
La collezione di dati sulla qualità dell'acqua sulle risorse idriche è un'azione strategica e può dare una visione sulla condizione dell'ecosistema acquifero e sulla potabilità dell’acqua. La sensorizzazione degli impianti e il coinvolgimento partecipativo della popolazione secondo un’approccio di rete intelligente o “smart grid” è essenziale per la gestione di reti diffuse e capillari come quelle del comparto idrico. Questo tipo di innovazione tecnologica può essere un’opportunità per creare lavoro e innovazione per dare un’impulso all’economia secondo la road map di Europa 2020
La collezione di dati sulla qualità dell'acqua sulle risorse idriche è un'azione strategica e può dare una visione sulla condizione dell'ecosistema acquifero e sulla potabilità dell’acqua.
Una delle principali sfide per lo sviluppo sostenibile è quello di garantire accesso affidabile alla rete idrica e ai servizi igienico-sanitari.
Secondo il World Water Development Report delle Nazioni Unite , entro il 2050 , almeno una persona su quattro è a rischio di vivere in un paese colpito da carenze idriche croniche o ricorrenti [1]. Con l'impatto del cambiamento climatico , la dipendenza esclusiva da dati storici di modelli meteorologici idrici non costitisce più una previsione sufficiente[1].
In questo senso i dati relativi ai parametri di misurazione allo stato dell’acqua rappresentano un potente strumento di gestione del ciclo idrologico orientato a effettuare decisioni critiche in tempo reale.
La disponibilità di informazioni sulle condizioni attuali in modo tempestivo diventa quindi fondamentale per la determinazione di un processo decisionale efficacie.
La sensorizzazione degli impianti secondo un’approccio di rete intelligente o “smart grid” è essenziale per la gestione di reti diffuse e capillari come quelle del comparto idrico.
Questo approccio può essere migliorato con tecnologie quali il telerilevamento satellitare in combinazione con sistemi informativi geografici può essere utilizzato in modo innovativo per ottenere informazioni in tempo reale circa l'uso dell'acqua, per monitorare gli impianti e il livello delle riserve.
Utilizzo di sistemi informativi geografici permette la georeferenziazione ossia la rappresentazione nello spazio delle informazioni, che se unita anche alle dimensioni temporale offre le potenzialità per costituire potenti strumenti di supporto alle decisioni.
In questo modo la gestione delle risorse idriche diventa SMART, secondo il paradigma sempre più presente nel panomana tecnologico delle “smart cities”.
La smart city è la città del futuro, dove con meno risorse “si producono più servizi per i cittadini e per le imprese, utilizzando le tecnologie più avanzate e sistemi di gestione intelligenti per ridurre gli sprechi e gli impatti negativi, siano essi ambientali, economici, sociali” (Masiero e Della Puppa 2013)[4].
La smart city è una città organica e inclusiva , e proprio dall’inclusività che viene un altro elemento fondamentale per la gestione delle risorse idriche che è la partecipazione.
La partecipazione è un altro elemento innovativo possibile in una visione smart.
L’utilizzo di sensori remoti, ad esempio installati su smartphones così come la presenza di fotocamere e dispositivi di capturing permettono di coinvolgere in modo diffuso la popolazione attuando quello che viene definito comunemente come “sensing partecipativo” (Burke et al., 2006) )[5].
Tutte queste, rappresentano sfide tecnologiche per il futuro delle infrastrutture di gestione delle acque.
Ma queste sfide devono essere viste sotto una luce positiva, come un’opportunità: esse possono significare progettazione, cantieri innovazione tecnologica, sperimentazione, lavoro.
Vuol dire dare un’impulso all’economia secondo quei paradigmi “smart” che sono propri della visione europea fino al 2020.
a cura di Domenico Vito
dome.vito@gmail.com
Bibliografia
1.Policy ITU, Division TW. ICT as an Enabler for Smart Water Management ITU-T Technology Watch Report. Water Manag. 2010;(October).
2.Burke J, Estrin D, Hansen M, Ramanathan N, Reddy S, Srivastava MB. Participatory sensing. Work World-Sensor-Web Mob Device Centric Sens Networks Appl [Internet]. 2006;117–34.
3.Kingston R, Carver S, Evans a., Turton I. Web-based public participation geographical information systems: an aid to local environmental decision-making. Comput Environ Urban Syst [Internet]. 2000 Mar;24(2):109–25.
4. Masiero R, Della Puppa F- Manifesto delle Smart Cities - Festival Comodamente, Laboratorio
Politico della Fondazione Francesco Fabbri,2013
5. Burke J., Estrin D., Hansen M., Ramanathan N., Reddy S., Srivastava M.B. (2006),“Participatory sensing”. Work World-Sensor-Web Mob Device Centric Sens Networks Appl: 117-34.