
PUBBLIREDAZIONALE a cura di Altroconsumo.
La crisi climatica, la transizione ecologica e la necessità di ridurre le emissioni sono temi di cui si parla quotidianamente, ma spesso sembrano sfide troppo grandi e distanti dalla realtà quotidiana. In realtà, una trasformazione silenziosa può iniziare proprio tra le mura di casa. Basta cambiare prospettiva e optare per soluzioni che migliorano il presente, rispettando al contempo il futuro.
Una di queste soluzioni è la pompa di calore, un sistema intelligente e sostenibile per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda, senza ricorrere al gas e riducendo notevolmente i consumi. Grazie al gruppo d’acquisto “Riscalda e risparmia” promosso da Altroconsumo, questa tecnologia è oggi più accessibile che mai.
Un cambiamento possibile, oggi
Il gruppo d’acquisto fa parte del progetto europeo CLEAR-HP, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea (grant agreement n. 101119923). L’obiettivo è aiutare i cittadini a fare scelte consapevoli per ridurre i consumi energetici delle abitazioni, abbattere le emissioni di CO₂ e affrontare con concretezza la sfida dell’efficienza.
Le pompe di calore permettono tutto questo: riscaldano e raffrescano gli ambienti in modo uniforme, e producono acqua calda sanitaria per tutta la casa. Il tutto sfruttando l’energia contenuta nell’aria esterna, una risorsa gratuita, pulita e rinnovabile.
Rispetto a una caldaia tradizionale a gas, una pompa di calore consente un risparmio fino al 50% sulla bolletta e una riduzione importante delle emissioni domestiche, che rappresentano una delle fonti principali di inquinamento urbano.
Perché aderire al gruppo d’acquisto?
Le buone intenzioni, da sole, non bastano, servono strumenti, informazioni e partner affidabili. Proprio per questo nasce “Riscalda e risparmia”, il gruppo d’acquisto che accompagna i consumatori passo dopo passo nella scelta della soluzione più adattata. Inoltre, gli iscritti al gruppo d’acquisto gratuito hanno diritto a vantaggi concreti come il 10% di sconto sul preventivo finale, 5 anni di assistenza tecnica gratuita, inclusi eventuali guasti o malfunzionamenti, nessun costo per manodopera, pezzi di ricambio o chiamate in caso di problemi e l’accesso a workshop informativi online, con esperti del settore che spiegano tutto in modo chiaro e trasparente.
Il tutto grazie alla collaborazione con InGrado, società del gruppo Ariston, selezionata per la sua esperienza e affidabilità.
Come partecipare: semplice, gratuito, trasparente
Partecipare è gratuito e non vincolante. Basta andare su altroconsumo.it/gruppoacquisto/riscalda-e-risparmia e registrarsi. Dopo l’iscrizione alla piattaforma e aver valutato se si è interessati all’offerta, si potrà accedere al sito di InGrado per inserire i dati della propria abitazione (posizione geografica, metratura, tipo di impianto attuale) e ricevere una prima stima personalizzata del prezzo.
Dopo una valutazione telefonica preliminare, il tecnico specializzato potrà decidere, se possibile, di effettuare un sopralluogo gratuito per verificare la compatibilità dell’abitazione con l’installazione della pompa di calore. Alla fine, verrà fornito preventivo definitivo con lo sconto del 10% già applicato e tutti i dettagli tecnici.
Più efficienza, meno impatto
Ogni piccolo gesto ha un impatto. Migliorare l’efficienza della propria casa significa ridurre i consumi e le emissioni, ma anche aumentare il valore dell’immobile, accedere a eventuali detrazioni fiscali e prepararsi alle normative future, che renderanno sempre più vantaggiosa (o necessaria) la transizione energetica.
Ciò che conta è il risultato: una rete di cittadini informati, consapevoli, pronti a scegliere tecnologie più sostenibili, grazie a strumenti concreti, offerte negoziate e supporto tecnico di qualità.
Un progetto europeo per i cittadini
Il gruppo d’acquisto rientra nel progetto CLEAR-HP, che coinvolge diverse associazioni di consumatori europee, tra cui Altroconsumo. L’iniziativa è cofinanziata dal programma LIFE dell’Unione Europea.
I pareri e le opinioni espressi sono tuttavia solo quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea o di CINEA. Né l’Unione Europea né l’ente concedente il finanziamento possono esserne ritenuti responsabili.