Emissioni metano, AdT: inserire nel DL Energia norme attuazione Regolamento UE

01 ago 2025
Lanciato a un anno dall'entrata in vigore il Methan Regulation Tracker per monitorarne l'attuazione nei vari Paesi europei: l'Italia risulta ancora inadempiente per la scadenza del 5 febbraio scorso per la designazione delle Autorità Competenti.

Urgente superare lo strumento del DDL e trasferire le norme proposte per l'attuazione del Regolamento 2024/1787  nel nuovo "DL Energia", oltre alla concreta attivazione del MASE come AC per gestire con gli operatori le scadenze in corso. A dirlo è Tommaso Franci, Responsabile per Amici della Terra della campagna per la riduzione delle emissioni di metano della coalizione europea dell'Osservatorio della Società Civile sul Metano (CSO-M).

A un anno dall'entrata in vigore, si legge in una nota di AdT, i venti membri della coalizione hanno infatti lanciato il Methan Regulation Tracker, strumento utile a monitorare gli adempimenti nei diversi Paesi europei: la prima versione, già disponibile, offre una panoramica iniziale sul rispetto delle scadenze previste dal Regolamento, a partire da quella della designazione delle Autorità Competenti (AA.CC.), prevista per il 5 febbraio 2025 e per la quale l'Italia è ancora inadempiente.

Nel dettaglio, continua la nota, l'attività di monitoraggio di Amici della Terra ha evidenziato la situazione per il secondo blocco di scadenze previste dal Regolamento per lo scorso 5 maggio. Il MASE, si legge, ha attivato delle PEC a cui gli operatori hanno potuto inviare i dati richiesti sulle importazioni di combustibili fossili da una parte, e i programmi annuali di Leak Detection and Repair (LDAR) relativi alle emissioni di metano dall'altra: anche in assenza delle AA.CC., molte imprese hanno inviato le informazioni richieste dal Regolamento.

Di recente, ha spiegato AdT, è stato approvato in CDM un DDL che indica il MASE come Autorità Competente per i principali ambiti di attuazione del Regolamento: impianti upstream oil & gas, distribuzione; trasporto e attività di importazione.

"Per gestire adeguatamente il prossimo blocco di scadenze previste dal Regolamento per il 5 agosto è necessario un salto di qualità nell'azione del Governo. Tra queste scadenze è prevista la pubblicazione degli inventari dei pozzi inattivi, tappati temporaneamente e abbandonati; l'adozione delle norme relative alle sanzioni da applicare in caso di violazione del Regolamento; la presentazione da parte degli operatori della relazione con la quantificazione delle emissioni di metano a livello di fonte; lo svolgimento da parte degli operatori della prima indagine LDAR; la trasmissione alla Commissione UE delle informazioni già ricevute in aprile dagli importatori", ha spiegato Franci.