Regione Lombardia, chiuso bando per investimenti in impianti rinnovabili

27 nov 2025
103 imprese pronte a investire 15 mln nel territorio. Una dotazione economica di 10 mln per investimenti non inferiori ai 20 mila euro in caso di microimpresa, di almeno 60 mila per PMI e tra 100 mila e un milione per le grandi.

Esaurite in un solo giorno le risorse del bando di Regione Liguria dedicato alle imprese che investono in impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile. A comunicarlo sono l'assessore all'Energia Paolo Ripamonti e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana.

La misura, si legge in una nota dell’ente, rientrante nell'azione 2.2.1 del PR FESR 2021-2027, disponeva di una dotazione economica di 10 milioni di euro e consentiva alle attività economiche di richiedere agevolazioni per investimenti non inferiori ai 20 mila euro in caso di microimpresa, di almeno 60 mila euro in caso di PMI e compresi tra i 100 mila euro e il milione e mezzo per le grandi.

"Sono 103 le imprese che hanno presentato domanda, per una richiesta di contributo superiore ai 13,2 milioni di euro che potrà generare fino a 15 milioni di euro di investimenti sul territorio. Il riscontro testimonia la necessità di accompagnare interventi che possano aiutare le imprese a ridurre i costi in bolletta e a produrre energia sempre più pulita", hanno aggiunto Ripamonti e Piana.

I dettagli della misura

Nel dettaglio, continua la nota, il bando prevedeva per le micro, piccole e medie imprese la concessione di un'agevolazione regionale, composta da una parte a fondo perduto e una parte a finanziamento agevolato, a copertura dell'88% dell'investimento effettuato.

In caso di grande impresa, si legge, era possibile chiedere esclusivamente un finanziamento agevolato al tasso dell'1,5% a copertura dell'80% dell'investimento. Delle 103 domande presentate dalle imprese, 47 sono arrivate dalle micro, 44 dalle piccole, 11 dalle medie e una da un'attività di grande dimensione.

"Gli investimenti, destinati all'autoconsumo, sono soprattutto per impianti fotovoltaici, con qualche solare termico e uno sull'idroelettrico", concludono Ripamonti e Piana.