ricerca nel sostenere la transizione energetica e nel definire le strategie per un sistema più sostenibile e competitivo.

Saluti e apertura dei lavori

Ad aprire i lavori, Carloalberto Giusti, Presidente di RSE, e Francesca Salvemini, Capo Segreteria Tecnica del MASE, che hanno ricordato la ventennale collaborazione di RSE al fianco del MASE nella ricerca energetica e nella definizione di prospettive future, per rendere la produzione di energia sempre più accessibile e vicina ai cittadini.

Nel quadro europeo, Giusti ha sottolineato l'importanza di iniziative come Mission Innovation, fondata a Parigi nel 2015, che mira ad accelerare l'innovazione nelle tecnologie per l'energia pulita.

A seguire, Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, ha posto l'accento sulla necessità di garantire sostenibilità, competitività e sicurezza energetica in uno scenario globale profondamente mutato, dove i tradizionali equilibri economici e geopolitici sono in continua trasformazione.

"Il G7 non è più l'unico punto di riferimento", ha osservato Cotana, ricordando l'espansione dei BRICS e la necessità di un approccio di programmazione economica che permetta all'Europa di perseguire con decisione il percorso di decarbonizzazione, riducendo la dipendenza energetica.

Cotana ha poi evidenziato come l'Italia debba investire maggiormente in ricerca, ricordando l'istituzione del Fondo per il finanziamento delle attività di ricerca di interesse generale nel Terzo settore, affidato a RSE, ENEA e CNR, che sostiene progetti di innovazione con ricadute dirette per gli utenti finali.

La ricerca: bene pubblico e leva di sostenibilità

Nel suo intervento, Antonio Colavecchio, Presidente della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), ha evidenziato come la ricerca di sistema rappresenti un elemento essenziale per il Paese.

"Trasformare la conoscenza in progresso e il progresso in sostenibilità è la missione condivisa da CSEA e RSE", ha affermato Colavecchio, sottolineando poi il ruolo di CSEA nel garantire che i progetti di ricerca vengano sviluppati nel rispetto di criteri di efficacia, trasparenza ed efficienza, tramite un costante confronto con le istituzioni e gli attori del settore.

Vent'anni di competenze e nuove sfide

La parola è passata poi a Pietro Maria Putti, Amministratore Delegato del Gestore dei Mercati Energetici (GME), il quale ha sottolineato come il lavoro congiunto tra istituzioni e ricerca consenta di delineare nuovi mercati energetici in linea con le politiche governative, trasformando la conoscenza scientifica in strumenti concreti per la transizione.

In seguito Rocco Giuseppe Moles, Amministratore Delegato di Acquirente Unico (AU), ha espresso riconoscenza a RSE per il suo ruolo strategico a servizio del Paese e dei cittadini, definendola una "società di Stato consapevole del proprio valore".

Risorsa idrica, efficienza energetica e decarbonizzazione

Giorgio Graditi, Direttore generale di ENEA, ha posto l'accento sull'importanza delle bioenergie e della risorsa idrica nel quadro del sistema energetico. Ha ricordato il Piano Operativo di Ricerca sull'Idrogeno, iniziativa nazionale finanziata dal PNRR che coinvolge ENEA, CNR e RSE per sviluppare la filiera dell'idrogeno attraverso la collaborazione tra ricerca e industria.

Graditi ha inoltre richiamato il ruolo internazionale di RSE nelle attività coordinate con l'International Energy Agency, sottolineando il connubio tra tecnologia e sostenibilità, e la centralità del capitale umano per dare continuità alla ricerca e alla crescita del Paese.

Infine, Francesco Petracchini, Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR, ha ricordato la lunga collaborazione tra RSE e CNR nelle attività di ricerca a supporto della transizione energetica.

Ha richiamato i principali ambiti di lavoro comune – dall'efficienza energetica all'idrogeno verde, fino ai processi di decarbonizzazione – e ha annunciato la possibilità di future collaborazioni scientifiche internazionali, anche con Paesi extraeuropei come la Cina.

La storia di RSE: "Mettiamo energia nella nostra ricerca"

A riflettere sulla storia e l'evoluzione di RSE è stato Romano Ambrogi, Segretario scientifico operativo del Comitato scientifico di RSE, ricordando, tra gli esempi più significativi: il monitoraggio della qualità della tensione, che ha consentito di costruire un sistema divenuto esemplare a livello nazionale; le competenze acquisite nella previsione meteorologica; le analisi di impatto regolatorio per il mercato energetico; e la collaborazione con Confindustria nel Tavolo per la mobilità sostenibile, dedicato ai settori dell'automotive e della logistica.

