Rapporto OICE/CER 2017 sulle società di ingegneria italiane: aumento dell'11% della produzione nel 2016; occupati in crescita per oltre il 2%; produzione all’estero oltre il 35% con un incremento del 22% sull’anno precedente; la committenza privata è al 4

24 lug 2017
Scicolone, OICE: “Le società di ingegneria hanno saputo riposizionarsi sul mercato estero e cogliere le opportunità del mercato domestico seguite al codice appalti e alla confermata rilevanza del mercato privato; importanti anche gli sforzi fatti nella digitalizzazione e nell’innovazione”

Sono netti i segnali di ripresa per le società di ingegneria italiane rappresentate dall’OICE, l’Associazione aderente a Confindustria che ha presentato oggi a Roma i risultati della 33esima edizione della Rilevazione annuale sulle società di ingegneria italiane, predisposta in collaborazione con il CER-Centro Europa Ricerche, alla presenza della Dott.ssa Maria Margherita Migliaccio del Mit; dell’Ing. Alfredo Bertelli, Esperto del Commissario Errani; dell’Ing. Paola Galliani, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e del Dott. Paolo Pinto, dell’Agenzia ICEche hanno commentato i dati.

I dati del 2016 evidenziano una forte inversione del trend dello scorso anno quando si registrò un calo del 10,6% del valore della produzione 2015 rispetto al 2014. Quest’anno, come ampiamente previsto nella precedente Rilevazione, è stato del tutto recuperato il calo patito nel 2015 ed infatti il valore della produzione è passato dai 1.850 milioni del 2015 ai 2.050 del 2016, con un aumento dell'11%. Il 2017, poi dovrebbe dare risultati ancora più confortanti per il comparto considerando che la stima per l’anno in corso dovrebbe registrare aumenti fino ai 2.341 milioni, cioè un +14% sul 2016.

Il favorevole andamento del valore della produzione si è tradotto in un aumento degli addetti delle imprese OICE nel 2016 che hanno raggiunto le 14.333 unità (+2%) dalle 14.053 unità del 2015.

Molto positivi i dati sul versante estero (che nel 2015 era in calo e si attestava sul 30,6% del valore della produzione degli associati OICE): emerge infatti una crescita da 601 milioni a 734 pari ad una quota intorno al 35% sul totale della produzione 2016 (+22% sull’anno precedente), ma con stime di crescita nel 2017 del 23,4% rispetto a quest’anno, che dovrebbero portare ad una quota, sul totale della produzione, del 38,7%). L’aumento della produzione all’estero si concentra su tre principali aree di riferimento per le imprese OICE: l’Unione Europea, i Paesi europei al di fuori dell’Unione Europea e la Penisola Arabica e conferma il deciso riposizionamento della produzione all’estero delle società OICE, in risposta al mutamento della domanda internazionale.

Per il Presidente OICE, Gabriele Scicolone: “Il cambio sostanziale delle “regole del gioco” nel mercato interno è stato un fattore positivo; certo, ora che le regole sono quelle giuste, si auspica che il Paese
risponda con un piano di investimenti che riesca a fare da traino all’economia in generale. Ripartenza dall’interno per potere raggiungere i mercati internazionali più robusti, è il primo “must”; poi rilancio