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Redazione Watergas.it
- Aziende e settori industriali
Erano presenti: Corrado Clini Ministro dell’Ambiente, Vittorio Ogliengo UniCredit, Andrea Gilardoni
Agici e Bocconi, Marco Carta Agici, Andrea Brasili UniCredit, Federico Testa Utilitatis, Paolo Bertuzzi
Turboden, Guido Ghisolfi M&G, Sandro Buzzi Buzzi Unicem, Enrico Friz Ecodeco, Matteo Codazzi
CESI, Ingamr Wilhelm Enel Green Power, Giuseppe Gatti GDF SUEZ, Renato Sturani Alpiq,
Paolo Grossi RWE, Simone Togni Anev, Massimo Pecorari UniCredit, Stefano Conti Terna, Piero
Manzoni Falck, Salvatore Moncada Moncada Energy, Marco Pigni Aper, Alberto Biancardi AEEG,
Matteo Del Fante CDP, Alessandro Castellano SACE.
La mattina è stata dedicata a un confronto delle strategie nelle rinnovabili di alcuni grandi gruppi
energetici europei. I temi di discussione sono stati i piani di investimento, le scelte di crescita internazionale,
le strategie di integrazione verticale, le politiche commerciali verdi e i progetti di R&S.
Nel pomeriggio sono state discusse le azioni prioritarie per far sviluppare le filiere italiane delle rinnovabili
nei grandi mercati emergenti. Nella discussione si sono esposti i punti di vista del sistema
istituzionale e finanziario e sono stati illustrati casi di imprese italiane che sono cresciute con successo
all’estero.
E’ stata altresì approfondita la volontà di UniCredit e dei principali attori istituzionali (Ministero
dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, AEEG, Cassa Depositi e Prestiti e SACE ) di
fare sistema per supportare le aziende italiane nell’andare all’estero.
Nel convegno si sono discussi i temi cruciali per lo sviluppo dell’industria italiana e internazionale
delle rinnovabili, in particolare come sta cambiando il mercato italiano e mondiale delle rinnovabili,
i mercati e le tecnologie più attrattive per chi investe e le priorità per far crescere l’industria italiana
nei grandi mercati emergenti.
I principali punti emersi:
1 – Il mercato mondiale delle rinnovabili sta profondamente cambiando. Eolico e fotovoltaico hanno
raggiunto ormai la grid parity e sono competitivi con le fonti fossili in molte aree del globo (es. Spagna
e Brasile)
2 - Europa e Nord America stanno attraversando una fase di stabilità. Una quota sempre crescente
degli investimenti si sta concentrando nei grandi mercati emergenti, soprattutto in Asia dove gli impieghi
nelle rinnovabili sono passati da 20 miliardi di $ nel 2007 a 80 miliardi $ nel 2011 (il 33% del
totale mondiale)
3 – Le quindici maggiori imprese energetiche europee hanno in programma la costruzione di oltre
100.000 MW di impianti alimenti a fonti rinnovabili
4 - 34 miliardi di € sono già stati stanziati dalle imprese per questi investimenti
5 – L’eolico onshore, con 65 GW pianificati, è la tecnologia su cui le imprese puntano maggiormente;
segue l’eolico offshore con 17 GW in programma. L’idroelettrico tradizionale ha ancora un ruolo
rilevante, con 16 GW pianificati soprattutto al di fuori dell’Europa (su tutti Brasile e Turchia)
6 – L’Europa è ancora la zona in cui è pianificata la maggioranza degli investimenti, tuttavia crescente
importanza stanno acquisendo gli USA e gli Stati dell’America Latina. Si registrano importanti
difficoltà nell’accede nei mercati del Far-East
7 – Le grandi imprese energetiche puntando ad integrarsi a monte per produrre le componenti più
critiche per gli impianti FER, soprattutto: aerogeneratori, pannelli PV e biomassa combustibile clienti, che sono sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità
9 – I grandi gruppi stanno stanziando ingenti somme per la R&S allo scopo di sviluppare nuove tecnologie
in grado di essere indipendenti dagli incentivi. Al 2011 sono stati investiti 360 milioni di €. Le
aree su cui si concentrano gli sforzi sono film sottile, eolico offshore ed energia mareomotrice
10 – Nonostante la crisi economica, le principali aziende del comparto registrano buone performance
finanziarie, performance destinate a crescere anche per il futuro
Nel convegno è stato evidenziato l’impegno di UniCredit nel settore della crescita sostenibile grazie
ad un portafoglio finanziamenti a favore del settore di circa 8.1 mld di Euro nel 2011, suddiviso principalmente
nei core market della banca, quali Italia (42%) e Germania (27%).
UniCredit ha ridotto le emissioni di CO2 del 15% a partire dal 2008, raggiungendo pienamente gli
obiettivi prefissati per il 2012. Sempre sul tema dell’efficienza energetica UniCredit ha installato
nuovi sistemi di raffreddamento nel centro elaborazione dati che hanno consentito una riduzione di
1.600 tonnellate di emissione di CO2 per anno, pari a 9.5 mln di lampadine accese per giorno.
UniCredit vuol far leva sull’industria italiana dell’energia rinnovabili e dell’efficienza energetica per
sviluppare un meccanismo di supporto nei rapporti commerciali tra l’Italia ed i paesi in via di sviluppo.
Oggi Unicredit si propone di sostenere il sistema produttivo domestico nella sua espansione internazionale
complice un settore delle energie rinnovabili in Italia in attesa di una certa stabilizzazione
normativa.
In questo contesto il Gruppo supporta le imprese domestiche grazie al network locale nei paesi
CEE/Balcani, alla profonda conoscenza del sistema istituzionale e legislativo ed alla presenza di
organismi sopranazionali (IFC e EBRD) in grado di co-finanziare i progetti a tassi più contenuti in
favore dello sviluppo dei medesimi paesi. UniCredit è la prima banca al mondo per i finanziamenti di
IFC e EBRD e si propone di coordinare un’azione di sistema affinché le imprese non si sentano abbandonate
nell’investire oltre confine. Occorre infatti che attori istituzionali quali AEEG, il Ministero
dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, Cassa Depositi e Prestiti e SACE agevolino il
camino delle aziende all’estero.
UniCredit pur mantenendo il supporto sul mercato interno intende promuovere un tavolo tecnico
aperto ai player di mercato, agli attori istituzionali e finanziari per la soluzione dei problemi aperti e
delle criticità volti a favorire le iniziative dei produttori italiani verso il mercato internazionale.
Roma, 6 giugno 2012
UniCredit
UniCredit è uno dei principali gruppi finanziari Europei con una forte presenza in 22 paesi e una rete
internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, oltre 9.400 sportelli e 159.000 dipendenti al
31 marzo 2012.
UniCredit opera attraverso la più estesa rete di banche nell’area dell’ Europa centro-orientale con quasi
3.900 filiali e sportelli.
Il Gruppo è attivo nei seguenti paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica
Ceca, Estonia, Germania, Italia, Kazakistan, Kirghistan, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania,
Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
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