In ambito internazionale, Ambrogi ha sottolineato il successo di RSE nell'acquisizione di contratti di ricerca europei e la partecipazione a iniziative promosse dal MASE nell'ambito della International Energy Agency, tra cui il Technology Collaboration Program sulle reti (attivo dal 2011), Mission Innovation e la Green Powered Future Mission.

Prospettive future della ricerca di sistema

In seguito Claudio Cherbaucich, Responsabile della Funzione Sviluppo, Comunicazione e Valorizzazione di RSE, ha illustrato l'evoluzione del quadro normativo che regola la ricerca, per garantire maggiore efficienza e trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici.

"È il momento di pensare al programma 2028-2030", ha osservato Cherbaucich.

Sulla stessa linea Stefania Crotta, Direttore Generale Programmi e Incentivi Finanziari del MASE, ha confermato che il Ministero è già al lavoro, a partire dal prossimo gennaio, per elaborare il nuovo piano di ricerca sulle traiettorie tecnologiche ed energetiche del futuro.

Crotta ha ricordato che, nonostante i limiti dell'attuale sistema di finanziamento, la ricerca di sistema resta un pilastro fondamentale e che Mission Innovation rappresenta una base solida su cui costruire il prossimo programma.

RSE e la ricerca industriale nel contesto europeo e internazionale

Sul ruolo di RSE nel panorama europeo e globale è intervenuto Gianluigi Consoli, Direttore Generale per la Ricerca Internazionale del MIUR, sottolineando come la ricerca energetica sia oggi un asse strategico anche nella programmazione del PNRR.

Consoli ha ricordato gli investimenti fino a 90 milioni di euro realizzati in collaborazione con MASE e RSE e ha evidenziato il rilievo internazionale della società nei partenariati europei dedicati al sistema energetico.

Ha inoltre richiamato l'impegno comune nel Piano Mattei e nel bando bilaterale Italia-Algeria, che affronta temi come sicurezza energetica, gestione idrica, agri-tech e tutela del Mediterraneo. In questo contesto si inserisce anche la partecipazione italiana a Horizon Europe, il programma quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione 2021-2027.

Nel suo intervento, Luciano Martini, Direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE, ha rimarcato la natura applicativa della ricerca e la sua funzione di raccordo tra istituzioni, imprese e reti internazionali.

Ha ricordato le collaborazioni con realtà come Eni, Terna e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), sottolineando la centralità del MASE quale riferimento per le attività di RSE. Secondo Martini, mostrare soluzioni innovative e accessibili resta una priorità, soprattutto in una prospettiva internazionale orientata alla decarbonizzazione.

A seguire, Marco Calabrò, Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese del MIMIT, ha definito RSE un partner prezioso per il Ministero, evidenziando la collaborazione su misure strategiche nazionali legate alla digitalizzazione, alla sostenibilità e all'analisi dei dati.

Futuro del sistema energetico: il ruolo di RSE

Guardando al futuro, Luciano Martini ha descritto RSE come un collettore di competenze che, attraverso i suoi cinque dipartimenti, copre l'intero sistema energetico nazionale.

Il tema della decarbonizzazione, ha aggiunto Franco Cotana, rimane oggi centrale, in primo luogo per settori strategici come i trasporti ferroviari, la logistica e il residenziale.

In quest'ultimo ambito, Cotana ha richiamato la direttiva europea ITS, che potrebbe incidere in modo significativo su edifici, agricoltura, PMI e trasporti, ambiti in cui RSE potrà mettere a disposizione le proprie tecnologie e competenze.

Il contributo di RSE alla transizione è stato ribadito anche da Edoardo De Luca, Responsabile Affari Centrali e Istituzionali Italia di ENEL, che ha definito la società un attore fondamentale a supporto dei decisori pubblici e degli operatori energetici.

De Luca ha richiamato l'importanza di un quadro regolatorio stabile e di reti moderne, elementi indispensabili per una transizione sostenibile. Ha inoltre ricordato come la crescita della domanda energetica, alimentata anche dalla digitalizzazione e dall'IA, imponga un equilibrio costante nel mix energetico nazionale.

"Le infrastrutture rappresentano il vero fattore abilitante della transizione", ha affermato De Luca, annunciando investimenti per 16 miliardi di euro nei prossimi anni da parte del gruppo ENEL.

A chiudere il confronto, Guido Bortoni, Presidente del Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (CESI), ha richiamato la necessità di una visione lungimirante per affrontare i cambiamenti futuri. "Per capire dove andare, bisogna conoscere il passato", ha affermato, invitando a elaborare scenari evolutivi realistici e coerenti, più che previsioni, per orientare con consapevolezza le scelte strategiche del Paese.