CCS: Callisto riconosciuto come Progetto Ue di Interesse Comune

16 apr 2024
Il progetto, sviluppato da Air Liquide ed Eni insieme a Snam e altri partner, mira a decarbonizzare i bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano in Francia, oltre ai distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel Nord Italia

Un progetto transfrontaliero tra Francia e Italia volto a realizzare una  filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell'Europa sud-occidentale. E' quanto stanno sviluppando Air Liquide ed Eni, insieme a Snam e altri partner.

Il progetto, chiamato Callisto (CArbon LIquefaction transportation e STOrage), è stato confermato nella lista dei Progetti di Interesse Comune pubblicata l'8 aprile sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, e potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell'Unione Europea che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti inclusi la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio di CO2.

Il progetto Callisto - si legge in una nota di Air Liquide - mira a decarbonizzare i bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano in Francia, oltre ai distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel Nord Italia. Si focalizza sul supporto alle industrie ad alta intensità carbonica, come cementifici, fertilizzanti, acciaierie e raffinerie, per ridurre le emissioni di CO2.

In veste di coordinatore, Air Liquide metterà a disposizione la propria esperienza e tecnologie proprietarie lungo l'intera catena del valore della CCS per supportare il progetto Callisto. La CO2 catturata dai bacini industriali in Francia e Italia sarà raccolta negli hub di esportazione di CO2 situati in entrambi i paesi e trasportata via mare o tramite i gasdotti di Snam all'hub CCS di Ravenna. Qui verrà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.

Sfruttando la vasta capacità di stoccaggio dei giacimenti offshore di gas esauriti gestiti da Eni presso l'hub CCS di Ravenna, il progetto - si legge nella nota - prevede di raccogliere, trasportare e stoccare fino a 4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno entro il 2030 solo in Italia, con la possibilità di ulteriori espansioni fino a 16 milioni di tonnellate all'anno dopo il 2030, per consentire la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate.

Il progetto Ravenna CCS sarà implementato gradualmente, con l'avvio della Fase 1 previsto nel 2024, includendo lo stoccaggio della CO2 catturata dalla centrale a gas di Eni a Casalborsetti, vicino a Ravenna. La Fase 2 prevede che l'infrastruttura sia pronta per gli operatori industriali in Italia nel 2027, seguita dagli sviluppi in Francia nel 2029.