Biometano, FITT-Greenway: in Friuli nuovo impianto da 6 mln per decarbonizzazione processi

11 giu 2025
Prevista produzione di 3 mln di m3/anno di un gas rinnovabile con una concentrazione di metano pari o superiore al 97%: il 70% sarà destinato a FITT mentre il 30% verrà immesso in rete e commercializzato.

Un investimento di circa 6 milioni di euro per convertire l'attuale impianto di San Daniele del Friuli dalla produzione di biogas alla produzione di biometano entro la fine del 2025: è quanto prevede l'accordo tra FITT e San Daniele Bioenergia, società controllata dal Gruppo Greenway per la decarbonizzazione dei processi produttivi.

L'impianto, si legge in una nota di FITT, produrrà ogni anno 3 milioni di metri cubi di biometano, un gas rinnovabile con una concentrazione di metano pari o superiore al 97%, utilizzabile al pari del gas naturale: di questa produzione, il 70% sarà destinato a FITT per alimentare i due impianti di trigenerazione installati negli stabilimenti di Sandrigo e Fara Vicentino, mentre il restante 30% verrà immesso in rete e commercializzato.

La collaborazione, spiega l'azienda nella nota, rappresenta un caso virtuoso di sinergia tra una filiera agricola fortemente orientata alla sostenibilità e un'industria con una strategia ESG chiara e strutturata.

FITT, continua infatti la nota, che nel 2021 è diventata Società Benefit e nell'estate 2024 ha ottenuto la certificazione B Corp, ha da tempo messo al centro della propria agenda la riduzione dell'impatto ambientale, lavorando sulla tracciabilità degli impatti lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti e sull'utilizzo di materia prima seconda.