
Sugli impianti di trattamento delle acque reflue ci sono diverse sfide da affrontare per i fornitori come Vogelsang, che offre pompe, trituratori in fase liquida o a doppio albero e sistemi di alimentazione del digestore. Tra le sfide per cui Vogelsang ha maturato grande esperienza, sottolineiamo la presenza di corpi estranei quali lattine, bottiglie di plastica e altro, la presenza di particelle abrasive quali sabbia e pietrisco così come la presenza di acidi grassi volatili.
La digestione anaerobica (AD) è una tecnologia estremamente adattabile: si può utilizzare sia nelle piccole aziende agricole con cogeneratori con meno di 150 kW, fino a grandi impianti di valorizzazione dei rifiuti urbani che assorbono oltre 50.000 tonnellate all'anno. Ma non solo, infatti è molto diffusa anche negli impianti di trattamento delle acque reflue, una delle sua prime applicazioni, in particolare per il trattamento dei fanghi primari e secondari derivati dal processo di depurazione, anche se ora si sta prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare la digestione anaerobica anche per valorizzare altri prodotti di scarto che giungono all’impianto di depurazione, da miscelare con i fanghi di depurazione.
Sugli impianti di trattamento delle acque reflue ci sono diverse sfide da affrontare per i fornitori come Vogelsang, che offre pompe, trituratori in fase liquida o a doppio albero e sistemi di alimentazione del digestore su tutti i tipi di impianti biogas. Tra le sfide per cui Vogelsang ha maturato grande esperienza, sottolineiamo la presenza di corpi estranei quali lattine, bottiglie di plastica e altro, la presenza di particelle abrasive quali sabbia e pietrisco così come la presenza di acidi grassi volatili.
Il settore del trattamento delle acque reflue ha a lungo cercato delle tecnologie in grado di per rimuovere sabbia a pietrisco dal processo senza avere successo, quindi non resta che trovare delle soluzioni in grado di gestirli all’interno degli impianti piuttosto che rimuoverli. A tal fine Vogelsang ha a disposizione diversi tipi di elastomero che possono essere utilizzati per i lobi delle sue pompe a lobi rotativi, che roducono al minimo l’usura ed estendono gli intervalli di manutenzione. Inoltre ci sono diversi materiali disponibili anche per l’interno della camera di pompaggio (tutto ciò che viene a contatto con i fluidi pompati e le parti metalliche a contatto con il liquido) e Vogelsang ha avuto un certo successo in particolare con l’ADI, ghisa indurita, dove il costo rispetto alla ghisa grigia standard è relativamente modesto. Su una pompa a lobi rotativi è anche possibile modificare il design dei segmenti dell'alloggiamento del corpo pompa per aumentare le lunghezza degli intervalli di manutenzione, senza perdere in efficienza.
Vogelsang ha anche affrontato i problemi - in particolare nei processi di riscaldamento, pastorizzazione e idrolisi - degli impianti di digestione migliorati - dove gli acidi grassi volatili nei liquidi pompati hanno danneggiato i lobi in NBR con conseguente perdita di efficienza nella pompa e, nel caso peggiore, causando guasti e blocchi all’impianto. Per risolvere questo tipo specifico di problemi è stato testato l’utilizzo dei lobi in Viton (o equivalenti Viton) che non risentono dell’aggressione di questi elementi chimici.
Su molti impianti di trattamento delle acque reflue troverete anche trituratori a doppio albero o in-line che vengono utilizzati per proteggere le pompe situate a valle.
Ad esempio gli XRipper di Vogelsang, trituratori ad albero doppio che utilizzano blocchi ripper monolitici, offrendo una maggiore rigidità rispetto al concetto precedentemente utilizzato di coltelli e distanziatori separati. Il loro design consente inoltre di riparare le unità in loco, anziché dover restituire l'unità al produttore (il che richiederebbe l’utilizzo un'unità di scorta in sostituzione o il lasciare l’impianto senza protezione per la durata degli interventi di manutenzione).
Un’alternativa, a seconda delle applicazioni, è il trituratore in linea RotaCut di Vogelsang, riconosciuto come leader di mercato nel suo genere. Le sue caratteristiche principali sono la regolazione automatica del grado di usura delle lame, mediante il suo sistema di controllo automatico del taglio (ACC) che assicura che il senso di marcia del rotore venga automaticamente invertito per garantire bordi affilati sia sui coltelli che sul crivello. Il controllo automatico, inoltre, assicura che gli oggetti che sono difficili da tagliare siano trattati efficacemente facendo oscillare il rotore avanti e indietro fino al raggiungimento della triturazione dei residui più resistenti.
Vogelsang offre anche il BioCrack - un sistema di disintegrazione elettrocinetica che aumenta la resa di gas e abbassa il carico di lavoro dei sistemi di miscelazione dei serbatoi (perché riduce la viscosità dei fluidi) e riduce, infine, anche la quantità totale di fango generato dall’impianto. Il sistema viene generalmente installato sul circuito di alimentazione del digestore, utilizzando una pompa e un maceratore RotaCut per la pre-lavorazione. Crea un campo elettrico a basso voltaggio - inferiore a 35 W per elettrodo con un massimo di 6 elettrodi su una singola unità.