
La nuova direttiva europea sulle acque reflue urbane al centro del dibattito della prima giornata di Accadueo, dal 7 al 9 ottobre a BolognaFiere, la fiera italiana dedicata esclusivamente al settore idrico civile e industriale.
Saranno necessari quasi 4 miliardi di euro all'anno di investimenti per migliorare la qualità dell'acqua, ridurre l'impatto ambientale e rendere energeticamente autosufficienti gli impianti di depurazione di tutti i Paesi membri dell'UE entro il 2045, secondo la stima della Commissione Europea. Per coprire la metà degli investimenti previsti anche in Italia sarà necessario un aumento della tariffa del 2,3%, emerge dall'ultima analisi del Ref Ricerche.
Questioni di cui si sta trattando durante Accadueo, da oltre trent'anni la fiera internazionale in Italia dedicata alla filiera del settore idrico civile e industriale, che da oggi al 9 ottobre, a BolognaFiere, ospita 50 incontri, oltre 200 marchi (presenti direttamente o indirettamente) e 50 buyers internazionali.
"Con le nuove regole, anche i piccoli agglomerati (centri abitati) e i sistemi non connessi alla rete fognaria avranno l'obbligo di dotarsi di impianti più moderni. Saranno richiesti piani nazionali integrati di gestione delle acque reflue urbane, programmi di attuazione, che includono la gestione delle acque piovane per prevenire allagamenti e inquinamento dopo eventi meteo estremi", ha affermato Laura D'Aprile, capo dipartimento sviluppo sostenibile DiSS Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), tra i relatori dell'edizione 2025 di Accadueo.
"Gli impianti di depurazione - continua D'Aprile - dovranno divenire strumento di economia circolare, garantire il riuso delle acque e dei fanghi, il recupero dei nutrienti e di altre risorse, con obiettivi di neutralità energetica ed energia rinnovabile sufficiente al proprio fabbisogno. Per la prima volta entrerà in gioco anche il principio "chi inquina paga" con la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i settori industriali responsabili della presenza di microinquinanti nei reflui che dovranno contribuire ai costi dei nuovi trattamenti".
Una sfida per l'Italia da oltre 700 mln di investimento all'anno
Per l'Italia l'adeguamento alla nuova direttiva comporterà investimenti stimati in circa 700-1.000 milioni di euro all'anno, dovuti all'estensione degli obblighi per i piccoli centri abitati dove, tra cittadini e attività economiche, si superano i 1000 abitanti equivalenti, i cosiddetti "agglomerati", a maggiori impegni nella gestione delle reti fognarie e più esigenti standard di trattamento delle acque reflue.
Nel nostro Paese il 71% delle reti fognarie urbane è di tipo misto, ossia convoglia nella stessa condotta sia le acque di scarico che quelle piovane; in caso di forti piogge, ciò comporta la dispersione nell'ambiente di acque reflue e maggiori quantità di acqua in arrivo ai depuratori, con l'aumento di consumi energetici e costi, specie in assenza di sistemi integrati per la gestione degli afflussi meteorici. Sul fronte energetico la maggior parte dei depuratori italiani consuma più energia degli standard europei e molti impianti lavorano al di sotto della loro capacità ottimale.
"La nuova direttiva e la complessa gestione delle acque reflue urbane è solo uno dei temi che vengono affrontati in questa edizione di Accadueo che riesce a far incontrare aziende, gestori, buyers internazionali, utilities nell'unico contesto dedicato unicamente al servizio idrico: la gestione dell'acqua nel suo complesso è un fattore chiave per l'intero Paese e per la tenuta del suo tessuto economico e sociale", ha dichiarato Paolo Angelini, amministratore delegato di BolognaFiere Water&Energy.
Accadueo 2025 è stata realizzata con il contributo di Philip Morris Italia e vede la presenza di Pam Saint-Gobain in qualità di Gold Sponsor e degli sponsor Silver Gruppo Cap e Stantec.